Strategie poker: la psicologia del freeroll

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I freeroll un tempo venivano considerati dai poker players come dei tornei di poco valore, ma ultimamente le poker rooms offrono sempre più eventi a buy-in zero con in palio consistenti premi in denaro o addirittura qualificazioni ad eventi live ed online di grande prestigio.
Nello specifico potremmo dire che giocare in un freeroll a volte è davvero complicato, in quanto molti rounders, partendo dal presupposto che non hanno pagato nulla per giocare, tendono a fare call e raise a dir poco sconsiderati ed all-in selvaggi che rovinano la partita a chi invece prende il torneo sul serio per non precludersi la possibilità di arrivare a premio.
Come riuscire quindi ad affrontare con il giusto approccio i freeroll?
Durante i primi livelli di blinds, nonostante i bui siano generalmente bassi, assistiamo a diversi all-in preflop, spesso con mani marginali o fortemente discutibili, cosa che in un normale torneo o Sit&Go solitamente non avviene. Con l’aumento dei blinds, c’è comunque la maggioranza di poker players che giocano loose chiamando con qualsiasi mano e lasciando spesso alle proprie spalle una scia di player out vittime di bad beats.
Tutto ciò, all’apparenza folle, potrebbe per noi rappresentare un grosso vantaggio: infatti basta che ci ricordiamo che al tavolo c’è sempre qualcuno che chiama e agire di conseguenza, limitando i bluff (nei freeroll raramente vanno a buon fine) e giocando chiusi e aggressivi quanto basta.
Teniamo poi sempre presente quella legge statistica tanto cara ai rounders, quella della varianza: magari in un freeroll potremo uscire per mano di qualcuno più forrtunato e a causa di un call incosciente, ma sul lungo termine – se siamo dei bravi giocatori – i risultati non tarderanno a farsi vedere.
I freeroll un tempo venivano considerati dai poker players come dei tornei di poco valore, ma ultimamente le poker rooms offrono sempre più eventi a buy-in zero con in palio consistenti premi in denaro o addirittura qualificazioni ad eventi live ed online di grande prestigio.
 
Nello specifico potremmo dire che giocare in un freeroll a volte è davvero complicato, in quanto molti rounders, partendo dal presupposto che non hanno pagato nulla per giocare, tendono a fare call e raise a dir poco sconsiderati ed all-in selvaggi che rovinano la partita a chi invece prende il torneo sul serio per non precludersi la possibilità di arrivare a premio. 

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Mercato dei giochi: 4,1 miliardi raccolti a giugno

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Tra gli italiani sale la febbre del gioco: inarrestabile, in barba a tutte le voci che parlano di crisi, il popolo del Bel Paese ama il gambling e dimostra sempre più passione verso i giochi classici e gli skill games.
È per la precisione 4.114 milioni di euro la cifra che è stata spesa dagli italiani nel mese di giugno: come al solito, gli apparecchi da intrattenimento (le varie slot machines e i videopoker) hanno la meglio su tutti gli altri giochi, con 1.994 milioni di euro, quasi il 50% del totale; seguono lotterie, Lotto e Super Enalotto, con una raccolta che corrisponde ad oltre il 35% e le scommesse sportive con 197 milioni di euro (il 4,79%).
Ciò che però interessa a noi poker players è la leggera inflessione del mercato del poker online: infatti, dopo nove mesi con il segno più, a giugno c’è stata una piccola battuta d’arresto (-4,9%), probabilmente dovuta al proliferare di tornei live sotto le stelle che d’estate si svolgono in tutta l’Italia. La raccolta corrisponde comunque a ben 188,5 milioni di euro, confermando la passione per le carte e gli skill games.
Secondo i sondaggi svolti negli scorsi mesi volti a spiegare il successo del poker online, ciò che gli italiani amano di più è proprio la componente di abilità che può far volgere una partita a proprio favore nonostante la sorte avversa e quando le carte non ci sono amiche.
A differenza dei vari giochi come le slot machines, infatti, il poker richiede studio costante, comprende componenti di psicologia, matematica, statistica ed è un gioco in cui il player è coinvolto attivamente e non è uno spettatore passivo dei capricci della fortuna.
Ecco quindi perchè il poker è a tutti gli effetti uno sport e ci piace ed appassiona così tanto, l’azzardo e la fortuna in fondo sono solamente due piccoli tasselli di quell’immenso puzzle che è il mondo del poker.

Tra gli italiani sale la febbre del gioco: inarrestabile, in barba a tutte le voci che parlano di crisi, il popolo del Bel Paese ama il gambling e dimostra sempre più passione verso i giochi classici e gli skill games.

È per la precisione 4.114 milioni di euro la cifra che è stata spesa dagli italiani nel mese di giugno: come al solito, gli apparecchi da intrattenimento (le varie slot machines e i videopoker) hanno la meglio su tutti gli altri giochi, con 1.994 milioni di euro, quasi il 50% del totale; seguono lotterie, Lotto e Super Enalotto, con una raccolta che corrisponde ad oltre il 35% e le scommesse sportive con 197 milioni di euro (il 4,79%).

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Orgasmo da Poker, psicologia del gioco

Avete letto bene, “orgasmo” nel vero senso della parola, cioè una reazione molto forte a uno stato di eccitazione, che porta la nostra mente all’apice delle sensazioni, ritornando poi, in uno stato di calma. Cosa vuol dire questo? Avete mai pensato da dove nasce il vostro entusiasmo e eccitazione? Se una cosa o una persona vi appassiona e vi piace, la vostra mente e il vostro corpo, partecipa in modo attivo al vostro stato, che vi rende deliranti perchè state vivendo un momento di particolare stupore e appagazione. L’agitazione fa parte dell’emozione che si sente in queste situazioni, e nel gioco avviene esattamente la stessa cosa che può capitare in un rapporto sessuale. Il Poker ha bisogno anche della vostra anima, non è solo abilità, metodo e strategie, ma è anche lasciarsi andare e amare ciò che si sta facendo. Ogni azione di noi essere umani parte dall’impegno e volontà psicologica, è qui il fulcro portante di successi o insuccessi.

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