Main Event WSOP 2010: inarrestabile Filippo Candio nel Day 3

EV57_1C_DanielNegreanuDopo una giornata di riposo, i poker players sono tornati sui tavoli verdi del Rio Casinò per il terzo giorno di gare del Main Event del World Series of Poker (WSOP) 2010: erano 2.257 i giocatori al via, tra cui 31 italiani.

Torneranno per il Day 4 soltanto in 1.205 – con scoppio della bolla ricordiamo previsto al 747esimo poker player – di cui 11 azzurri: sembrano pochi in effetti, ma sono davvero agguerriti, e guidati nel chip count da un Filippo Candio che a fine giornata si è piazzato al quarto posto della classifica complessiva!

Leggi il resto

Libri del Poker: “Harrington on Hold’em” di Dan Harrington

 

Dalla stessa scuola di Erik Siedel proviene un famoso professionista conosciuto sui tavoli verdi come “Action Dan”, all’anagrafe Dan Harrington. Vincitore del Main Event al World Series of Poker nel 1995, vanta anche la partecipazione a quattro final tables consecutivi e un secondo posto tra i November Nine del 1987.
Questo grande campione mondiale ha deciso di condividere la sua saggezza con l’intero mondo pokeristico pubblicando una trilogia di testi che introducono il giocatore alla formula torneo, dai Sit&GO ai Multi Table Tournaments, dal novizio all’esperto.
“Harrington on Hold’em” è uno dei libri sul poker più comprensibili, facilmente applicabili al gioco e completi che siano mai stati scritti, un vero caposaldo della bibliografia per la strategia del Texas Hold’em. Le nozioni spiegate nel libro prendono spunto dai capolavori letterari di David Sklansky, ma ci vengono riproposte con un linguaggio molto più semplice e arricchite da numerose mani d’esempio.
Dal volume 1 possiamo imparare le basi del poker, per poi conoscere grazie al volume 2 numerosi trucchi e strategie avanzate, fino ad arrivare al libro che chiude la trilogia con tecniche per giocatori navigati.
Questa serie di manuali di Dan Harrington è insomma ottima per costruire delle solide basi per il nostro gioco, e grazie alle versioni tradotte in italiano fruibile davvero per tutti. Un “must have” nella biblioteca personale di ogni rounder.

dan

Dalla stessa scuola di Erik Siedel proviene un famoso professionista conosciuto sui tavoli verdi come “Action Dan”, all’anagrafe Dan Harrington. Vincitore del Main Event al World Series of Poker nel 1995, vanta anche la partecipazione a quattro final tables consecutivi e un secondo posto tra i November Nine del 1987.

Questo grande campione mondiale ha deciso di condividere la sua saggezza con l’intero mondo pokeristico pubblicando una trilogia di testi che introducono il giocatore alla formula torneo, dai Sit&GO ai Multi Table Tournaments, dal novizio all’esperto.

Leggi il resto

Libri del Poker: “Play poker like the Pros” di Phil Hellmuth

play-poker-like-the-pros

Il nome di Phil Hellmuth Jr. risveglia immediatamente il rispetto di tutti i poker players: ci vuole davvero tanta bravura per riuscire a portare a casa undici vittorie al World Series of Poker.
Nel 2003, forse per il desiderio di tramandare ai rounders di tutto il mondo il suo sapere, questo fuoriclasse dei tavoli verdi ha deciso di pubblicare un libro, “Play poker like the Pros” in cui prova ad insegnarci le tecniche per diventare dei bravi giocatori di poker. Immediatamente il libro ha stabilito un record di vendite tra tutti gli amanti del settore… scatenando però una serie di critiche – a volte molto aspre – sia per lo stile di scrittura che per i consigli in sè.
Snocciolando con una precisione chirurgica i dettagli di tante possibili mani e conseguenti azioni, Phil Hellmuth analizza non soltanto il gioco live ma anche le caratteristiche del poker online. Fa da cornice al tutto un glossario ben sviluppato e a tratti anche divertente.
Nel libro sono contemplate diverse varianti del poker, inclusi il più famoso Texas Hold’em, l’Omaha ma anche il Seven-Card Stud e il Razz. Partendo dalle regole di base in modo da favorire l’approccio anche ai newbie, Hellmuth spiega poi le strategie più avanzate con un focus particolare sull’importanza dei raise e del bluff.
Certo, le critiche letterarie non spettano a noi… difficile però il confronto con capolavori della bibliografia pokeristika come i vari manuali di David Sklansky e Mike Caro. Ciò che ci sentiamo di dire è che è un manuale piacevole per chi si avvicina al poker, ma non aiuta molto chi sul tavolo verde ha già mosso più dei primi passi.
Phil Hellmuth è già un grandissimo campione di poker, e chiedergli di essere anche un ottimo scrittore e insegnante sarebbe forse un tantino eccessivo.

