Strategie del Poker: giocare da short stacked

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shortstack

Capita a volte in un torneo di Poker di trovarsi nella scomoda situazione di short stacked, quindi di avere davanti così poche fiches da essere a rischio di eliminazione.

A questo punto, dobbiamo quindi cambiare strategia adattandoci alla situazione e alla nostra condizione al tavolo.

Ci sono diverse opinioni dei professionisti riguardo il livello di big blinds che riusciamo a coprire prima di poterci considerare a rischio: c’è chi sostiene che fino a 5 BB (big blinds) siamo ancora in gara, chi mette come limite minimo 15 BB, ma in sostanza il concetto fondamentale da tenere presente è l’average stack del torneo e il riuscire quindi a rimanere in gioco con la possibilità di spaventare gli avversari nel caso decidessimo di mandare la vasca.

Dobbiamo tenere presente che il principio fondamentale dello short stack è appunto quello di riuscire a rubare abbastanza piatti da poter tornare in media, quindi bluffare ed andare all-in anche con carte che solitamente non giocheremmo al solo scopo di far foldare tutti e aggiudicarci così il pot.

Dimentichiamoci l’etica quando siamo seduti a un tavolo verde: lo stealing è una delle tecniche migliori per rimanere in gioco e certamente una delle più efficaci. Perchè il furto dei blinds funzioni, è di fondamentale importanza l’immagine che riusciamo a costruirci al tavolo.

È essenziale apparire agli occhi degli avversari come dei giocatori molto tight e che chiamano soltanto con buone carte, in maniera che il nostro all-in non sembri un mero “rubare i bui” ma il gioco estremo di una buona mano. Se gli opponents ci vedono chiusi durante tutto il torneo, di fronte alla nostra vasca dimostreranno rispetto – leggi “paura” – e saranno più propensi a foldare la mano (certo, esclusi i casi di una pocket pair di valore elevato come Kappa-Kappa o Donna-Donna).

Ricordiamoci comunque tutte le clamorose rimonte di campioni di Poker che abbiamo seguito durante i diversi tornei anche quando l’intero tavolo li dava ormai per player out, quindi l’essere short stacked non comporta per forza l’esclusione dalla partita.

Anzi, possiamo sfruttare la situazione a nostro vantaggio facendo di un difetto un punto di forza per trovare nuove energie e l’aggressività che magari durante la partita avevamo perso per l’essere stati vittime della fortuna avversa e reagire all’essere short stacked con positività e un diverso approccio al gioco.

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