Poker online: con “Piece of Ivey” su Full Tilt si vincono quote di Phil Ivey

piece-of-iveyDopo mesi di attesa, si avvicina il fatidico momento del tavolo finale del World Series of Poker 2009: i November Nine sono pronti per offrirci spettacolo e farsi strada con ogni tattica possibile verso quel primo premio che non significa solo un bottino di oltre 8 milioni di dollari, ma anche – e soprattutto – il titolo di campione del mondo, e il braccialetto in platino che rappresenta il frutto proibito di tutti i poker players.

Ricordiamo che seduto a quel prestigioso tavolo troveremo anche quel grandissimo campione mondiale di nome Phil Ivey, pro del Team di Full Tilt, che da agosto si prepara all’evento per riuscire a conquistare l’ennesimo bracciale WSOP.

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Christian Vieri, dal calcio al Poker

vieri-pokerÈ proprio vero che la passione dilagante del Poker sta contagiando tutti: stelle provenienti da ogni campo – sportivo, televisivo e del cinema – si stanno lanciando in nuove avventure a base di carte e chips.

Così, tra i newbie del tanto amato Poker sportivo, troviamo il nome dell’ex calciatore Christian Vieri, che ha deciso di tentare la strada dei tavoli verdi dopo anni spesi sui campi da calcio.

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Il Main Event WSOP in onda su ESPN

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È iniziata ieri sera su ESPN, un’emittente televisiva statunitense, la trasmissione del Main Event dell’edizione 2009 del World Series of Poker.

La puntata di partenza prevedeva la messa in onda del Day 1A e del Day 1B, certamente non i più entusiasmanti in termini di affluenza di poker players e di giocatori celebri sui tavoli verdi, ma il poker in tv è ormai un successo consolidato e inchioda davanti al piccolo schermo un gran numero di appassionati.

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Poker Mondiale: campioni e dilettanti a confronto

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Nella foto sopra, vedete un serio e agguerrito Joe Hachem, giocatore di poker professionista della PokerStars, vincitore di un braccialetto WSOP nel 2005 e numerosi piazzamenti a premio in vari eventi WPT. Hachem quest’anno ha sparato a zero sugli “idioti del Poker”, riferendosi ai numerosi giocatori che da qualche partitella online vinta con molta fortuna, arrivano ai tornei live, WSOP compreso, con atteggiamenti da sbruffoni e fighi, mancando di rispetto anche a chi ha anni di esperienza e risulta un vero campione mondiale, con tanto di successi ottenuti, appunto. Ora ci chiediamo, da dove viene tutto questo sfogo? Hachem forse è l’unico che ha parlato ma sicuramente non è l’unico a pensarlo.

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Russia: ora il poker non è più uno sport ma azzardo puro

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Mentre il mondo è ancora in visibilio per le recenti World Series of Poker, i poker players russi si sono visti etichettare dal governo locale come gamblers e non più come sportivi. Questa manovra legale porterà alla chiusura dei poker club del Paese, ma la cosa che al momento più preoccupa i rounders locali è il probabile stop dell’attesissima tappa moscovita dell’European Poker Tour.
Dal 20 luglio è infatti attiva un’ordinanza emessa dal ministero russo dello sport che rimuove il poker dalla lista degli sport riconosciuti; questo significa che chi verrà sorpreso a partecipare ad una manifestazione di poker al di fuori delle zone aperte al gioco d’azzardo nel territorio russo sarà passibile di reato.
Il PokerStars Europen Poker Tour rischia quindi ora di perdere la sua tappa di apertura a Mosca, prevista dal 17 al 23 Agosto, e i dubbi si fanno ancora più forti dal momento che nessun addetto alla stampa dell’EPT o di PokerStars ha rilasciato dichiarazioni in merito alla notizia, tenendo il mondo pokeristico col fiato sospeso.
Dal lato sportivo questa notizia desta un forte rammarico in tutti gli amanti delle carte, se non altro perchè negli ultimi tempi la Russia stava sfornando numerosi talenti e campioni che mantenevano vivo lo spirito agonistico sui tavoli: ricordiamo 
il final table al WSOP 2007 di Alex Kravchenko, la conquista del tavolo finale nel 2008 al Main Event delle World Series of Poker di Las Vegas e Londra e la recente vittoria del braccialetto da parte di Vitaly Lunkin nel torneo $40.000 No Limit Hold’em, soltanto per citarne alcuni.

Mentre il mondo è ancora in visibilio per le recenti World Series of Poker, i poker players russi si sono visti etichettare dal governo locale come gamblers e non più come sportivi. Questa manovra legale porterà alla chiusura dei poker club del Paese, ma la cosa che al momento più preoccupa i rounders locali è il probabile stop dell’attesissima tappa moscovita dell’European Poker Tour.

