La polizia del Canada ha arrestato quattro persone con l’accusa di essere i rapinatori che il 21 dicembre scorso depredarono l’ex campione del Mondo di poker Jonathan Duhamel. Tra gli oggetti rubati vi eranoil prezioso braccialetto del WSOP Main Event 2010, un rolex nero e diverse banconote da 500 dollari. Cosa ancora più eclatanate é che tra i quattro sospettati c’è la ex fidanzata di Duhamel. Il particolare è emerso dalle dichiarazioni del portavoce della polizia locale: si tratta della giovane ventenne Bianca Rojas Latraverse. Il forum di “2+2” ha subito sottolineato subito la conoscenza tra i ladri e Duhamel, e dopo poche ore anche l’agente del giocatore ha confermato che Bianca aveva avuto una relazione con Duhamel finita da pochi mesi. La polizia ha ritrovato il Rolex Submariner nero, ma non c’è traccia del braccialetto. Il direttore delle WSOP, Mitch Garber, ha poi contattato il campione 2010 dando la sua disponibilità a fornire una copia dell’originale. Oltre alla “ex” e allo spavaldo Andrè sono finiti in carcere anche il 22enne John Lemay e un quarto uomo le cui generalità non sono ancora note.
Canada
Full Tilt Poker, nuova Class Action proveniente dal Canada
Non accenna a rasserenarsi la posizione della poker room Full Tilt Poker, a 5 giorni dall’attesissimo responso della AGCC (Alderney Gambling Control Commission) nell’udienza del prossimo 15 settembre. Intanto, il titolo buono potrebbe essere questo: “Altro mese, altra class action“. E’ infatti risaputo che la poker room si ritrova da qualche tempo a fare i conti con la rabbia dei suoi stessi utenti a causa dei fondi congelati e non prelevabili, dopo il tristemente famoso Black Friday. La nuova Class Action nei confronti della Red Room questa volta arriva direttamente dal Canada. Il motivo è sempre lo stesso da parte dei giocatori: riavere il denaro presente sui conti gioco al momento dello shutdown della poker room online. Mitchell Schnurbach è il protagonista principale di questa nuova causa, anche se paradossalmente, sul suo account erano rimasti appena 5$ al massimo. “Sono stato contattato da giocatori che hanno 250 mila dollari congelati la sopra, altri 10 mila“: tutte cifre importanti quindi, che spesso costituivano e, si spera, costituiscono ancora gran parte del roll dei giocatori coinvolti.
Bisogna inoltre precisare che tra le tante disavventure occorse a Full Tilt Poker, c’è un aspetto sul quale ancora aleggia molta confusione e sul quale ancora si attende una decisione chiara da parte della giustizia americana. E’ cosa risaputa infatti, dei problemi che la poker room online ebbe a partire già dal lontano settembre 2010, circa la riscossione dei versamenti dei giocatori: come sarà possibile dunque per la Red Room rientrare in possesso di quei fondi? Capire quest’aspetto fondamentale, significherebbe anche farsi un’idea molto più precisa di quello che potrebbe essere il futuro dei giocatori americani e dei loro fondi.
