Brian Rast il giocatore più pigro del tavolo verde

Non sempre un difetto é un qualcosa di negativo. Prendete ad esempio Brian Rast: deve ringraziare di essere un gran pigrone, forse non avrebbe vinto tanto in un solo anno. Nome sconosciuto ai frequentatori e agli spettatori dei tornei di poker live, “siede” più che altro sui tavoli online high stakes. Sui quali ha vinto all’incirca 100mila dolari di profitti per ogni anno di attività dal 2008 ad oggi. Somme certamente non da prima pagina: la scelta di vita di Brian é motivata dal suo essere bradipo, visto che come dichiarato da lui stesso, i tornei live non lo hanno mai attirato più di tanto. Soprattutto perché, ovviamente, per giocarli bisogna muoversi, viaggiare, cambiare programmi e ritmi quotidiani, adattarsi al fuso orario dei diversi paesi, etc. etc.. Brian rappresenta il classico giocatore di poker in ciabatte e canottiera a cui piace giocare online. Ha fatto un’eccezione alle sue regole, solo per partecipare alle ultime World Series of Poker giocate a Las Vegas. Ma c’é il trucco, visto che Rast abita proprio nella capitale del gioco e quindi non ha dovuto faticare più di tanto per raggiungere il tavolo verde. E così la sua pigrizia mista alla sua bravura, gli hanno permesso di vincere 2 milioni di dollari, centrando il primo posto nel torneo da 1.500$ di buy in Pot Limit Omaha (con 200.000$ di premio) e la prima moneta nel Poker’s Player Championship da 50.000 dollari di iscrizione e circa 1,7 milioni di dollari di premio.

Peter Eastgate e un tuffo da 6 mila dollari

Era già salito agli onori della cronaca quando aveva deciso di vendere, per poi dare il ricavato in beneficenza. il suo braccialetto delle World Series of Poker. Peter Eastgate è poi tornato a far parlare nuovamente di sé dopo i 9 milioni vinti nel 2008. Poi, insieme ad un gruppo di amici, si è inventato una prop-bet, decidendo di tuffarsi vestito nelle acque gelide del porto di Island Brigge, a Copenhagen in Danimarca, e che poi avrebbe raggiunto con i vestiti bagnati la casa di Kasper Cordes in Norrebro, a più di 4 km di distanza. Impresa che alla fine è riuscita, visto che Eastgate ha completato il percorso in appena 20 minuti. E poco male se poi è arrivata la normale influenza, visto che c’erano 6 mila dollari di premio a consolarlo.

Racconti di Poker: Il Freeroll dei sogni

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Appuntamento ogni sabato e domenica con i Racconti di Poker di Luciana Cameli

Stasera non sono proprio dell’umore adatto e ho deciso di non giocare l’ultimo freeroll, che, in caso di vincita, mi avrebbe portato all’ambìto torneo live. Ma chi ci crede? Nonostante i miei risultati notevoli nel gioco e al fatto che ancora sono in gara, non ho mai sognato distanze che non riuscirò mai a vedere. Sono solo consapevole delle situazioni e mi adatto ma provandoci sempre e comunque.

Il verdetto finale non fa per me, la fortuna ha sempre viaggiato su altre strade e le migliori strategie vagano in altre mani. Stasera anche la mia tristezza ha tradito le mie aspettative. Che facco gioco? Alla fine è un torneo che non pago, tanto vale tentare. Decido di giocare. Mi metto davanti al pc e attendo l’inizio delle danze. D’un tratto il gioco ha inizio e io inizio a ballare.

Racconti di Poker: L’inizio del gioco

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Appuntamento ogni sabato e domenica con i Racconti di Poker di Luciana Cameli

E’ il mio primo torneo di poker live e non voglio buttare all’aria questa possibilità di potermi vedere piazzato a un posto decente nella classifica finale. 200 euro di buy-in per me equivalgono quasi a mezzo stipendio, ma voglio provare, testardo come sono. Me la sento di giocare e voglio dare il massimo.

Sto investendo su me stesso, sulla mia scommessa, sul mio Io. Mi siedo e gli altri sono intorno a me. Ho il Dealer davanti, che ha la stessa aria di tutti, pronti a colpirti più dei tuoi avversari. Lo sport a volte è un gioco di squadra, io ora sono la mia squadra.