Perché tutti vogliono giocare al poker online?

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Il poker online o face to face? La scelta è sempre difficile ma scopriamo ultimamente che tanti professionisti si stanno mescolando agli appassionati del gioco che si cimentano sui tavoli verdi online. La domanda allora ricorre: per quale motivo?

Giocare a poker online consente di “nascondersi” dietro un nickname e – soprattutto all’inizio – guadagnare con l’esperienza maturata in altre poker room reali. Ma questa forma di “anonimato” con cui ci si avvantaggia soltanto all’inizio, è l’unico stimolo ad andare in rete? Sono stati interrogati i più grandi campioni di poker sulla dicotomia poker reale/poker virtuale. Sull’argomento è tornato anche Urban Post riportando domanda e risposta poste a Donald ‘d701d1s0′ Rae.

poker

Perché molti player, anche professionisti, preferiscono scegliere il web per nuove sfide a poker online invece del poker cash face to face?

In una recentissima intervista per la BBC, il grinder pro 26enne Donald ‘d701d1s0′ Rae ha spiegato come lui lavori principalmente col poker online: inizia a giocare intorno alle 20-21.00 ogni sera fino a tarda notte, principalmente nei weekend… complicandosi la vita sociale.

Se questo è vero per chi lavora da web, figuriamoci per un pokerista professionista che gioca esclusivamente face-to-face! In più, c’è la questione dei costi: spostarsi da un posto all’altro ha un suo prezzo – in termini di costi vivi da sostenere (aereo, alloggio, cibo…) ma anche di necessità di ambientarsi ogni volta, e per quanto riguarda la vita famigliare e sociale – e, per un giocatore di poker che non sa mai se e quanto riuscirà a vincere, abbattere i costi è essenziale.

Tra l’altro, giocare online rende meno soggetti alle possibili distrazioni ai tavoli “reali”: basti pensare a quanto dichiara, ad esempio, la pokerista player pro Celina Lin, che afferma di vestirsi sempre meno ad ogni turno che passa nei tornei, per sfruttare anche il lato fisico come distrazione per gli altri giocatori.

 

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