Il poker dal vivo torna nelle sale italiane

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Farà piacere agli appassionati sapere che i tempi sono maturi: tutto porta verso la reintroduzione in Italia del poker dal vivo e verso la novità delle scommesse virtuali dopo che i regolamenti con le specifiche per l’effettuazione dei tornei e per le scommesse sugli eventi generati dai computer sono stati inviati dai Monopoli di Stato hanno alla Commissione Europea.

Ora occorre attendere tre mesi (come da prassi nei casi in cui si pubblica su bollettino Ue) in cui tanto la Commissione quanto gli Stati membri hanno facoltà di avanzare osservazioni.

Il poker live (o dal vivo) non si può giocare in Italia da oltre due anni poiché una circolare del ministero degli Interni ne ha sospeso la pratica: lungo la penisola erano circa un migliaio i club in cui si giocava a poker: ora, saranno altrettante le concessioni, della durata di nove anni, da distribuire atraverso un’asta la cui base di partenza per una licenza è di 100 mila euro e una tassazione del 3% sugli incassi.

Fatti due conti, significa che entro fine anno potrebbero essere aperte le prime sale. Gli incassi per lo Stato da tutta l’operazione? Tra assegnazione licenze e prelievo, si parla di oltre 110 milioni di euro fino al 2014. Ciò, ancora, significa che sarà possibile tornare a giocare a poker non solo online ma anche all’interno di locali appositamente adibiti.

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