Ept Sanremo 2009: aneddoti prima della finale

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Mani non date e piatti scoppiati: nessuno è mai davvero sorry

di Giorgio Caroli

L’uomo guarda la pallina sbattere forte contro il nastro che delimita il bordo superiore. La vede arrampicarsi e come per magia oltrepassare l’ostacolo. Gli occhi vanno istantaneamente al suo avversario. E’ ancora a fondo campo, non ha nemmeno provato a scattare avanti. Tic, tic, tic.. tre piccoli rimbalzi, poi la pallina che rotola. “Sorry” esclama il tennista. L’avversario Alza il braccio, ma non può vedere il sorriso stampato sulla faccia del fortunato rivale…

Ecco, quel che succede nel tennis quando si ottiene il punto grazie al net avviene ancor più spesso nel poker sportivo, quando un river fortunato può assegnare anche uno huge pot a un opponent stradominato. Sfortuna, malasorte, vera e propria ‘sfiga’. In ogni caso, come abbiamo già avuto modo di specificare, piatto a lui. C’è però un problema: in nome della sportività del gioco, è diventata quasi un’abitudine darsi la mano alla fine di un piatto decisivo, quale che sia la sorte. Bene, questa ‘consuetudine’ (per me sbagliata) a volte può dar vita a scene ben poco sportive.

E’ il caso di un piatto giocato all’Ept di Sanremo 2009 tra l’italiano Argento e l’olandese Rijkenberg. In poche parole l’italiano ha ‘scoppiato’ un AQ dell’olandese presentandosi allo show down (all in preflop e call dell’olandese) con A10 di cuori. Colore runner runner e l’italiano va. In piedi, esultanza. Poi, mano tesa verso l’opponent, che lo guarda e gli fa semplicemente: “for what…”. Fine della storia.

Prima di tacciare Rijkenberg di comportamento antisportivo, facciamoci una domanda: quanto può essere affumicato uno che viene scoppiato al river da colore runner runner  presentandosi al flop con l’80% delle possibilità di vincere? Io penso molto. E dare la mano all’avversario… beh, ci vuole molta forza, e molto fair play. Ecco, in quel caso, la cosa da non dire mai è “sorry”, perché diciamolo chiaramente: sorry vuol dire mi dispiace e a voi, allinisti dal fiato corto, quel colore runner runner non dispiace affatto. L’amate davvero quel cuori sul river, ve lo siete pregato e tirato… ed è venuto giù ad aiutarvi. In quel caso, l’unico atteggiamento decente da tenere al tavolo è sorridere all’avversario e mettere a posto i gettoni. Semmai, se quello vi pare un tipo non troppo ostile, potete ammettere di essere stati fortunati. In quel caso, sarà probabilmente lui a tendervi la mano, ammansito dalla vostra buona disposizione. Altrimenti, piatto a voi e a lui l’affumicamento.

Una sola cosa ancora: è molto brutto vedere l’esultanza tipo goal finale mondiali per un piatto preso fortunosamente. Meglio sorridere, muckare la carte e godere dentro… E se vi scoppiano? Beh… noi siamo italiani… diamo sempre la mano… perché mi puoi scoppiare, ma la soddisfazione di farti godere mostrandoti la faccia incazzata no !!!!

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