Glossario Poker – carte comuni, carte personali e carta più alta

Vogliamo dedicare un po’ di spazio al glossario e lo facciamo attingendo alla risorsa online di Pokernews che ci consente di partire comodamente dagli strumenti essenziali del poker: le carte. Ecco i termini più diffusi con i quali approcciarsi a questo gioco. 

Glossario Poker: Flop

Nel Texas Hold’em, il momento in cui il Dealer gira le 3 carte comuni sul tavolo, si chiama Flop. Adottare la giusta strategia di gioco nel Flop, è di fondamentale importanza per continuare a giocare la partita, o si migliora o si lascia. Dopo aver visto le carte del Flop, occorre capire bene le potenzialità delle carte che si hanno in mano, in relazione alle possibili carte comuni che sono sul tavolo, valutando la probabilità di vincita e tenendo conto dell’ammontare del proprio budget di chips e della gestione del Bankroll.

Glossario Poker: Slow Play

Non esistono solo dei bluff atti a sopravvalutare l’effettivo potenziale di
una propria mano
, magari non effettivamente fortissima. Esistono anche, infatti, delle tattiche di gioco che si evolvono in maniera inversa, ovvero facendo credere agli avversari di avere in mano una coppia di carte discrete, ma non troppo forti. Questa metodologia di gioco si chiama Slow Play.

Lo Slow Play si attua sostanzialmente al fine di poter tenere in gioco il maggior numero di giocatori possibili nella mano, con il rischio ovviamente di permettere agli avversari di pescare la carta che potrebbe farli vincere, ma di contro potrebbe anche permettere a noi di guadagnare parecchie chips senza che gli altri se ne riescano ad accorgere.

Il giocare passivo, traduzione maccheronica di Slow Play, è quindi un’arma a doppio taglio da utilizzare con molta parsimonia e senza troppe esagerazioni. Il consiglio è utilizzare lo slow play solo con coppie di carte particolarmente forti e con la quasi certezza di vincere. Per fare Slow Play è sufficiente vedere le puntate degli avversari attuando così una manovra di semi-bluff.

Glossario Poker: Burned Cards

So che la critica che potreste muovermi potrebbe essere: “Ma non potevi dire il nome in italiano Carte Bruciate?”. E’vero spesso anche noi italiani ci facciamo troppo anglofoni riprendendo tanti termini che alla lunga potremmo facilmente identificare con la lingua italiana. Il fatto è che il Texas Hold’Em è uno sport nato negli Stati Uniti e come tale bisogna imparare tutti i termini inglesi che lo riguardano.

Le Burned, o burned cards, sono le carte che vengono bruciate prima di ogni round, quindi prima del flop, del turn e del river. Lo scopo di questa mossa è solamente dovuta al fatto che venga eliminata qualsiasi possibilità riguardante un ipotetico rischio di truffa magari dovuto a delle carte segnate.

Le Burned Cards sono carte che, quindi, all’interno della hand non verranno mai giocate, sacrificate per l’onesta della mano. Comunque al momento del mescolamento delle carte anche le burned cards vengono reimmesse nel mazzo così da potere finire nelle starting hand della mano successiva.

Glossario Poker: Scala Bilaterale

Ogni rounder che si rispetti ha le proprie mani preferite, ovvero quelle mani che nonostante non siano fortissime come starting hand, si sente che emanano quell’energia che ci costringono a contare su di loro. Qualcuno adora le coppie di figure (e chi non lo farebbe), altri ancora adorano tutte le coppie con asso, quelle che invece a me piacciono particolarmente sono le legate tipo 10-9 o 9-8.

Adoro giocare questo particolare tipo di mano in quanto ritengo che siano molto forti. Permettono infatti di avere una mano medio forte, specie se poi sono suited, e con un flop favorevole possono permettere di finire in una situazione di Open Ended, ovvero di Scala Bilaterale.

La scala bilaterale, o bilatera, è quella “proposta” di scala o per dirla in maniera più matematica, i 4/5 a scala, costituita dalle carte centrali della scala stessa. Immaginiamo la magica, per me, 10-9 e un flop con 8-5-J, ci troveremmo in una situazione di scala bilaterale con J-10-9-8 e con due carte a scendere (turn e river) abbiamo 8 carte possibili per chiudere il punto.

Glossario Poker: Marker

Maggior tempo si passa davanti al tavolo da poker, reale in questo caso, più si scopre che ogni minimo oggetto, azione, comportamento anche solo minimamente percettibile ha un nome. Nulla viene lasciato al caso o all’interpretazione, tutto viene come catalogato. Una scelta assolutamente corretta se si pensa che il Texas Hold’Em è uno sport giocato da persone di diverse nazionalità e un linguaggio comune risulta, alla lunga, necessario e molto utile.

Una delle azioni che risultano quasi naturali a molti giocatori del tavolo verde è quella di, una volta deciso di andare a vedere il piatto o di rilanciare, piazzare sulla starting hand, naturalmente coperta, un oggetto, spesso e volentieri una o più chip. Questo oggetto viene chiamato usualmente Marker.

Conosciuto anche come Card Cap, anche se nelle partite che ho visto lo hanno sempre chiamato Marker, ha il significato di indicare ai nostri avversari che siamo in gioco e che intendiamo andare a vedere le prossime community cards. Con la speranza, ovviamente, che ci favoriscano e ci permettano di portare a casa il piatto.

