Annie Duke difende il poker alla Commissione Finanze

Spread the love

È un momento davvero difficile per il poker negli Stati Uniti, e nell’ultimo periodo si sta discutendo molto per la regolamentazione del poker online: sono davvero molti i campioni dei tavoli verdi che si stanno mobilitando in difesa del poker, per far sì che gli statunitensi possano tornare a giocare tranquilli sul web.

L’ultima in ordine di tempo è la celebre Annie Duke, che è intervenuta all’udienza presso la Commissione Finanze USA a nome della Poker Players Alliance per discutere dell’ “Internet Gambling Regulation, Consumer Protection and Enforcement Act” che mira alla regolamentazione del gioco online negli Stati Uniti.

La Duke ha esordito subito con parole molto dure: “Piuttosto che il poker online o il gioco d’azzardo, questo disegno di legge riguarda la libertà personale“.

Ma al di sopra di ogni cosa, la Duke ha voluto esprimere tutto il suo disappunto verso l’Uigea, la misura di legge che ormai dallo scorso Giugno è entrata in vigore per vietare agli istituti di credito e alle banche statunitensi di accettare transazioni online se effettuate su siti di gioco d’azzardo o di poker online: “L’Uigea ha avuto effetti minimi sul mercato del gioco online. Chiunque può aggirare il divieto, collegandosi a siti esteri licenziati da altri stati. I giocatori Usa vogliono effettuare le loro puntate su siti statunitensi, monitorati dal governo Usa, per avere più protezione e garanzie”.

Poi la Duke ha proseguito sottolineando l’esigenza di una legge precisa: “Un sistema regolatorio esaudirebbe queste richieste e sarebbe utile per prevenire il gioco patologico e quello minorile, grazie alla maggiori possibilità di monitoring offerte dal gioco online”.

L’intenzione di Annie Duke, della Poker Players Alliance e dei sostenitori della bozza di legge è quella di concludere la vicenda e trovare una soluzione entro il prossimo 8 Ottobre, quindi almeno un mese prima delle elezioni generali degli Stati Uniti d’America che si terranno in Novembre. Se la legge non sarà approvata entro il 31 Dicembre dovrà essere reintrodotta al Congresso una seconda volta all’inizio dell’anno nuovo.

Lascia un commento