Parte il Gran Finale del APPT

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Quando si parla di European Poker Tour la maggior parte degli amanti del poker sportivo, soprattutto se poi lo seguono in tv o comunque adorano tenersi informati riguardo le iniziative e i maggiori tornei in ambito internazionale, sanno che il torneo di Montecarlo è il Gran Finale di una stagione, quella dell’EPT appunto, che vede il suo culmine con il torneo più ambito, più ricco, ma soprattutto più desiderato. Per l’Asian Pacific Poker Tour, decisamente più giovane rispetto all’EPT visto che quella che si sta giocando è la prima stagione, oggi si vive la “Montecarlo Week”, l’ultimo evento, il gran finale dell’APPT che si gioca non nella capitale monegasca, ma a Sydney allo Star City Casino.


L’APPT vive in questo suo periodo “embrionale” quella situazione di giovane amore. C’è grande passione dietro questo sport e si dimostra con un grande attaccamento al texas holdem, ma soprattutto con la presenza di personaggi assolutamente molto particolari. Giocatori che si sono presentati in 477 alle iscrizioni provenienti da questa o quella tappa. Oppure semplicemente perchè il buy-in valeva la pena di venire pagato pur di esserci; pur di essere il primo nome scritto nell’albo d’oro dell’APPT Gran Finale.

Siamo nel circuito pacifico quindi la maggior parte dei giocatori proviene, come giusto che sia, da questa parte del mondo. Pochissimi gli europei, che si contano sulla punta delle dita, la carovana conta un numero di australiani, Sydney è in Australia ovviamente, decisamente superiore alla somma di tutti gli altri partecipanti. 357 è il numero dei “canguri” che si candidano, ovviamente, anche alla vittoria finale. Dietro di loro come numero di rounders gli USA (27), la Nuova Zelanda (15) e il Canada (12).

Per il grande evento 3 sono stati i Day 1 (che sono stati divisi dai classici a e b in a, b e c) a fronte di un monte iscritti che, probabilmente, ha un po’deluso gli organizzatori che avevano preparato il Gran Finale con un Cap da 900 giocatori ritrovandosene davanti poco meno di 500. Nonostante questo il torneo australiano sta dimostrando di avere un grande seguito che pare essere ancora maggiormente alimentato dal chip count di ingresso al Day 2.

Dai 3 giorni, come poteva essere molto probabile, è l’Australia ad essere uscita “vincitrice” con il chip leader canguro Jason Gray a dominare il torneo con quasi 50,000 chips di vantaggio sullo statunitense Gavin Griffin e poco più di 60,000 sul neozelandese Phillip Wilcocks. Certo dallo squadrone australiano, probabilmente, ci si aspettava qualcosa di più, ma ovviamente siamo solo alla prima fase e bisognerà vedere come questi 207 players usciranno dalla lotta del Day 2. Se volete saperne di più, ovviamente, potete seguire il torneo direttamente dal sito del Asian Pacific Poker Tour.

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