Confessioni di due campioni: Michele Slama Saad e Mario Adinolfi intervistati da PokerMondiale

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Da sinistra: Michele Slama Saad e Mario Adinolfi

Li abbiamo visti finalisti in questo ultimo Wpt di Venezia 2009, Mario Adinolfi centra un 6° posto in classifica e Michele Slama Saad segue al 5°. E’ la prima volta che due italiani vanno in finale a un evento mondiale e di gran prestigio come il Wpt e soprattutto giocando in casa. Mario Adinolfi è un politico, giornalista e blogger italiano, candidato alla Segreteria Nazionale del Partito Democratico, e gioca a poker per passione e lo fa molto bene. Michele Slama Saad, 26 anni, fa parte del Team della poker room online Nice Hand. La scuola italiana del poker, cresce a livello mondiale. Abbiamo fatto un’intervista doppia ai due campioni, vi renderete conto che in poco tempo, con tenacia e determinazione, sono riusciti a coronare un importante successo nel poker sportivo. Ringraziamo la loro disponibilità nel concederci questa scattante intervista. Buona lettura!

Michele, Mario, iniziamo? Messe le cuffie? Via alle domande!

1- Sei un giocatore di poker professionista?

Mario: Il mio principale lavoro è fare il giornalista, occuparmi di politica e scrivere sul mio blog molto frequentato, la notte gioco a poker, ma non mi sento professionista  in questo.

Michele: Diciamo di si, faccio solo questo, ogni giorno mi alleno a giocare a poker.

2- Come ti sei avvicinato al poker? Da quanto tempo giochi?

Mario: Gioco da circa due anni, mi sono avvicinato per caso e tramite amici.

Michele: I miei amici giocano quasi tutti a poker e così anche io l’anno scorso ho iniziato.

3- Sei sponsorizzato da qualche poker room?

Mario: Come potete notare su ogni torneo live a cui partecipo, non ho loghi addosso e fino ad ora è stata la mia filosofia; mi corteggiano alcune poker room, mai dire mai… Il futuro ancora è tutto da scoprire. Tenetevi pronti alla notizia!

Michele: Faccio parte del Team Pro della poker room online Nice Hand.

4 – Ci sono molte giocatrici di poker belle e seducenti, ti distraggono al tavolo da gioco?

Mario: Agli occhi non si comanda, ovviamente le ho notate, magari per un attimo ti distraggono, ma non perdo la mia concentrazione, sono già innamoratissimo della mia donna.

Michele: Sono quasi tutte molto belle e bisogna stare attenti ad averle al tavolo, il loro modo di giocare è diverso da quello maschile.

5- La donna più bella al tavolo verde? E quella più brava?

Mario: Mi piace molto Vicky Coren sia come bellezza che come bravura, poi ci sono anche Sandra Naujoks e Carla Solinas molto attraenti.

Michele: Non ho una preferita, mi piace molto come gioca Annette Obrestad, è un piccolo genietto femminile.

6- Qual’è la tua giornata standard?

Mario: Mi sveglio presto e ogni giorno conduco il programma televisivo “Finimondo” su Red Tv dalle 10 alle 13. Poi scrivo articoli per il quotidiano Europa e la sera gioco a poker online.

Michele: Mi alzo tardi, vado in palestra e nel pomeriggio fino alla sera gioco a poker online.

7- Meglio giocare live o online?

Mario: Sono due situazioni differenti, ma preferisco giocare live, hai più modo di interagire e studiare l’avversario e soprattutto ti nutri di emozioni uniche.

Michele: Mi piace giocare sia dal vivo che online, ovviamente l’esperienza live ti lascia segni che non dimenticherai mai. Con il gioco online ho la possibilità di giocare in più tavoli nello stesso momento.

8- Quale giocatore ti piace? A quale ti ispiri?

Mario: Dario Minieri, è un amico , un compagno di viaggio, un giocatore molto bravo.

Michele: Dario Minieri è il migliore in assoluto per me, un ottimo giocatore e amico. Però osservo e studio molto anche parecchi campioni mondiali.

