Strategie poker: i diversi tipi di puntate

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Nel Poker Texas Hold’em ogni puntata corrisponde ad un determinato messaggio che vogliamo mandare ai nostri avversari, e questo ovviamente cambia molto a seconda delle carte che abbiamo in mano e del preciso momento del torneo che stiamo affrontando.

Le puntate hanno nomi diversi a seconda del motivo per cui si effettua un bet; tra le più comuni, ricordiamo il Bluff Bet, il Value Bet, il Semi Bluff Bet e il Semi Demi Bluff Bet.

Glossario Poker: il semibluff

semi-bluff

Quando nel poker si parla di semibluff ci si riferisce ad una puntata – sia questa un semplice bet, raise o check-raise – fatta quando mancano ancora carte da girare sul board con una mano che non è attualmente la migliore ma che ha buone possibilità di diventare la best hand, come ad esempio i vari progetti di scala o colore.
A differenza del puro bluff, quando facciamo una puntata in semi-bluff in verità anche se veniamo chiamati dall’avversario abbiamo ancora qualche possibilità di chiudere il nostro progetto, quindi una giocata di questo tipo si rivela spesso molto sensata e proficua e soprattutto puntando eviteremo di regalare free cards a mani magari peggiori della nostra.
Il semi-bluff si rivela estremamente efficace per il suo potente valore di dissimulazione: se ad esempio abbiamo quattro quinti di colore e decidiamo di effettuare una puntata in semi-bluff, quando pescheremo la carta che ci permetterà di chiudere il nostro punto l’avversario potrebbe essere tratto in inganno dalla puntata precedente e quindi spesso ci potrà capitare di vincere un piatto più ricco rispetto alle aspettative.
Da bravi poker players, bisogna però saper valutare quando una puntata in semi-bluff non sia la scelta migliore: se siamo certi che il nostro avversario deciderà di fare call, non è decisamente opportuno puntare sapendo di non avere la mano migliore e sapendo quindi che non ci aggiudicheremo subito il piatto, meglio piuttosto fare check e sperare in una free card che chi aiuti con il progetto.
Quando nel poker si parla di semi-bluff ci si riferisce ad una puntata – sia questa un semplice bet, raise o check-raise – fatta quando mancano ancora carte da girare sul board con una mano che non è attualmente la migliore ma che ha buone possibilità di diventare la best hand, come ad esempio i vari progetti di scala o colore.
A differenza del puro bluff, quando facciamo una puntata in semi-bluff in verità anche se veniamo chiamati dall’avversario abbiamo ancora qualche possibilità di chiudere il nostro progetto, quindi una giocata di questo tipo si rivela spesso molto sensata e proficua e soprattutto puntando eviteremo di regalare free cards a mani magari peggiori della nostra.

Gadgets per il Poker: il Poker Controller per il gioco online

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Glamanti delle interminabili partite a Poker Texas Hold’em online lo sanno: il mouse per giocare non è esattamente il controller più adatto, capita spesso di metterci più tempo del previsto per fare i raise e talvolta di sbagliare cliccando per errore su un pulsante sbagliato dello schermo.
Ecco quindi che per tutti i poker players arriva in aiuto un vero e proprio joypad studiato apposta per il gioco online, con pulsanti dedicati all’azione personalizzabili per ogni esigenza.
Questo joypad si chiama Poker Controller, ha una forma perfettamente ergonomica ed è disponibile in vari modelli, da quelli tradizionali a quelli wireless.
Andiamo a vedere nel dettaglio le caratteristiche di questo gioiellino della tecnologia studiato apposta per i rounders del web:
Pulsante Bet, Check/Call, Fold – Poker Controller ha tre pulsanti dedicati per le principali azioni di gioco, permettendoci di effettuare una chiamata o una puntata premendo un bottone;
Raise-O-Meter – effettuare il giusto raise con il mouse è spesso complicato, può capitare di non riuscire a selezionare l’esatta quantità di fiches desiderata o addirittura di far scadere il tempo: ecco quindi il “rilanciometro”, una rotellina per piazzare i raise con velocità e precisione;
Pulsante Multi-Table – grazie al pulsante per il gioco multi-tavolo, è possibile passare da una schermata di gioco all’altra con un click;
Tilt – se ci capita di dover abbandonare il gioco per alcuni minuti, c’è il pulsante tilt che consente di bloccare tutti i comandi del controller (a prova di bambini!) e riprendere poi la partita semplicemente premendo il bottone una seconda volta.
Niente più mis-click e nervosismi presi davanti al monitor per una mano di poker persa a causa dei capricci del mouse… ora, se perderemo una partita online, almeno non sarà per colpa del computer.

Gli amanti delle interminabili partite a Poker Texas Hold’em online lo sanno: il mouse per giocare non è esattamente il controller più adatto, capita spesso di metterci più tempo del previsto per fare i raise e talvolta di sbagliare cliccando per errore su un pulsante sbagliato dello schermo.

Ecco quindi che per tutti i poker players arriva in aiuto un vero e proprio joypad studiato apposta per il gioco online, con pulsanti dedicati all’azione personalizzabili per ogni esigenza.

Questo joypad si chiama Poker Controller, ha una forma perfettamente ergonomica ed è disponibile in vari modelli, da quelli tradizionali a quelli wireless.

Decisioni al tavolo da poker: quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare

Raise

Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare (John Belushi in Animal House)

C’è chi è convinto che andare sempre in All In sia una strategia di forza e dominazione nei confronti dell’avversario. C’è chi è convinto che un continuo Raise, anche quando si preferirebbe il Check, sia una sorta di manipolazione vincente. C’è chi è convinto che gioca “aggressivo” perchè va di moda dirlo, anche se ha il timore pure di fare “Call”. Sembra figo essere snob al tavolo da gioco, e vantarsi di situazioni è un pregio scandito in difetto. Andiamo nel dettaglio di questa introduzione filosofica.

Week Hands: Call per lo Split Pot

Analizziamo questa settimana una simpatica mano, con un pot molto piccolo, ma che dimostra come da una parte il coraggio debba venire premiato e dall’altra come una puntata poco convinta non serva assolutamente a niente. Sul tavolo solo 2 players, miedomedoy e Doyle Brunson (o comunque la sua cyber-controfigura). Dal modo di giocare comunque direi che è la possibilità tra parentesi.

Si parte con J4 in mano per il nostro Doyle che al Flop si vede recapitare A-K-7. Doppio Check al flop e con nessun rialzo nemmeno in fase pre-flop si comprende come anche in mano al nostro giocatore le cose non vadano proprio bene. La scelta di entrare in gioco con J-4 per quanto possa essere favorevole a questo punto è in realtà molto sbagliata. Sarebbe bastato un minimo bet da parte dell’avversario per mandarci fuori.

Scende A al turn ancora Check-Check e quindi Qq. Con nessuna possibilità di colore avviene il bet di miedomedoy, praticamente invisibile, 20 chips a fronte di un BB di 20. Call di Brunson che scopre le carte: J-4 Brunson, J-3 miedomedoy. Split pot con 4/5 delle carte sul tavolo utilizzate. Sarebbe bastato un bet elevato per bluffare sul secondo asso sceso, oppure semplicemente un piccolo bet al flop per farci scappare. Così non è stato e abbiamo portato a casa le nostre 40 chips giocate. Ecco a voi il filmato di questo istruttivo Call per lo Split Pot.