Dal 20 luglio è infatti attiva un’ordinanza emessa dal ministero russo dello sport che rimuove il poker dalla lista degli sport riconosciuti; questo significa che chi verrà sorpreso a partecipare ad una manifestazione di poker al di fuori delle zone aperte al gioco d’azzardo nel territorio russo sarà passibile di reato.

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Il valore di Phil Ivey

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Quanto vale Phil Ivey? Ve lo siete mai chiesti? Le sue provocazioni, il suo modo di giocare, i suoi successi, sono stati protagonisti del World Series of Poker 2009 di Las Vegas. Phil è nel November Nine, e punta a un altro trionfo. E’ considerato uno dei giocatori di poker più forti al mondo, Mister “Ice Man”, sfida tutti e nonostante sia penultimo in chips, nella classifica dell’evento finale del Main Event, vuole entrare nella storia, come il miglior giocatore di poker mondiale in assoluto.

Determinazione, freddezza, sicurezza e ambizione, dominano Phil Ivey (in foto) nel suo percorso sportivo. I bookmakers esteri sono in trepidazione per questo fenomeno di giocatore, che ha già fatto vincere parecchi scommettitori che hanno puntato su di lui come protagonista certo del November Nine. Ora sono molte le scommesse che lo vogliono come vincitore, e in caso di responso positivo, saranno sborsati altrettanti soldi.

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WSOP 2009: Leo Margets miglior donna del Main Event

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Leo Margets (in foto) è stata l’ultima donna a essere eliminata al Main Event del World Series of Poker 2009 di Las Vegas. Arrivata al 27emo posto, Leo ottiene la cifra di 352.832 dollari e la coppa “The Last Woman Standing Cup”, attribuita ogni anno alla miglior giocatrice donna dell’evento. Ma la storia di Leo ha dell’incredibile, la giocatrice semi-professionista è dipendente della poker room online 888.com e trovandosi nella Sin City, si sente positiva nell’affrontare il Main Event, proponendo così la sua decisione alla sua azienda che le paga anche il buy-in di ingresso.

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Libri del Poker: “Play poker like the Pros” di Phil Hellmuth

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Il nome di Phil Hellmuth Jr. risveglia immediatamente il rispetto di tutti i poker players: ci vuole davvero tanta bravura per riuscire a portare a casa undici vittorie al World Series of Poker.
Nel 2003, forse per il desiderio di tramandare ai rounders di tutto il mondo il suo sapere, questo fuoriclasse dei tavoli verdi ha deciso di pubblicare un libro, “Play poker like the Pros” in cui prova ad insegnarci le tecniche per diventare dei bravi giocatori di poker. Immediatamente il libro ha stabilito un record di vendite tra tutti gli amanti del settore… scatenando però una serie di critiche – a volte molto aspre – sia per lo stile di scrittura che per i consigli in sè.
Snocciolando con una precisione chirurgica i dettagli di tante possibili mani e conseguenti azioni, Phil Hellmuth analizza non soltanto il gioco live ma anche le caratteristiche del poker online. Fa da cornice al tutto un glossario ben sviluppato e a tratti anche divertente.
Nel libro sono contemplate diverse varianti del poker, inclusi il più famoso Texas Hold’em, l’Omaha ma anche il Seven-Card Stud e il Razz. Partendo dalle regole di base in modo da favorire l’approccio anche ai newbie, Hellmuth spiega poi le strategie più avanzate con un focus particolare sull’importanza dei raise e del bluff.
Certo, le critiche letterarie non spettano a noi… difficile però il confronto con capolavori della bibliografia pokeristika come i vari manuali di David Sklansky e Mike Caro. Ciò che ci sentiamo di dire è che è un manuale piacevole per chi si avvicina al poker, ma non aiuta molto chi sul tavolo verde ha già mosso più dei primi passi.
Phil Hellmuth è già un grandissimo campione di poker, e chiedergli di essere anche un ottimo scrittore e insegnante sarebbe forse un tantino eccessivo.

Il nome di Phil Hellmuth Jr. risveglia immediatamente il rispetto di tutti i poker players: ci vuole davvero tanta bravura per riuscire a portare a casa undici vittorie al World Series of Poker.

Nel 2003, forse per il desiderio di tramandare ai rounders di tutto il mondo il suo sapere, questo fuoriclasse dei tavoli verdi ha deciso di pubblicare un libro, “Play poker like the Pros” in cui prova ad insegnarci le tecniche per diventare dei bravi giocatori di poker. Immediatamente il libro ha stabilito un record di vendite tra tutti gli amanti del settore… scatenando però una serie di critiche – a volte molto aspre – sia per lo stile di scrittura che per i consigli in sè.

