Bluff di David Peters su Martin Kabrhel alle Wsop 2025

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Il bluff di David Peters su Martin Kabrhel sarà senza dubbio una delle cose che verranno più ricordate per quel che riguarda le WSOP 2025, ovvero le World Series of Poker.

Un bluff che verrà ricordato a lungo

Ci sono delle mani che rimangono nella storia di questo gioco. E il bluff occorso lunedì 16 giugno nella manifestazione rientra sicuramente in questo ambito. Martin Kabrhel e David Peters, tra l’altro, sono due giocatori di rilievo. E già questo basterebbe per giustificare tutto il “rumore” causato dall’avvenimento. Se poi pensiamo che entrambi stavano partecipando al Super High Roller da 250.000 dollari, diventa più chiaro il perché.

Per amore di cronaca, sottolineiamo che nella notte di martedì il torneo sopra citato è stato vinto da Seth Davies, al suo primo braccialetto WSOP. L’intera storia di questo bluff è molto interessante, anche perché parliamo del secondo giorno del torneo con il costo di iscrizione più alto di queste World Series of Poker. Parliamo di un prize pool di circa 15 milioni di dollari.

Questo contesto ci può aiutare a capire la situazione. A spartirsi tale prize pool solo i primi 10 del payout e la mano famosa del bluff fatto da Peters su Kabrhel riguarda proprio questa situazione. Al tavolo, tra gli altri, avevamo anche Daniel Negreanu. Si è instaurata una dinamica tra i due giocatori sopracitati che ha portato non solo a una crescita delle puntate, ma anche al ritiro degli altri giocatori dalla mano.

Questo bluff portato avanti da David Peters, nonostante una mano “scarsa” rispetto a quella dell’avversario, è stato grandioso. La ragione? Ha portato Kabrhel a non poter effettivamente rilanciare a un all-in tutt’altro che supportato dalle carte di Peters.

Una mano tra le più belle

Lo ripetiamo: questa è una spiegazione molto blanda e semplificata di ciò che è successo. Non dobbiamo dimenticare che, quando parliamo del poker  in questo tipo di competizioni live, sono moltissimi gli elementi che entrano in gioco e che stabiliscono effettivamente cosa potrebbe accadere al tavolo.

Questo è il caso in cui la bravura e la tenuta psicologica di un giocatore sono riuscite a fargli vincere una mano che potenzialmente lo avrebbe potuto buttare fuori dal torneo. E dobbiamo sottolinearlo ancora: si trattava di un tavolo con dei giocatori di altissimo livello.

E che ha portato un giocatore conosciuto per il suo essere taciturno e schivo ad averla vinta su uno molto loquace e rumoroso. La tensione attorno al tavolo era così salita in alto che, in pratica, anche i componenti dell’altro tavolo si sono avvicinati a quello di Peters per capire cosa stava succedendo. È certo che questo bluff rimarrà nella storia delle WSOP.

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