IL COMUNICATO DEL 31 AGOSTO – Martedì 31 agosto, Full Tilt Poker ha emanato un lungo comunicato in cui ha spiegato il perché non é ancora riuscita a pagare i giocatori che hanno i fondi congelati dallo scorso aprile. Questo il comunicato in versione integrale. “Come è evidente da quanto accaduto a partire dal 15 aprile, Full Tilt Poker non era preparato per la vasta portata delle azioni del governo americano del Venerdì Nero”. “Gli eventi del Venerdì Nero sono conseguenza di precedenti attività costrittive del governo ed un significativo furto. Nel corso dei due anni precedenti il Venerdì Nero, il governo americano ha sequestrato circa $115 milioni di fondi dei giocatori trovati nelle banche degli Stati Uniti. Anche se riteniamo che l’offerta di reti peer-to-peer per poker online non abbia violato le leggi federali – una convinzione supportata da numerosi, solidi e ben motivati pareri legali – il DOJ ha agito come se ci fosse stata una effettiva violazione. Inoltre, come è stato ampiamente riportato, uno tra i principali gestori di pagamenti ha rubato circa $42M da Full Tilt Poker. Fino al 15 aprile, Full Tilt Poker ha sempre coperto le perdite in modo che nessun giocatore fosse colpito. Da ultimo, tra la fine del 2010 e all’inizio del 2011, Full Tilt Poker ha riscontrato problemi senza precedenti con alcuni dei suoi gestori di terze parti che hanno causato i noti problemi finanziari. Mentre la società ha preso tutte le iniziative possibili per porre riparo a questi imprevisti, nulla ha potuto fare contro le azioni intraprese dal Dipartimento di Giustizia che ha sequestrato anche il dominio internazionale. Negli ultimi quattro mesi, Full Tilt Poker ha esplorato attivamente le opportunità di fare ricorso ad investitori esterni al fine di stabilizzare la società e ripagare i propri giocatori. Almeno sei di questi gruppi, compresi gli hedge funds, gli operatori già attivi in internet e altri singoli investitori, hanno visitato Dublino per valutare le possibilità. Abbiamo assunto di recente un consulente finanziario supplementare attraverso un gruppo di investment banking per aiutarci nella ricerca di una infusione di denaro contante e un management nuovo per ripristinare il sito e ripagare i giocatori. Anche se ogni compito di tale natura è necessariamente complesso dato l’attuale contesto normativo, i nostri giocatori devono sapere che Full Tilt Poker è pienamente impegnata per cercare di ripagare la fiducia datagli e ripristinare le proprie operazioni “.
Negreanu lascia gli USA: va in Canada per giocare Online a Poker
Non potendo più giocare su PokerStars, uno dei maggiori talenti del Poker a livello mondiale, Daniel Negreanu, ha deciso di lasciare gli Stati Uniti e ritornare in patria, in Canada, dove potrà tornare a giocare liberamente.
E’ stato lo stesso giocatore a diffondere la notizia sul suo portale Twitter, scrivendo quant segue:
“Mi vedrete presto ritornare sui tavoli di PokerStars.com. Precisamente a Settembre per l’inizio delle WCOOP. Alloggerò a Toronto e sono sicuro che sarà un gran bel divertimento”.
Decisione peraltro scontata e che molti giocatori hanno intrapreso nell’ultimo periodo. D’altronde, dopo lo scoppio dello scandalo Black Friday, in molti sono andati in Canada per continuare a giocare.
Così anche Daniel Negreanu farà le valigie, lascierà Las Vegas e volerà verso Toronto. Giusto il tempo di terminare le WSOP, prendersi una vacanza e poi si ripartirà con le WCOOP che si terrano a settembre.
Full Tilt Poker potrebbe trasferirsi in Canada
Dopo aver subito il clamoroso provvedimento di sospensione della licenza, decso dalla Alderney Gambling Control Commission, Full Tilt Poker potrebbe ora trasferirsi in Canada e più precisamente a Kahnawake Mohawk Territory: si tratta di una riserva di circa 8000 abitanti nel Mohawk, a sud di Montreal.
Full Tilt vorrebbe infatti riattivare il server il più rapidamente possibile per tenere calmi gli animi e gli umori assai preoccupati dei sui players. Il tutto in attesa della prima udienza fissata per il 26 luglio.
Infatti, nel caso arrivasse il via libera della “Kahnawake Gaming Commission”, sarebbe una bella boccata d’ossigeno per la poker room. Se così fosse, tutti gli account europei e canadesi tornerebbero ad avere libero accesso ai tavoli virtuali, limitando l’azione penale solo ai giocatori statunitensi.
La decisione è attesa nelle prossime settimane.