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WSOP 2009: Main Event Day 8, finalmente rivelati i nomi dei November Nine

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Dopo 12 giorni di gioco nel Main Event del World Series of Poker 2009, i fan del Texas Hold’em hanno finalmente la formazione dei favolosi November Nine: essa include personaggi provenienti da tutt’altri mondi rispetto a quello dei tavoli verdi e un big che non smette di far parlare di sè, il grande Phil Ivey.
Dopo undici ore di gioco il field dei poker players si è ristretto da 27 a 9, con Jordan Smith eliminato on the bubble. L’unica donna presente alla semifinale dell’evento, Leo Margets, è uscita dopo soltanto 20 minuti, dopo aver mandato la vasca con Asso – 7 ed essersi trovata di fronte Warren Zackey con Asso – 10: il board non è stato d’aiuto alla rappresentante del gentil sesso, che ritorna in Spagna con un bottino di 352.832 dollari.
Anche “The magician” Antonio Esfandiari non sarà presente sul tavolo dei November Nine, vittima di un flop nemico della sua pocket pair di 5. Insomma, undici ore di emozioni e dolorose eliminazioni, che hanno portato alla selezione naturale di quelli che sono i nove rounders più talentuosi (e in alcuni casi baciati dalla dea bendata) dei 2009.
Ora i giochi sono sospesi, la Amazon Room del Rio Casinò verrà “smantellata” in attesa di quell’evento che tutti noi amanti del poker aspettiamo con ansia, il tavolo finale del Main Event: dovremo attendere quasi quattro mesi, ma siamo certi che lo spettacolo sarà all’altezza delle nostre aspettative.
Questo il chip count e la formazione del tavolo finale dei November Nine del Main Event 2009:
1. Darvin Moon 58,930,000
2. Eric Buchman 34,800,000
3. Steven Begleiter 29,885,000
4. Jeff Shulman 19,580,000
5. Joseph Cada 13,215,000
6. Kevin Schaffel 12,390,000
7. Phil Ivey 9,765,000
8. Antoine Saout 9,500,000
9. James Akenhead 6,800,000
Dopo 12 giorni di gioco nel Main Event del World Series of Poker 2009, i fan del Texas Hold’em hanno finalmente la formazione dei favolosi November Nine (in foto): essa include personaggi provenienti da tutt’altri mondi rispetto a quello dei tavoli verdi e un big che non smette di far parlare di sè, il grande Phil Ivey.
 
Dopo undici ore di gioco il field dei poker players si è ristretto da 27 a 9, con Jordan Smith eliminato on the bubble. L’unica donna presente alla semifinale dell’evento, Leo Margets, è uscita dopo soltanto 20 minuti, dopo aver mandato la vasca con Asso – 7 ed essersi trovata di fronte Warren Zackey con Asso – 10: il board non è stato d’aiuto alla rappresentante del gentil sesso, che ritorna in Spagna con un bottino di 352.832 dollari. 

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WSOP 2009: I grandi protagonisti del poker mondiale

Jeffrey Lisandro

Il World Series Of Poker 2009 di Las Vegas, come ogni anno, conferma i campioni mondiali e scopre nuovi neo-campioni. Colpi di scena non sono mancati neanche quest’anno, qualcuno fa il pieno di trionfi tra piazzamenti a premio e braccialetti, e qualcun’altro rimane a bocca asciutta. Siamo oramai agli sgoccioli del Main Event di questa maratona di oltre un mese di giochi, e abbiamo visto sfilare i volti più noti del poker, perchè il WSOP è ogni anno un appuntamento da non perdere e esserci è già una tappa importante, vincere è ancora meglio.

Tra i nostri giocatori italiani i migliori sono stati Max Pescatori e Dario Alioto con un tavolo finale a testa e altri piazzamenti a premi. Amarezza e sconforto per Dario Minieri, che non si è fatto vedere in un’ottima forma, e complimenti comunque a tutti gli altri giocatori che hanno portato un pò dei nostri colori a Las Vegas, da Luca Pagano, Claudio RinaldiAlessio Isaia, Cristiano Blanco, Marco Traniello e altri. Rivelazione italiana è stata del giocatore Corrado Montagna, arrivato 43° al Main Event, podio mai raggiunto da nessun altro italiano, portando a casa 178.857 dollari.

