Il Pirata italiano domina Saint Vincent

Il campionato italiano è passato da Saint Vincent, ridente località del valdostano che, nonostante il nome che riporta a delle influenze francesi è molto più “italiana”, nel senso di posizione geografica, di Campione d’Italia. La San Vincenzo valdostana quindi ha visto nel suo casino, in questo week end appena passato, la tappa del campionato italiano con un premio di oltre 35.000 Euro.

Vincitore dell’evento, con grandi capacità di sdoppiamento visto che, nella stessa data avrebbe dovuto presenziare anche alla presentazione delle FTIPS III giunte proprio alla loro fase finale, è Max “The Italian Pirate” Pescatori giunto in quel della Val d’Aosta proprio per giocare, ma soprattutto vincere, questa tappa.

Un risultato che magari potrebbe venire messo in secondo piano dalle più importanti vincite di braccialetti WSOP in quel degli Stati Uniti, ma che di certo aumenta il prestigio di un giocatore che è la nostra icona mondiale del Texas Hold’Em. Nel Head’s Up finale il pirata ha battuto Riccardo Mazzitelli, la cui unica pecca è stata la sfortuna di aver incontrato in nel Final Table il pirata italiano.

EPT Londra 2008: Day 1

Ha avuto inizio il 1 ottobre la seconda tappa dell’EPT, ovvero l’European Poker Tour, in quel di Londra. L’evento, organizzato da PokerStars, è Il Torneo del circuito europeo, uno di quegli eventi che i grandi nomi del vecchio continente non si lascerebbero scappare per nessun motivo. Infatti anche quest’anno quasi 300 sono i partecipanti all’evento che si svolge appunto in quel della città bagnata dal Tamigi.

Biografie dei Pro Player: Max Pescatori

Una delle prime cose che ho fatto, nel momento in cui avevo deciso di avvicinarmi al mondo del Texas Hold’Em, oltre naturalmente ad imparare le regole di questo nuovo gioco e comprenderne le varie sfaccettature, è stata quella di andare a vedere quali fossero i giocatori più famosi, quali fossero le loro caratteristiche e magari comprendere la motivazione di una determinata scelta di vita. Il fatto è che, quando mi sono imbattuto in Max Pescatori, avevo come l’impressione di averlo già sentito o visto da qualche parte.