Poker live, GDF in azione, denunciate 24 persone a Torino

Prosegue senza sosta la continua lotta al poker live come gioco d’azzardo. La Guardia di Finanza ha denunciato 24 persone a Torino, perché sorprese a giocare in bische clandestine in un pub con tanto di montepremi in denaro di 1250 euro.  Inutile dire che uno dei motivi del calo del gioco on line dei siti che impiegano denaro e tempo per far divertire i giocatori, è dovuto al poker definito in nero. Cioè un gruppo di persone che giocano in modo privato all’interno di case, sale o pub, mettendo in palio del denaro, con la copertura del titolare dell’esercizio pubblico, ma senza avere la licenza per poterlo fare. Non si hanno ancora notizie ufficiali sull’iter di approvazione del regolamento e del bando per il live. L’unica certezza è che la bozza del decreto non è ancora stata approvata dal Consiglio di Stato.

 

 

 

Report Guardia di Finanza su irregolarità giochi, scommesse e videopoker

Il giro di vita delle truffe che sta ultimamente tenendo banco nel Paese – dove neppure della benzina, arrivata a costare un occhio della testa, ci si può fidare – ha toccato anche il settore dei giochi e delle scommesse che, dall’inizio dell’anno, è stato sottoposto al vaglio della Guardia di Finanza che ha eseguito oltre 7.000 controlli riscontrando 2.358 violazioni, con il sequestro di 2.010 apparecchi da gioco e 1.059 punti clandestini di raccolta delle scommesse.

Acireale denunciate 25 persone per poker illegale

Vasta operazione della Guardia di Finanza di Catania in un hotel di lusso della Riviera dei Ciclopi ad Acireale, sospendendo un torneo di texas hold’em con 180 partecipanti. Il bottino sequestrato del montepremi era di 92.000€. Una soffiata ha indetto le Fiamme Gialle a provvedere per un’ispezione e quel bel locale si è trasformato in poco tempo in una bisca clandestina dove si giocava forte a poker con buy-in da 500 Euro. Sono state denunciate 25 persone, ricordiamo che soltanto AAMS può rilasciare la concessione della licenza per la gestione del poker sportivo.

Pordenone blitz della GDF scoperto poker live d’azzardo

Improvviso blitz della Guardia di Finanza che ha fatto irruzione in un circolo d’azzardo di Sacile, in provincia di Pordenone,  dove era in corso un torneo di Texas Hold’em. Le Fiamme Gialle hanno sequestrato la sede dell’associazione sportiva dilettantistica “The Game”, oltre al montepremi, i tavoli da gioco e dieci slot machines. La quota era di 100 Euro con 20 players della zona di Treviso. I due organizzatori rischiano una denuncia per esercizio di gioco d’azzardo, in quanto nella zona veneta l’ ex Ministro Roberto Maroni, aveva negato l’autorizzazione ad ogni richiesta di organizzazione di eventi live. 

 

“All-in”: la Guardia di Finanza scopre 73 milioni di euro non dichiarati dai giocatori italiani

Il mondo del poker online vive giorni di grande confusione. Infatti, mentre ieri é avvenuto il debutto atteso ma tanto criticato, del poker online nel formato cash, oggi sarà il giorno delle riflessioni leggendo i dati prodotti dalla Guardia di Finanza, nel corso dell’operazione “all-in”, tesa a verificare le vincite ottenute nel poker giocando all’estero.

Ed i primi dati sono quanto di peggio ci si potesse attendere: sarebbero infatti 73 i milioni di euro vinti e non dichiarati tra il 2006 ed il 2009.

In particolare parliamo di vincite ottenute da giocatori italiani che hanno partecipato a tornei disputati all’estero. Le vincite, stando a quanto reso noto l’Agenzia delle Entrate, dovevano invece essere dichiarate in Italia e segnalate come “redditi diversi”.

Pare, infine, che non siano mai stati dichiarati i guadagni ottenuti dai contratti di sponsorizzazione con partner stranieri. Insomma, la strada della legalità per il poker ed i suoi giocatori, appare ancora molto lontana.

All in: Agenzia Entrate e Finanza indagano sulle vincite da poker live

L’operazione “all in” (non poteva chiamarsi in altro modo) ha a che fare con l’universo del poker in Italia ed è una campagna nazionale di controllo nel comparto del poker live portata avanti da Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza. Il senso della mappatura è dato dal fatto che nei casi di vittorie, le vincite riferibili a queste prove di abilità sono a tutti gli effetti da considerarsi “redditi diversi“, quindi integralmente tassabili.

Dopo i primi riscontri, si è evinto che sono oltre 4mila i giocatori italiani che hanno già raccolto proventi al tavolo verde per un ammontare di più di 97 milioni di dollari (73 milioni di euro) complessivi ma che hanno scordato di dichiararli al Fisco. La fase di indagine attuale si sta concentrando sulla parte di vincite conseguite all’estero, dal momento che quelle conquistate in Casinò italiani sono automaticamente tassate.

GdF Macerata, 46 denunce per attività poker online illegale

La Guardia di Finanza di Macerata ha denunciato 46 persone per attività di poker online illegale.

Dopo una serie di controlli effettuati presso 23 locali sono stati sequestrati materiale di 160 computer e 5 router, hanno subito 46 denunce per gioco illegale.

Avevano installato un particolare software nei PC che permetteva di giocare a poker online su siti esteri illegali.

In particolare – spiega il maggiore – abbiamo individuato “dollarobet” e “davidcasinovip” come siti principali di gioco.

Per accedere ai siti web era necessario un accreditamento per procedere al quale i giocatori dovevano versare un importo o in contanti o tramite accredito virtuale: è stato rintracciato un giro d’affari di 1,6 milioni di euro.

Poker, accertamenti del Fisco sui redditi dei giocatori on line

La Guardia di Finanza sta facendo una vera e propria analisi a 360 gardi inerente al contesto del poker e ha già individuato più di una zona d’ombra in merito ai bilanci dei giocatori del poker on line.

I controlli finora effettuati riguardano soprattutto i pokeristi professionisti che hanno già stipulato contratti con le principali poker room italiane e internazionali  e sono incentrati sulla valutazione degli adempimenti della normativa tributaria.

Tutti i proventi che derivano dalle vincite al gioco saranno in ogni caso oggetto di accertamento, così come anche gli sponsor o lo sfruttamento dei diritti di immagine e i vari premi conseguiti nel periodo compreso tra il 2006 e il 2009.