Strategie Poker: multitabling, giocare su più tavoli

multitabling

Tra i poker players online è molto diffusa la pratica del multitabling, ossia il giocare su più tavoli contemporaneamente. Se da un lato questo può diventare piuttosto redditizio per i più esperti, dall’altro lato le letture dei tells degli avversari saranno probabilmente meno precise e quindi il gioco in alcune situazioni potrebbe diventare più difficoltoso.
Ad ogni modo, ci sono dei piccoli accorgimenti che possono agevolare le nostre partite in multitabling e aiutarci a giocare sempre al meglio delle nostre possibilità.
Creiamo l’ambiente giusto
Per giocare un buon poker è necessario essere nella condizione psicologica ideale: assicuriamoci quindi che la nostra stanza sia ordinata e tranquilla e vietiamo l’accesso a tutti i potenziali disturbatori (mamme, amici, partners). Ricordiamoci poi di chiudere tutti i vari servizi di chat come MSN: seguire più tavoli è già molto impegnativo di per sè, farlo mentre intratteniamo una conversazione è quasi impossibile. Prepariamo una bella sedia comoda (visto che non vogliamo certo uscire subito dal torneo!) e una bottiglietta d’acqua per non doverci alzare nel caso ci venga sete.
Assicuriamoci di avere un buon computer
Per quanto possa sembrare ovvio, assicuriamoci che il nostro computer sia pronto a sostenere il nostro ritmo di gioco se non vogliamo veder foldare una coppia d’assi per colpa di un processore che non riesce a reggere otto tavoli in simultanea! L’aspetto del monitor poi non è assolutamente da sottovalutare:  se teniamo una risoluzione di 1.600×1.200 potremo tenere aperte otto finestre affiancate da 520×390. Ricordiamoci infine di disabilitare tutte quelle funzioni della poker room che potrebbero rallentare il computer, come animazioni ed avatar.
Facciamo pratica un po’ alla volta
Non iniziamo a fare multitabling passando dal nostro tavolo abituale a cinque: ci vuole pratica, quindi non aggiungiamo tavoli troppo alla leggera o finiremo per perdere un mucchio di soldi. Non sottovalutiamo poi lo strumento delle poker rooms che ci permette di prendere note sullo stile di gioco degli avversari, grazie al quale potremo effettuare delle letture accurate delle azioni.
Infine, se ci rendiamo conto di essere in un momento particolarmente sfavorevole, mettiamoci pure in sit out e prendiamoci un po’ di tempo per rilassarci, il poker deve essere soprattutto un momento di svago e divertimento.
Tra i poker players online è molto diffusa la pratica del multitabling, ossia il giocare su più tavoli contemporaneamente. Se da un lato questo può diventare piuttosto redditizio per i più esperti, dall’altro lato le letture dei tells degli avversari saranno probabilmente meno precise e quindi il gioco in alcune situazioni potrebbe diventare più difficoltoso.
 
Ad ogni modo, ci sono dei piccoli accorgimenti che possono agevolare le nostre partite in multitabling e aiutarci a giocare sempre al meglio delle nostre possibilità.

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Strategie Poker: i tells del bluff

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Il bluff è senza dubbio una delle armi più efficaci del Poker Texas Hold’em, ma capita spesso che usando questa tecnica ci si lasci sfuggire qualche tell che renda il comportamento leggibile agli occhi degli avversari. Come capire se un giocatore al nostro tavolo sta bluffando?
Mike Caro, guru a livello mondiale riguardo il linguaggio del corpo nel poker e autore di numerosi libri sull’argomento, spiega due degli atteggiamenti più frequenti delle persone che stanno bluffando.
Il fumo – sebbene le sigarette siano proibite nella maggior parte delle poker rooms, questo tell può rivelarsi utile nelle partite “casalinghe”. Se stiamo giocando contro qualcuno che fuma e lo vediamo fare una grossa puntata, prestiamo attenzione a come si comporta: se lascia uscire il fumo dalla bocca lentamente, magari parlando o ridendo con gli altri, può significare che è a suo agio e probabilmente il suo bet non è un bluff. Se invece ci accorgiamo che l’avversario non lascia uscire il fumo quasi stesse trattenendo il respiro, potrebbe essere un chiaro segnale di bluff.
Coprirsi la bocca – bisogna sempre prestare estrema attenzione alle mani degli avversari: se dopo una puntata qualcuno si copre la bocca con le mani, è un chiaro segnale di bluff. Nel linguaggio del corpo questa azione corrisponde spesso a una bugia. Mike Caro suggerisce “in assenza di indicazioni contrarie, chiama sempre chi punta coprendosi la bocca”.
Dobbiamo però ricordarci che i poker players più esperti e naviigati comunque conoscono molto bene questi tells e quindi potrebbero usarli a loro vantaggio, simulando un atteggiamento “da bluff” per spingerci a chiamare quando magari hanno un punto molto forte.

