Glossario del Poker: limpare

limpareIl Poker (in particolar modo il Texas Hold’em) è pieno zeppo di vocaboli inglesi “italianizzati”: pensate a quante volte anche voi avete pronunciato checkare, foldare, callare.

Alcuni di questi termini, però, sono un po’ meno usati e per questo quando li sentiamo pronunciare non ci è ben chiaro a cosa corrispondono, uno di questi è proprio limpare.

Glossario Poker: il semibluff

semi-bluff

Quando nel poker si parla di semibluff ci si riferisce ad una puntata – sia questa un semplice bet, raise o check-raise – fatta quando mancano ancora carte da girare sul board con una mano che non è attualmente la migliore ma che ha buone possibilità di diventare la best hand, come ad esempio i vari progetti di scala o colore.
A differenza del puro bluff, quando facciamo una puntata in semi-bluff in verità anche se veniamo chiamati dall’avversario abbiamo ancora qualche possibilità di chiudere il nostro progetto, quindi una giocata di questo tipo si rivela spesso molto sensata e proficua e soprattutto puntando eviteremo di regalare free cards a mani magari peggiori della nostra.
Il semi-bluff si rivela estremamente efficace per il suo potente valore di dissimulazione: se ad esempio abbiamo quattro quinti di colore e decidiamo di effettuare una puntata in semi-bluff, quando pescheremo la carta che ci permetterà di chiudere il nostro punto l’avversario potrebbe essere tratto in inganno dalla puntata precedente e quindi spesso ci potrà capitare di vincere un piatto più ricco rispetto alle aspettative.
Da bravi poker players, bisogna però saper valutare quando una puntata in semi-bluff non sia la scelta migliore: se siamo certi che il nostro avversario deciderà di fare call, non è decisamente opportuno puntare sapendo di non avere la mano migliore e sapendo quindi che non ci aggiudicheremo subito il piatto, meglio piuttosto fare check e sperare in una free card che chi aiuti con il progetto.
Quando nel poker si parla di semi-bluff ci si riferisce ad una puntata – sia questa un semplice bet, raise o check-raise – fatta quando mancano ancora carte da girare sul board con una mano che non è attualmente la migliore ma che ha buone possibilità di diventare la best hand, come ad esempio i vari progetti di scala o colore.
A differenza del puro bluff, quando facciamo una puntata in semi-bluff in verità anche se veniamo chiamati dall’avversario abbiamo ancora qualche possibilità di chiudere il nostro progetto, quindi una giocata di questo tipo si rivela spesso molto sensata e proficua e soprattutto puntando eviteremo di regalare free cards a mani magari peggiori della nostra.

Gadgets per il Poker: il Poker Controller per il gioco online

pokercontroller

Glamanti delle interminabili partite a Poker Texas Hold’em online lo sanno: il mouse per giocare non è esattamente il controller più adatto, capita spesso di metterci più tempo del previsto per fare i raise e talvolta di sbagliare cliccando per errore su un pulsante sbagliato dello schermo.
Ecco quindi che per tutti i poker players arriva in aiuto un vero e proprio joypad studiato apposta per il gioco online, con pulsanti dedicati all’azione personalizzabili per ogni esigenza.
Questo joypad si chiama Poker Controller, ha una forma perfettamente ergonomica ed è disponibile in vari modelli, da quelli tradizionali a quelli wireless.
Andiamo a vedere nel dettaglio le caratteristiche di questo gioiellino della tecnologia studiato apposta per i rounders del web:
Pulsante Bet, Check/Call, Fold – Poker Controller ha tre pulsanti dedicati per le principali azioni di gioco, permettendoci di effettuare una chiamata o una puntata premendo un bottone;
Raise-O-Meter – effettuare il giusto raise con il mouse è spesso complicato, può capitare di non riuscire a selezionare l’esatta quantità di fiches desiderata o addirittura di far scadere il tempo: ecco quindi il “rilanciometro”, una rotellina per piazzare i raise con velocità e precisione;
Pulsante Multi-Table – grazie al pulsante per il gioco multi-tavolo, è possibile passare da una schermata di gioco all’altra con un click;
Tilt – se ci capita di dover abbandonare il gioco per alcuni minuti, c’è il pulsante tilt che consente di bloccare tutti i comandi del controller (a prova di bambini!) e riprendere poi la partita semplicemente premendo il bottone una seconda volta.
Niente più mis-click e nervosismi presi davanti al monitor per una mano di poker persa a causa dei capricci del mouse… ora, se perderemo una partita online, almeno non sarà per colpa del computer.

