Il sindaco che combatte il videopoker

C’è chi ha scelto di battersi contro il gioco d’azzardo a causa dei numerosi problemi che arreca – soprattutto di dipendenza e di consequenziale perdita di somme di denaro cospicue – a fasce della popolazione più debole.

Pare quasi un monito e un campanello d’allarme, quello fatto suonare da Massimo Borghi, sindaco di Gavorrano – località della provincia di Grosseto – che prosegue nella lotta per opporsi alla presenza del videopoker.

Se la statistica e l’esperienza portano a dire che i cittadini si affidano al gioco d’azzardo soprattutto in tempi di crisi, Borghi prova a prevenire il male sradicandone le potenzialità: il primo cittadino ha infatti proposto l’istituzione di una commissione comunale affinché si provi a contrastare la diffusione del gioco d’azzardo.

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Il poker dal vivo torna nelle sale italiane

Farà piacere agli appassionati sapere che i tempi sono maturi: tutto porta verso la reintroduzione in Italia del poker dal vivo e verso la novità delle scommesse virtuali dopo che i regolamenti con le specifiche per l’effettuazione dei tornei e per le scommesse sugli eventi generati dai computer sono stati inviati dai Monopoli di Stato hanno alla Commissione Europea.

Ora occorre attendere tre mesi (come da prassi nei casi in cui si pubblica su bollettino Ue) in cui tanto la Commissione quanto gli Stati membri hanno facoltà di avanzare osservazioni.

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