Il bluff è senza dubbio una delle armi più efficaci del Poker Texas Hold’em, ma capita spesso che usando questa tecnica ci si lasci sfuggire qualche tell che renda il comportamento leggibile agli occhi degli avversari. Come capire se un giocatore al nostro tavolo sta bluffando?

Mike Caro, guru a livello mondiale riguardo il linguaggio del corpo nel poker e autore di numerosi libri sull’argomento, spiega due degli atteggiamenti più frequenti delle persone che stanno bluffando.

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Decisioni al tavolo da poker: quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare

Raise

Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare (John Belushi in Animal House)

C’è chi è convinto che andare sempre in All In sia una strategia di forza e dominazione nei confronti dell’avversario. C’è chi è convinto che un continuo Raise, anche quando si preferirebbe il Check, sia una sorta di manipolazione vincente. C’è chi è convinto che gioca “aggressivo” perchè va di moda dirlo, anche se ha il timore pure di fare “Call”. Sembra figo essere snob al tavolo da gioco, e vantarsi di situazioni è un pregio scandito in difetto. Andiamo nel dettaglio di questa introduzione filosofica.

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Strategie poker: giocare asso con un kicker basso non a colore pre-flop

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“Asso – kicker basso” sembra la rima baciata di una poesia sul poker, ma la bellezza sta solo nel suono delle due parole: infatti capita spesso che alcuni giocatori, ad un tavolo da poker da 8 o 10 persone, decidano di vedere il flop se una delle due pocket cards è un asso. Quelli che hanno letto e mettono in pratica la tabella di Sklansky sanno che un asso con un kicker irrilevante non a colore non dovrebbero essere giocati dalle prime posizioni.

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Strategia poker online: prendere appunti sugli avversari

pokernotes

Nelle poker room online, viene spesso data la possibilità ai giocatori di prendere appunti e annotare osservazioni personali sugli avversari al tavolo, e spesso di poterli addirittura catalogare a seconda del loro livello di abilità. Questa opzione spesso non viene tenuta  nella giusta considerazione, ci si affida molte volte ai software che calcolano le percentuali di call, fold e raise dei giocatori, ma niente è più fedele dell’esperienza personale, l’aver visto l’azione che ha fatto un avversario davanti a un certo flop e con un certo stack.

È fondamentale nel Texas Hold’em – sia esso live che online – riuscire a capire chi si ha di fronte per poter fare un’esatta valutazione di una sua puntata o di un suo check e quindi riuscire ad agire nel migliore dei modi: un raise dal bottone pre-flop ha un significato molto diverso se fatto da un giocatore tight rispetto a quello di un giocatore estremamente aggressivo che forza il gioco di continuo.

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I tells nel poker online: l’instant check

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I tells nel poker sono dei comportamenti inconsci dei giocatori che – come dice la parola stessa – tendono a “raccontare” agli altri la forza o la debolezza di una mano. Capita spesso che un gesto involontario come il grattarsi la testa o picchiettare con le dita sul tavolo risulti istintivo a un poker player per meditare su una mano, ma questi segnali possono arrivare agli avversari che, se sono attenti ai comportamenti altrui, riescono letteralmente a “leggere” chi hanno di fronte.

Ovviamente nel gioco live i tells risultano più evidenti e affidabili, ma anche online si sviluppano delle situazioni che possono servire da base per prendere una decisione. Bisogna però prestare attenzione, perchè dal momento che molti di questi tells online si basano sul tempo di risposta entrano in gioco diversi fattori che potrebbero falsare l’interpretazione di un dato comportamento. Un altro punto da tenere presente è anche che spesso si verificano casi di mis-click, ossia può capitare che per fretta o disattenzione venga attivata un’opzione piuttosto che un’altra. Ogni tell online va quindi preso con le pinze e il modo migliore per capire il gioco di un avversario è valutare le sue azioni per ogni singola mano, per non incappare nell’errore di un giudizio superficiale riguardo ai suoi comportamenti.

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Poker Room Online: come si inizia a giocare un torneo?