Gli amanti delle interminabili partite a Poker Texas Hold’em online lo sanno: il mouse per giocare non è esattamente il controller più adatto, capita spesso di metterci più tempo del previsto per fare i raise e talvolta di sbagliare cliccando per errore su un pulsante sbagliato dello schermo.

Ecco quindi che per tutti i poker players arriva in aiuto un vero e proprio joypad studiato apposta per il gioco online, con pulsanti dedicati all’azione personalizzabili per ogni esigenza.

Questo joypad si chiama Poker Controller, ha una forma perfettamente ergonomica ed è disponibile in vari modelli, da quelli tradizionali a quelli wireless.

Decisioni al tavolo da poker: quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare

Raise

Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare (John Belushi in Animal House)

C’è chi è convinto che andare sempre in All In sia una strategia di forza e dominazione nei confronti dell’avversario. C’è chi è convinto che un continuo Raise, anche quando si preferirebbe il Check, sia una sorta di manipolazione vincente. C’è chi è convinto che gioca “aggressivo” perchè va di moda dirlo, anche se ha il timore pure di fare “Call”. Sembra figo essere snob al tavolo da gioco, e vantarsi di situazioni è un pregio scandito in difetto. Andiamo nel dettaglio di questa introduzione filosofica.

Week Hands: Call per lo Split Pot

Analizziamo questa settimana una simpatica mano, con un pot molto piccolo, ma che dimostra come da una parte il coraggio debba venire premiato e dall’altra come una puntata poco convinta non serva assolutamente a niente. Sul tavolo solo 2 players, miedomedoy e Doyle Brunson (o comunque la sua cyber-controfigura). Dal modo di giocare comunque direi che è la possibilità tra parentesi.

Si parte con J4 in mano per il nostro Doyle che al Flop si vede recapitare A-K-7. Doppio Check al flop e con nessun rialzo nemmeno in fase pre-flop si comprende come anche in mano al nostro giocatore le cose non vadano proprio bene. La scelta di entrare in gioco con J-4 per quanto possa essere favorevole a questo punto è in realtà molto sbagliata. Sarebbe bastato un minimo bet da parte dell’avversario per mandarci fuori.

Scende A al turn ancora Check-Check e quindi Qq. Con nessuna possibilità di colore avviene il bet di miedomedoy, praticamente invisibile, 20 chips a fronte di un BB di 20. Call di Brunson che scopre le carte: J-4 Brunson, J-3 miedomedoy. Split pot con 4/5 delle carte sul tavolo utilizzate. Sarebbe bastato un bet elevato per bluffare sul secondo asso sceso, oppure semplicemente un piccolo bet al flop per farci scappare. Così non è stato e abbiamo portato a casa le nostre 40 chips giocate. Ecco a voi il filmato di questo istruttivo Call per lo Split Pot.

Glossario Poker: Check-Raise

Giocare ad un tavolo di Texas Hold’Em significa innanzitutto essere in grado di avere una forte personalità, ma ancora di più esprimerla sul tavolo stesso con giocate che meglio possano raffigurare il nostro status di giocatore all’interno delle diverse hand. Un check, un call o una puntata astraggono il loro significato materiale di semplice giocata.

Una di queste astrazioni è proprio il Check-Raise, letteralmente andare check al flop o al turn e, sul rialzo dell’avversario, andare Raise. Una tecnica particolare che è indice di un buon punto in mano e che ha l’obiettivo di sbilanciare le strategie del nostro opponent.

Infatti il giocatore che si trova contro di noi e destinato a sfidarci se sul nostro check poteva supporre di possedere una mano superiore alla nostra, sul nostro rialzo dovrà ricredersi e quindi riprogettare completamente la sua hand. Ovviamente è consigliabile andare Check-Raise solo se si posseggono carte forti altrimenti si rischia solo di aumentare il bankroll dell’avversario.