Il nome di Phil Hellmuth Jr. risveglia immediatamente il rispetto di tutti i poker players: ci vuole davvero tanta bravura per riuscire a portare a casa undici vittorie al World Series of Poker.

Nel 2003, forse per il desiderio di tramandare ai rounders di tutto il mondo il suo sapere, questo fuoriclasse dei tavoli verdi ha deciso di pubblicare un libro, “Play poker like the Pros” in cui prova ad insegnarci le tecniche per diventare dei bravi giocatori di poker. Immediatamente il libro ha stabilito un record di vendite tra tutti gli amanti del settore… scatenando però una serie di critiche – a volte molto aspre – sia per lo stile di scrittura che per i consigli in sè.

Leggi il resto

Poker Hall of Fame: scelti dal pubblico i dieci finalisti

PokerHallOfFame

Insieme alla fine del World Series of Poker e in attesa del tavolo dei November Nine, sono finalmente stati resi noti i nomi dei dieci migliori poker players al mondo che a furor di popolo meriterebbero di entrare nella storia del gioco con la loro presenza nell’ambita Poker Hall of Fame. Una commissione di giornalisti e tecnici del settore valuteranno poi queste nomination e sceglieranno i campioni secondo loro più meritevoli di tale titolo.
Anche quest’anno, purtroppo, nessun rounder del Vecchio Continente è stato scelto per la stanza delle poker legends, ma i dieci candidati sono nomi universalmente riconosciuti per essere dei veri fuoriclasse: partendo dai famosi Daniel Negreanu e Phil Ivey, passando per big come Tom McEvoy, Tom “Durrrr” Dwan e Scotty Nguyen, gli amati Mike Sexton, Barry Greenstein e Erik Seidel, fino ad arrivare a Dan Harrington e Men “The Master” Nguyen.
La commissione della Poker Hall of Fame aveva stilato una lista di caratteristiche necessarie per acquisire il diritto all’entrata tra le stelle: aver giocato High Stakes, aver sostenuto competizioni contro i migliori professionisti del tavolo verde, aver gareggiato sempre ad alti livelli, guadagnato il rispetto dei colleghi e superato la prova del tempo (una singola vittoria non fa di un player un campione!).
Celebri esclusi, non per non aver soddisfatto i requisiti richiesti ma soltanto per non essere rientrati tra i primi dieci, due nomi che hanno rivoluzionato l’approccio al poker dei nuovi giocatori, David Sklansky e Mike Caro.
Ad agosto, una giuria composta da quindici attuali membri della Poker Hall of Fame e quindici giornalisti effettuerà la difficile scelta tra i poker players della top ten, ma soltanto durante il final table del Main Event conosceremo il nome della prossima leggenda delle carte.

 

Insieme alla fine del World Series of Poker e in attesa del tavolo dei November Nine, sono finalmente stati resi noti i nomi dei dieci migliori poker players al mondo che a furor di popolo meriterebbero di entrare nella storia del gioco con la loro presenza nell’ambita Poker Hall of Fame. Una commissione di giornalisti e tecnici del settore valuteranno poi queste nomination e sceglieranno i campioni secondo loro più meritevoli di tale titolo.

Anche quest’anno, purtroppo, nessun rounder del Vecchio Continente è stato scelto per la stanza delle poker legends, ma i dieci candidati sono nomi universalmente riconosciuti per essere dei veri fuoriclasse: partendo dai famosi Daniel Negreanu e Phil Ivey, passando per big come Tom McEvoy, Tom “Durrrr” Dwan e Scotty Nguyen, gli amati Mike Sexton, Barry Greenstein e Erik Seidel, fino ad arrivare a Dan Harrington e Men “The Master” Nguyen.

Leggi il resto

Libri del poker: “No Limit Hold’em Theory and Practice” di David Sklansky

sklansky

Nel 2006, anno della consacrazione del Poker Texas Hold’em a livello mondiale, il più famoso statista del poker David Sklansky e una delle autorità più attendibili del campo quale Ed Miller unirono le forze e scrissero a quattro mani “No Limit Hold’em Theory and Practice”, libro destinato a diventare un vero cult tra i rounder di tutto il mondo.

Prima dell’anno 2000, gli appassionati del poker erano davvero penalizzati per quanto riguardava la pratica del Texas Hold’em, ma col passare del tempo questo sport è diventato sempre più praticato ed è quindi frequente trovare tornei anche casalinghi tra amici: ma la vera saggezza del tavolo verde si potrà davvero acquisire da poker players del nostro stesso livello?

Leggi il resto

La tabella di Sklansky

Nel mondo del Texas Hold’Em esistono diverse tipologie di gioco, differenti a seconda delle strategie adottate da questo o da quel player e che si adattano alla perfezione sulla persona, definendone molto spesso anche il carattere di gioco, aspetto fondamentale per riuscire ad avere la propria importanza sul tavolo. Uno dei fondamenti che sta alla base di tutto questo discorso, di molto più alto livello, è la tabella di Sklansky.

Leggi il resto