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WSOP: Main Event Day 7, infranto il sogno di Corrado Montagna

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È purtroppo giunta al termine la corsa al sogno del nostro Corrado Montagna: finisce al Day 7 del Main Event infatti in 43esima posizione, più in alto di quanto gli italiani fossero mai arrivati, con un bottino di 178.857 dollari e il rammarico di essere stato a un soffio dal tavolo dei November Nine WSOP 2009.
Davvero un’impresa memorabile quella del giovane barista emiliano, che dopo essere sopravvissuto ad ore di gioco al tavolo contro quel colosso di Phil Ivey (in foto) ha visto i suoi sogni infrangersi a causa di una beffa del destino, quando la sua pocket pair di 10 ha trovato una coppia di Jack in mano a Bill Kopp, che come si dice tra rounders “non è scoppiata”.
Prosegue invece l’avventura di Leo Margets, la piccola hostess della tv spagnola unica rappresentante del gentil sesso, che sebbene shortstacked dall’inizio della giornata è riuscita a non farsi sopraffare dai colleghi uomini e a conquistare l’entrata nei tre tavoli finali.
I big si fanno sempre più big, a partire da Phil Ivey che – dopo un inizio Main Event in sordina – si è fatto prepotentemente avanti nella classifica del chip count. Anche Antonio Esfandiari continua a far sognare i suoi fan: sebbene leggermente sotto l’average infatti sarà presente al Day 8 per provare a vincere “The Big One”.
Alle ore 12.00 odierne di Las Vegas riprenderà la gara e i 27 giocatori continueranno la sfida fino a che sui tavoli non rimarranno i favolosi November Nine.
Questo il chip count delle prime dieci posizioni al termine del Day 7 del Main Event:
1. Darvin Moon
20,160,000
2. Billy Kopp
15,970,000
3. Steven Begleiter
11,885,000
4. Phil Ivey
11,350,000
5. Kevin Schaffel
11,245,000
6. Antoine Saout
11,135,000
7. Jeff Shulman
10,170,000
8. Eric Buchman
10,005,000
9. Jamie Robbins
9,795,000
10. Ben Lamb
9,410,000
È purtroppo giunta al termine la corsa al sogno del nostro Corrado Montagna: finisce al Day 7 del Main Event infatti in 43esima posizione, più in alto di quanto gli italiani fossero mai arrivati, con un bottino di 178.857 dollari e il rammarico di essere stato a un soffio dal tavolo dei November Nine WSOP 2009.
 
Davvero un’impresa memorabile quella del giovane barista emiliano, che dopo essere sopravvissuto ad ore di gioco al tavolo contro quel colosso di Phil Ivey (in foto) ha visto i suoi sogni infrangersi a causa di una beffa del destino, quando la sua pocket pair di 10 ha trovato una coppia di Jack in mano a Bill Kopp, che come si dice tra rounders “non è scoppiata”. 

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Corrado Montagna, la rivelazione italiana del Main Event WSOP 2009

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È un barista di trentun’anni e viene da Albinea (Reggio Emilia) l’azzurro che incarna i sogni di tutti i poker players italiani: grazie ad abilità, fortuna e tanto sangue freddo il giovane Corrado Montagna sta portando avanti un’impresa da vero campione.
Dopo le qualificazioni online sulla poker room gam-x.it della piattaforma People’s Poker con il nickname Kokonutt77, ora è tra i primi 64 giocatori di poker del mondo e può continuare a scalare posizioni che lo porteranno sempre più vicino all’ambito bracciale di platino.
Gli amici dell’emiliano rivelano che ha la passione del poker nel sangue da quando era un bimbo ma la sua esperienza prima del World Series of Poker era limitata a qualche piccolo circolo locale, fatto sta che sui tavoli verdi dimostra di avere un fegato da far invidia ai rounders più navigati.
Grazie ad un gioco iper aggressivo (tanto a volte da sfiorare l’incoscienza, secondo sua stessa ammissione) è riuscito a rimanere aggrappato ai tavoli della Amazon Room e ad aggiudicarsi l’ingresso per il Day 7 del Main Event.
Tra poche ore – alle 12:00 di Las Vegas – verrà pronunciato l’ennesimo “Shuffle up and deal” e il nostro Corrado potrà riprendere a dare spettacolo sui tavoli;  sebbene parta in svantaggio rispetto agli avversari (le sue 960.000 fiches corrispondono a circa un terzo dell’average) siamo certi non mancherà di farci sognare. Speriamo che stavolta il tavolo verde della finale del Rio Casinò si tinga d’azzurro.

È un barista di trentun’anni e viene da Albinea (Reggio Emilia) l’azzurro che incarna i sogni di tutti i poker players italiani: grazie ad abilità, fortuna e tanto sangue freddo il giovane Corrado Montagna sta portando avanti un’impresa da vero campione, infatti è il primo italiano a riuscire ad avanzare al Day 7 del Main Event WSOP.

Dopo le qualificazioni online sulla poker room gam-x.it della piattaforma People’s Poker con il nickname Kokonutt77, ora è tra i primi 64 giocatori di poker del mondo e può continuare a scalare posizioni che lo porteranno sempre più vicino all’ambito bracciale di platino.

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