Decisioni al tavolo da poker: quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare

Raise

Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare (John Belushi in Animal House)

C’è chi è convinto che andare sempre in All In sia una strategia di forza e dominazione nei confronti dell’avversario. C’è chi è convinto che un continuo Raise, anche quando si preferirebbe il Check, sia una sorta di manipolazione vincente. C’è chi è convinto che gioca “aggressivo” perchè va di moda dirlo, anche se ha il timore pure di fare “Call”. Sembra figo essere snob al tavolo da gioco, e vantarsi di situazioni è un pregio scandito in difetto. Andiamo nel dettaglio di questa introduzione filosofica.

Glossario Poker: Flop

Nel Texas Hold’em, il momento in cui il Dealer gira le 3 carte comuni sul tavolo, si chiama Flop. Adottare la giusta strategia di gioco nel Flop, è di fondamentale importanza per continuare a giocare la partita, o si migliora o si lascia. Dopo aver visto le carte del Flop, occorre capire bene le potenzialità delle carte che si hanno in mano, in relazione alle possibili carte comuni che sono sul tavolo, valutando la probabilità di vincita e tenendo conto dell’ammontare del proprio budget di chips e della gestione del Bankroll.

Glossario Poker: Overcard

Tante volte l’ho detto e l’ho ripetuto su questo blog: Per poter divenire dei bravi giocatori di poker Texas Hold’Em, innanzitutto è necessario imparare i termini del gioco, perché in questo modo vi sarà possibile comprendere al volo delle particolari situazioni che vi si porranno davanti, magari anche solo in una conversazione con un Pro Player.

Cosi se dovesse capitarvi di dover parlare di una mano con Overcard, leggendo quanto vi scrivo oggi, non vi troverete in difficoltà e sapreste di cosa stiamo parlando. Nel Texas Hold’Em la situazione di Overcard è una posizione che potrei definire come croce e delizia. La nostra starting hand infatti è un overcard se le carte in nostro possesso sono superiori rispetto a quelle che sono sul tavolo.

Delizia perché nel caso in cui dovesse scendere a tavolo una delle due nostre carte in mano faremmo la coppia più alta al tavolo e con un buon kicker, si presume, croce perché nel caso in cui dovessero scendere 3 carte magari vicine potrebbero, già nella posizione di flop, condannare la nostra mano ad un fold che, nel giro di pre-flop, difficilmente ci saremmo aspettati.

Glossario Poker: Community Cards

All’inizio di ogni mano di Texas Hold’Em, come noi tutti ben sappiamo, il mazziere ci consegna due carte che definiranno, in via assolutamente indicativa e generale, gli esiti della mano che andremo a giocare. Se gli dei del poker saranno benevoli nei nostri confronti quello sarà il momento giusto per giocare e proseguire la fase del pre-flop.

E da questo momento infatti che entrano in gioco le Community Cards, ovvero letteralmente le carte in comune. Queste carte non sono nient’altro che le 5 che vengono messe scoperte sul tavolo e che rappresentano gli elementi, che possiamo fondere con le nostre due coperte, per realizzare la nostra mano.

Le community cards si realizzano in 3 fasi ben distinte chiamate: flop, in cui vengono depositate 3 carte, turn, in cui viene scoperta 1 sola carta, e river, in cui viene messa sul tavolo l’ultima carta delle Community Cards. Al fine di evitare possibili carte segnate prima di depositare le carte sul tavolo in ognuno dei 3 turni vengono “bruciate” un equivalente quantitativo di carte, quindi anche in questo caso con la struttura 3+1+1.