Molte persone si stanno avvicinando al gioco del Poker, soprattutto muovendo i primi passi nelle Poker Room Online, grazie al Texas Hold’em: tipologia di poker sportivo tra le più conosciute e giocate al mondo. Ma come si inizia a giocare un torneo di Poker Online? Quando si è attratti da una nuova avventura le domande che i giocatori si pongono sono sempre tante: entrare nel dettaglio, descrivendo le prime azioni da compiere e soprattutto le informazioni che un giocatore deve conoscere, sarà utile per prendere confidenza con il poker texano.

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Sit & Go: gli errori da evitare

Il Sit & Go (cioè siediti e parti) è una tipologia di torneo del poker Texas Hold’em che inizia immediatamente dopo l’iscrizione dell’ultimo giocare utile a raggiungere il numero dei partecipanti prefissati inizialmente per il gioco. Questo può variare da un minimo di 2 (Heads Up) a un massimo di 10 giocatori nello stesso tavolo. I Buy-In richiesti per prendere parte a un torneo di poker Sit & Go possono variare anche di molto, mentre il montepremi finale solitamente è distribuito ai primi 3. La fase finale è composta da 4 giocatori che si ritrovano nel momento di Bubble (bolla), e risulta una situazione delicata per le decisioni da prendere.

Di seguito vi mostriamo alcuni errori da evitare durante i tornei di poker Sit & Go.

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Glossario Poker: Flop

Nel Texas Hold’em, il momento in cui il Dealer gira le 3 carte comuni sul tavolo, si chiama Flop. Adottare la giusta strategia di gioco nel Flop, è di fondamentale importanza per continuare a giocare la partita, o si migliora o si lascia. Dopo aver visto le carte del Flop, occorre capire bene le potenzialità delle carte che si hanno in mano, in relazione alle possibili carte comuni che sono sul tavolo, valutando la probabilità di vincita e tenendo conto dell’ammontare del proprio budget di chips e della gestione del Bankroll.

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Giocare da Under The Gun

Partiamo da un presupposto importante prima di iniziare a parlare riguardo il “come giocare” nella posizione di Under The Gun: tutti prima o poi ci devono passare. A parte gli scherzi e le ovvietà la posizione UTG (abbreviazione appunto di Under The Gun) è una di quelle che non vorremmo mai avere. Le motivazioni sono delle più svariate ovviamente, ma la maggiore è che in quella situazione non possiamo, sostanzialmente, ipotizzare nessun tipo di gioco. Siamo i primi a parlare e solo l’esperienza su quel determinato tavolo e la conoscenza dei propri avversari ci può dire come fare a ottimizzare il profitto di questa mano.

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Lo slow play a inizio torneo

Il modo migliore di affinare una propria strategia di gioco durante i tornei o durante dei semplici sit&go è uno degli elementi fondamentali per un rounder che si rispetti, che va al pari del tenersi sempre aggiornato o comunque del leggere sempre e imparare di continuo sia dai propri errori sia da quelli dei propri avversari. Si comprende quanto possa essere fondamentale giocare bene l’inizio di un torneo, che spesso e volentieri potrebbe anche risultare decisivo sul proseguire dello stesso.

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From Zero to Hero: la sfida di Chris Ferguson

Quando si parla di questo genere di avvenimenti, ovviamente, è difficile scegliere una categoria particolare in cui andare ad indicarlo. Forse la più portata sarebbe “Strategie”, eppure quella creata da Ferguson non è una tattica di gioco al tavolo, quanto invece una semplice “Impara a gestire il tuo bankroll”. Nonostante tutto, l’impresa di “Jesus” è e rimane una delle più importanti ed emulate di tutto il panorama del Texas Hold’Em, ovvero l’impresa di riuscire a diventare ricchi partendo da 0.

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Giocare i tornei con Add On e Rebuy

Molto spesso, quando si parla in maniera generalista di tornei di Texas Hold’Em ci si riferisce a quella categoria di competizione che in termine tecnico sono da considerarsi Freezeout, ovvero una volta che un giocatore viene eliminato, il rounder non potrà più rientrare in gioco e quindi partecipare alla vittoria finale della gara. Questi sono anche quei tornei che più spesso vengono mostrati anche in televisione, specie perché sono i più semplici da spiegare senza tante regole strane: insomma chi perde va a casa. Come detto, però, non sempre è cosi.

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Foldare i Cowboys

Tante volte mi sono soffermato sulla pagine di questo blog insistendo su un punto molto particolare che trasforma un giocatore normale in un giocatore forte di poker: la capacità di sapere uscire dal gioco nel momento giusto. Spesso e volentieri infatti nel Texas Hold’Em può risultare facile riuscire a vincere delle mani, anche sostanziose, con bluff azzeccati o rilanci corretti, altrettanto semplice può però risultare la perdita di molte chips in mani che reputavamo imbattibili.

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