Cittadella, il sindaco Bitonci vieta le poker room:”Disastro per i giovani che dilapidano i soldi”

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C’è un paese dell’Italia dove la poker room è vietata, si tratta di Cittadella in provincia di Paova dove il sindaco Bitonci ha ha presentato al Consiglio la sua decisione, motivandola anche con spiegazioni che lasciano comunque allibiti. “La liberalizzazione della normativa sta facendo sorgere numerose sale da gioco di poker sportivo, con slot machine e video poker. Sono circoli privati e quindi possono operare anche 24 ore su 24. Sono un disastro per i nostri giovani, ma anche per molte famiglie con adulti che dilapidano patrimoni, oltre a creare una dipendenza che è una vera e propria patologia. Non vogliamo che almeno a Cittadella ci siano questi circoli per i quali sono state avanzate delle richieste di apertura anche in pieno centro storico. Faccio anche un appello ai privati ai quali le società offrono buoni guadagni, avendo un’ampia disposizione economica, affinché valutino prima di tutto moralmente la proposta. I giochi di questo genere sono una droga”. Se però si dovesse ragionare in tal senso, allora dovrebbero essere banditi tutti i giochi, ad iniziare dal gratta e vinci, al bingo, alle nuove Vlt. Siamo sicuri che una persona si può rovinare giocando un paio di volte alla settimana 30 euro in un torneo di poker sportivo?

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