9 – Come hai vissuto l’esperienza del Wpt di Venezia 2009?

Mario: Ero tranquillo e concentrato, le persone che mi sono state vicine mi hanno aiutato a mantenere un giusto stato d’animo per giocare. Le emozioni sono state tante e belle.

Michele: Ho affrontato tutto con i piedi per terra, è stato faticoso e per fortuna psicologicamente non sono crollato.

10 – Hai mai pensato di vincere il Wpt di Venezia 2009?

Mario: Ad essere sincero sì, ci ho creduto ma comunque avevo già raggiunto un importante traguardo, ma la finale fa un certo effetto e in alcuni attimi ci credi davvero.

Michele: No, per me ciò che contava era giocare bene, poi certo, poteva capitare che vincessi, ma ho preso tutto con leggerezza e consapevolezza.

11- Come hai passato la notte prima del final table?

Mario: Un pò nervoso e ho avuto accanto persone per me importanti, ho cercato di rilassarmi e pensare il meno possibile.

Michele: Sono uscito con gli amici e ritornato tardi, come faccio sempre, poi la mattina stessa della finale, mi sono alzato e sono andato al Casinò.

12-  Pensi che al Wpt tu sia stato più abile o più fortunato?

Mario: Abile sicuramente, ma più che fortuna io direi che c’è stato anche coraggio.

Michele: Io sono convinto che conta l’abilità e le carte buone che ti vengono al momento giusto. La fortuna bisogna anche crearla.

13- Che emozioni ti ha dato la finale?

Mario: E’ stata un’esperienza unica e importante per continuare un percorso in questo gioco sportivo.

Michele: Non mi sarei mai immaginato una cosa del genere, ma io già un sogno l’ho realizzato con la finale.

14 – Altri successi al poker?

Mario: Questo di Venezia è stato il più importante, poi l’anno scorso ho partecipato anche all’Ept di Barcellona, ma senza risultati positivi.

Michele: A Nova Gorica sono arrivato 4° al torneo da 700 euro, 3° al Main Event da 2.200, 1° all’overall (classifica settimanale) per un totale di  38.000 euro vinti.

15 – Com’è il tuo stile di gioco?

Mario: Aggressive.

Michele: Non ho uno stile di gioco, credo che in ogni momento bisogna essere pronti ad atteggiarsi, prendendo di petto la situazione, e affrontandola in diversi modi.

16 – Sta cambiando la tua vita?

Mario: Continuo a fare ciò che ho sempre fatto, e non è mia intenzione lasciare il giornalismo per il poker. Mi godo i successi però, e analizzo ogni mio percorso, facendo tutto con qualità. Noto che sta crescendo attenzione su di me nel mondo del poker.

Michele: Dal successo di Venezia, iniziano a chiamarmi per interviste, mi fanno complimenti, non è una questione che stia cambiando la mia vita, ma solo che sto conoscendo nuove situazioni.

17 – Progetti futuri e sogni?

Mario: Tutto quello che sto facendo è il mio futuro e un sogno che vivo. Uscirà a breve un mio libro sul poker “La ricerca della costante” pubblicato da Castelvecchi Editore. Andrò a giocare a Las Vegas questa estate.

Michele: Il mio prossimo impegno è partecipare all’evento “Tana delle Tigri” a Nova Gorica, organizzato da Nice Hand, che mi sponsorizza. Poi volerò a giocare a Las Vegas. Voglio continuare a giocare e migliorarmi sempre di più, centrando altri prestigiosi obiettivi.

18 – Cosa consigli a chi vuole iniziare a giocare a poker?

Mario: Il poker è la vita, determinazione e passione. Bisogna crederci molto.

Michele: Disciplina, giocare a piccole dosi, leggere molti libri, documentarsi, studiare i grandi campioni.

Step Finale! Urlo liberatorio!

Mario: A quando la prossima intervista?

Michele: Ci risentiamo?

[Intervista  esclusiva di Luciana Cameli per PokerMondiale]

14 commenti su “Confessioni di due campioni: Michele Slama Saad e Mario Adinolfi intervistati da PokerMondiale”

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