Poker online: Bwin blocca gli utenti italiani sul .com

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Dopo PokerStars, anche la poker room online Bwin ha annunciato che in questi giorni trasferirà tutti gli account dei rounders italiani del web dal .com al .it.
 
Di seguito la mail informativa ricevuta dagli utenti di Bwin per annunciare il passaggio degli account.
Gentile ***,
desideriamo informarla che, in virtù delle normative vigenti in Italia, il suo conto sarà a breve trasferito al sito www.bwin.it.
 
I preparativi per il trasferimento sono già in corso e, nel suo interesse, la terremo al corrente di tutti i nuovi sviluppi.
 
Il team bwin
 
Questa operazione contribuirà ad isolare ulteriormente i giocatori del Bel Paese dal mondo del poker internazionale, escludendoli dalla gran parte dei tornei che tanto piacciono ai poker players e che abbracciano solitamente tutte le nazioni.
 
Niente più confronti quindi con i rounders stranieri, niente più partite patriottiche per difendere l’onore dei giocatori tricolore… soltanto le sfide tra connazionali e alcuni satelliti (che a dire il vero al momento sembrano davvero pochi) per gli eventi live.
 
Che fine faranno le partite high stakes online e i tornei che facevano tanto sognare un posto nell’olimpo dei grandi del poker?
 
Sembra quasi un altro tassello aggiunto al proibizionismo che si è venuto a creare intorno al poker sportivo, contribuendo a demonizzare un gioco che fino a prova contraria viene considerato dalla legge italiana come uno skill game e non come azzardo.
 
Rimangono molti dubbi tra i giocatori riguardo le decisioni prese ultimamente dalle poker rooms del web, ci si chiede quanto sia giusto continuare in quest’opera di isolamento che dal punto di vista della maggior parte dei poker players non apporterà dei miglioramenti al gioco.
 
Pare inoltre che anche uno degli ultimi baluardi per le partite di poker internazionale quale Full Tilt dal 2010 approderà sul mercato italiano in versione .it, con conseguente blocco degli utenti dello stivale per il .com. Anche in questo caso, quindi, si spegneranno per molti le speranze di giocare su tavoli cash ad alti livelli e con la possibilità di sfide contro giocatori professionisti stranieri.
 
Dovremo quindi purtroppo iniziare ad abituarci all’idea che la nostra penisola si isoli dal panorama del poker sportivo internazionale, a meno di non riuscire nell’intento di centrare qualche bel satellite per gli eventi live o di potersi permettere i costosi buy-in del World Series of Poker.

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