Report Guardia di Finanza su irregolarità giochi, scommesse e videopoker

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Il giro di vita delle truffe che sta ultimamente tenendo banco nel Paese – dove neppure della benzina, arrivata a costare un occhio della testa, ci si può fidare – ha toccato anche il settore dei giochi e delle scommesse che, dall’inizio dell’anno, è stato sottoposto al vaglio della Guardia di Finanza che ha eseguito oltre 7.000 controlli riscontrando 2.358 violazioni, con il sequestro di 2.010 apparecchi da gioco e 1.059 punti clandestini di raccolta delle scommesse.

Questi i dati sull’attività annuale forniti dalle Fiamme Gialle, che negli ultimi giorni ha intensificato le verifiche attraverso un piano straordinario scattato nell’ultima settimana dei Giochi Olimpici di Londra.

Dalla bisca clandestina travestita da centro culturale alle puntate illegali su conti intestati a prestanome. Sono alcuni dei casi più eclatanti scoperti dagli uomini della Guardia di Finanza nel corso dei controlli eseguiti su tutto il territorio nazionale nel settore giochi e scommesse a partire dall’inizio dell’anno, con una serie di verifiche più serrate scattate sotto Olimpiadi.

A Roma, ad esempio, è stata scoperta una bisca clandestina nella sede di un’associazione culturale. Quando i finanzieri hanno fatto irruzione, hanno trovato ai tavoli da gioco ed ai videopoker giovani e pensionati di età tra 18 e 60 anni. Il circolo è stato sequestrato ed il gestore, un pluripergiudicato per associazione a delinquere, denunciato.

A Padova, invece, un’associazione sportiva, che nascondeva una bisca clandestina con videopoker illegali, era stata posizionata a poca distanza da una sala da gioco autorizzata. Il gestore della bisca attraeva i giocatori promettendo puntate illimitate e premi immediati in denaro, tant’è che sono state contestate anche numerose violazioni alle recenti norme che limitano i pagamenti in contanti a 1.000 euro.

In provincia di Bari, con l’operazione fatal bet, sono stati sequestrati 30 esercizi, tra centri scommesse non autorizzati e punti vendita di gioco on-line che, invece, raccoglievano puntate illegali su conti intestati a prestanome. I 64 responsabili sono stati tutti denunciati. Le Fiamme Gialle di Sassari, invece, hanno passato al setaccio i centri scommesse della provincia dopo che un reparto territoriale ne aveva individuato uno collegato ad una rete illegale: 29 centri sono stati sequestrati e 30 gestori denunciati.

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