Strategie Poker: quando utilizzare lo Slow Play

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Se il bluff è una delle componenti fondamentali del Poker, lo Slow Play rappresenta certamente una delle tecniche più efficaci per riuscire a realizzare i massimi profitti quando siamo certi di avere una mano molto forte.

“Slow playing” significa “giocare lentamente”, e quindi gestire la propria mano puntando poco o limitandosi a chiamare i bet degli altri poker players per riuscire a dare l’impressione di non avere un punto molto forte ma che in realtà noi sappiamo bene avere numerose chances di vittoria.

Glossario Poker: Slow Play

Non esistono solo dei bluff atti a sopravvalutare l’effettivo potenziale di
una propria mano
, magari non effettivamente fortissima. Esistono anche, infatti, delle tattiche di gioco che si evolvono in maniera inversa, ovvero facendo credere agli avversari di avere in mano una coppia di carte discrete, ma non troppo forti. Questa metodologia di gioco si chiama Slow Play.

Lo Slow Play si attua sostanzialmente al fine di poter tenere in gioco il maggior numero di giocatori possibili nella mano, con il rischio ovviamente di permettere agli avversari di pescare la carta che potrebbe farli vincere, ma di contro potrebbe anche permettere a noi di guadagnare parecchie chips senza che gli altri se ne riescano ad accorgere.

Il giocare passivo, traduzione maccheronica di Slow Play, è quindi un’arma a doppio taglio da utilizzare con molta parsimonia e senza troppe esagerazioni. Il consiglio è utilizzare lo slow play solo con coppie di carte particolarmente forti e con la quasi certezza di vincere. Per fare Slow Play è sufficiente vedere le puntate degli avversari attuando così una manovra di semi-bluff.

Lo slow play a inizio torneo

Il modo migliore di affinare una propria strategia di gioco durante i tornei o durante dei semplici sit&go è uno degli elementi fondamentali per un rounder che si rispetti, che va al pari del tenersi sempre aggiornato o comunque del leggere sempre e imparare di continuo sia dai propri errori sia da quelli dei propri avversari. Si comprende quanto possa essere fondamentale giocare bene l’inizio di un torneo, che spesso e volentieri potrebbe anche risultare decisivo sul proseguire dello stesso.