Glossario Poker: Away from Table (Aft)

Con la venuta del poker nel mondo di Internet e affini era naturale supporre che, con il passare del tempo, alcune abbreviazioni particolarmente utilizzate all’interno dei videogiochi, specie quelli che si utilizzano connettendosi ad un server comune online, oppure all’interno delle chat, venissero utilizzate anche nelle piattaforme di gioco.

Cosi le stesse piattaforme, nei loro software, permettono oltre a delle chat con le quali è possibile commentare le eventuali mani, anche definire il proprio stato con dei semplici click che permettono all’utente di allontanarsi dal computer, programmando però il proprio comportamento. Questa opzione si chiama Away From Table, ovvero allontanato dal tavolo.

L’aft (abbreviazione di Away From Table appunto) consiste nel continuare a giocare la partita con la differenza che però tutte le mani del giocatore vengono foldate e nel momento in cui passeranno Big Blind e Small Blind questi verranno comunque giocati (solo la puntata iniziale) e nel caso migliore checkati. Ovviamente se si vuole vincere in un torneo è abbastanza sconsigliato allontanarsi dal tavolo per più di pochissimi minuti.

Glossario Poker: Turbo

Con l’avvento del Texas Hold’Em tramite molte piattaforme online, i vari giocatori hanno la possibilità di cimentarsi in tipologie di torneo che, altrimenti, difficilmente avrebbero potuto conoscere e sperimentare. Una di queste è la tipologia Turbo.

Ogni torneo infatti ha una propria struttura base, uguale per tutti sostanzialmente, dove solitamente ogni 10 minuti avviene un aumento dei bui e dei controbui. Questa è la forma base alla quale possono poi essere assegnate particolari caratteristiche che ne definiranno in maniera più specifica, la variante.

Il Turbo è appunto una di queste varianti. Infatti i tornei di tipo Turbo differiscono per quelli standard per il fatto che la tempistica con cui vengono aumentati il buio e il controbuio è inferiore rispetto a quella dei tornei di tipo classico (solitamente avviene un rialzo ogni 5 minuti anziché 10). Esiste anche una variante ancora più veloce (rialzi ogni 2 minuti) del torneo Turbo denominata Super Turbo.

Glossario Poker: Scramble

Stavo guardando ieri una tappa dell’EPT di qualche tempo fa, e in un momento di riflessione personale mi sono soffermato su una delle posizioni più importanti del Texas Hold’Em, ma forse anche quella meno considerata dai giocatori: ovvero quella del dealer. Non tanto il dealer nominale, quello indicato dal button, quanto quella del dealer effettivo, colui che permette ai giocatori di ricevere le carte e che gestisce, materialmente, le varie fasi di gioco.

Cosi preso da curiosità sono andato a vedere un po’ qualche particolare in più rispetto alla figura di questo personaggio che ormai è sia maschile che femminile e su come si chiamano le varie attività che svolgono durante la partita. Proprio grazie a questa curiosità mi sono imbattuto nello scramble.

Lo scramble, o wash, è ciò che noi italiani chiamiamo “mischiare le carte”, sostanzialmente è l’azione che il dealer svolge al termine di ogni mano spargendo tutte le carte sul table e mescolandole in maniera pressoché casuale. Una piccolezza, magari, questo scramble, ma che permette, ad ogni hand, di ricevere in mano sempre due starting hands differenti, con la speranza di prendere un bell’American Airlines.

Glossario Poker: Board

Sapere giocare a poker non significa solamente essere capaci di comprendere come le carte agiscono e si muovono a seconda della hand che stiamo giocando, essere dei buoni giocatori di Texas Hold’Em, specie se vorremmo divenire dei pro un giorno, comporta anche la conoscenza dei termini specifici del gioco. Essendo il gioco una variante americana, i termini sono tutti in lingua inglese, per cui potete provare ad affrontare il Texas Hold’Em anche come un buon esercizio per la vostra lingua straniera (i ragazzi possono utilizzarlo come scusa verso le mamme).

Torniamo a noi e al termine di oggi ovvero il Board. Questo termine si riferisce alla parte centrale del tavolo, ovvero quella parte dove vengono depositate le cosiddette Community Cards, le cinque carte che ogni giocatore può combinare con le sue due personali per la realizzazione del punto.

Il Board è quindi il letto su cui si depositeranno Flop, Turn e River le cui carte possono anche essere definite come Board Cards ovvero carte Board.

Glossario Poker: Freezeout

Quando parteciperete ad un qualsiasi torneo di Texas Hold’Em noterete come, nel nome dello stesso, si trovino tutte le informazioni necessarie da sapere riguardo la competizione e le modalità di iscrizione. Spesso capita di leggere di tornei con la tipologia di freezeout e, non lo nego, la prima volta che l’ho letto rimasi basito.

Li per li mi scervellavo e cercavo di comprendere che diavolo fosse questa metodologia. Il Freezeout non è nient’altro che un classico torneo di Texas Hold’Em dove però, in caso di perdita di tutte le chips, non sarà possibile rientrare in gara sfruttando dei re-buy o degli add-on.

Sostanzialmente potremmo definirlo come un torneo ad eliminazione. La dicitura freezeout ha preso piede per distinguere questi tornei da quelli dove un giocatore, seppur eliminato, può rientrare in gioco ripagando una quota di re-immissione, quasi fosse una penale per essere stato eliminato dal tavolo precedentemente.