Poker live e online: si parla di scandalo doping

Spread the love

poker-dopingLa Nova Southeastern University, nota università americana, ha recentemente effettuato uno studio su uno degli argomenti più spinosi dello sport moderno, quello del doping: per la precisione, si parlava del connubio poker sportivo – doping, sia per quanto riguarda i tornei live che quelli online.

I numeri emersi da questa ricerca fanno davvero impressione: il 28% dei poker players intervistati almeno una volta nella loro carriera avrebbe usato una ricetta medica per favorire la concentrazione, il 34% utilizzerebbe la marijuana per mantenere la calma durante le sessioni più lunghe, mentre l’8% assumerebbe cocaina per restare sveglio e attivo.

Lo studio prevedeva interviste a giocatori di svariate fasce economiche, sia abituali frequentatori delle poker room di Las Vegas che delle sale da poker online, e la gamma delle sostanze utilizzate sembra essere davvero vasta, diversificata a seconda della necessità primaria di ciascun poker player.

Alcuni intervistati hanno dichiarato infatti di usare la marijuana per rimanere tranquilli anche dopo le bad beats, mentre per altri l’obiettivo principale è quello di restare concentrati e attivi, e ricorrono quindi all’uso di anfetamine quali l’Adderall, una delle sostanze dopanti più diffuse nel settore.

Tra coloro che ne hanno fatto – e ne fanno tuttora – uso citiamo Nick Rainey, celebre coach di poker, che nel corso di un’intervista rilasciata al Poker Player Magazine ha ammesso candidamente di utilizzare l’Adderall, sottolineando come secondo lui le anfetamine lo abbiano aiutato nel gioco, ma raccontando anche dei vari pericoli corsi proprio a causa della droga.

Queste notizie fanno davvero rabbrividire, nonostante sappiamo bene tutti come di questi tempi il doping sia diventato quasi una triste consuetudine nello sport ad alti livelli: e pensare che ai poker player degni di questo nome basta l’adrenalina del tavolo verde per rimanere svegli e concentrati, e il self control dei veri gentiluomini per rispondere col sorriso alle bad beats.

Lascia un commento