Strategie Poker: come affrontare i tornei satellite

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Chris Moneymaker insegna: ai giorni d’oggi possiamo sognare di arrivare a giocare in un torneo prestigioso anche partecipando ad un torneo da pochi euro se non addirittura un freeroll.

Per farlo, però, dobbiamo riuscire a superare quelli che vengono chiamati tornei satellite che mettono in palio l’iscrizione (talvolta anche il viaggio e il soggiorno) per partecipare a quegli eventi che popolano la fantasia di ogni poker player.

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Strategie poker: i tornei multi-tavolo (MTT)

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Spesso partecipare a tornei multi-tavolo (Multi Table Tournaments) può significare passare delle ore a giocare concludendo con l’uscita on the bubble a un passo dai premi oppure riuscendo a recuperare appena i soldi del nostro buy-in.
Possiamo però cercare di migliorare il nostro gioco adattandolo proprio a questo tipo di tornei.
1. Scegliamo le mani giuste
Evitiamo di chiamare gli all in con mani come Asso – Jack o Donna – Kappa: le situazioni di coin flip non sono mai l’ideale, certamente troveremo delle mani migliori da giocare senza mettere subito a repentaglio tutto il nostro stack.
2. Guardiamo i flop con le pocket pair
La tentazione di mandare la vasca con una coppia di Jack servita è senza dubbio molto forte, ma può capitare spesso di ritrovarci in piatti multi-way in cui la varianza assume un ruolo importante. Evitiamo quindi gli all in immediati e alla leggera e se sul board vediamo una carta più alta della pocket pair facciamo attenzione perchè i nostri avversari potrebbero aver legato una coppia maggiore della nostra.
3. Siamo pazienti
La pazienza è una delle migliori virtù dei buoni giocatori di poker: anche se siamo short stacked, non facciamo all in selvaggi per rubare i blinds, qualche avversario looser potrebbe chiamarci e magari eliminarci dal torneo con una coppia di 2. Cerchiamo quindi di mantenere la calma e impariamo ad aspettare, la prossima mano potremmo ricevere una coppia d’Assi servita.
4. Studiamo gli avversari
Prestiamo sempre attenzione alle mosse degli avversari, teniamo presente chi è incline al raise e chi invece fa spesso dei bluff. Se giochiamo online, prendiamo note sugli altri giocatori per aiutarci a ricordare i diversi stili di gioco.
5. Giochiamo solo quando siamo sereni
Il poker è sì un momento di svago e relax, ma se vogliamo raggiungere dei buoni risultati dobbiamo essere sempre lucidi e in forma al tavolo, se non altro per mantenere elevato il livello di attenzione e riuscire a concentrarci soltanto sulla partita.

Spesso partecipare a tornei multi-tavolo (Multi Table Tournaments) può significare passare delle ore a giocare concludendo con l’uscita on the bubble a un passo dai premi oppure riuscendo a recuperare appena i soldi del nostro buy-in.

Possiamo però cercare di migliorare il nostro gioco adattandolo proprio a questo tipo di tornei.

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Strategia del poker: come gestire le overcards di fronte a un all-in

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Quando spizzichiamo le carte e scopriamo di avere in mano due figure come Asso-Kappa, Kappa-Donna o Donna-Jack ci sentiamo già baciati dalla Dea Bendata: non c’è modo migliore nel Poker Texas Hold’em per iniziare il gioco, specialmente se siamo in posizione.
Se però il board non ci è amico, riuscire a gestire le overcards ed evitare di perdere molte fiches può risultare complicato, più che altro spesso quando abbiamo belle carte è molto difficile riuscire a foldare e accettare di passare una mano così importante.
Ma, come dice Kenny Rogers, “devi sapere quando puoi tenere le tue carte (hold’em) e quando invece è meglio passare (fold’em)”.
Se ad esempio ci troviamo in una delle ultime posizioni con due overcards e ci troviamo di fronte ad un all-in dopo un flop arcobaleno con 9 – 4 – 2, cosa sarebbe più saggio fare? Sono così tante le variabili che entrano in gioco a questo punto che non esiste una risposta esatta e una sbagliata.
Proviamo a concentrarci innanzitutto su cosa potrebbe avere in mano il nostro avversario: una coppia più alta servita, la top pair sul tavolo, il tris o magari un progetto di scala. La lettura dell’altro giocatore a questo punto diventa essenziale e cruciale, perchè se riusciamo ad intuire cosa potrebbe averlo spinto all’all-in saremo anche in grado di prendere la decisione migliore, sia questa un fold o un call per il coin flip.
Come secondo step, valutiamo le pot odds e decidiamo se la chiamata sia giustificata dal piatto in palio e dal nostro stack (se optiamo per la scelta del coin flip, accertiamoci di rimanere ancora in piedi nel caso perdessimo). Se la nostra lettura dell’avversario ci fa pensare che lui stia bluffando, probabilmente potremo vincere la mano per carta alta.
Ad ogni modo, quando dobbiamo fronteggiare un all-in, ricordiamoci sempre che un principio fondamentale del poker è quello di non innamorarsi delle proprie carte, ma soprattutto per essere dei bravi rounders non basta saper giocare, ma anche trovare il coraggio – a malincuore – di foldare.
Quando spizzichiamo le carte e scopriamo di avere in mano due figure come Asso-Kappa, Kappa-Donna o Donna-Jack ci sentiamo già baciati dalla Dea Bendata: non c’è modo migliore nel Poker Texas Hold’em per iniziare il gioco, specialmente se siamo in posizione.
 
Se però il board non ci è amico, riuscire a gestire le overcards ed evitare di perdere molte fiches può risultare complicato, più che altro spesso quando abbiamo belle carte è molto difficile riuscire a foldare e accettare di passare una mano così importante.
 
Ma, come dice Kenny Rogers, “devi sapere quando puoi tenere le tue carte (hold’em) e quando invece è meglio passare (fold’em)”. 

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Glossario Poker: Coin Flip

Nel gioco del poker il termine Coin Flip significa lancio di moneta, il classico testa o croce, ed è un colpo in all in dove gli avversari partono sostanzialmente alla pari. Si ha circa il 50%  di probabilità che esca testa e il 50% che esca croce, interpretata come 50% di possibilità di vittoria, o 50% di vittoria dell’avversario. Un esempio è un all in preflop con AK e l’avversario con una coppia da QQ: AK rappresenta un coin flip, e più precisamente quando il valore di ogni singola carta in nostro possesso è potenzialmente, prima di essere legata sul board, superiore alla coppia del nostro avversario.

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