Il futuro di Full Tilt Poker si decide a fine estate

Il futuro di Full Tilt Poker è ancora appeso al filo, i veri sconfitti sono purtroppo i giocatori che dovranno vivere una lunga estate d’attesa, con molti interrogativi sui fondi depositati sulla red room.

L’Alderney Gambling Control Commission (AGCC) ha dato un termine preciso: entro e non oltre il 15 settembre deciderà se revocare o meno, la licenza internazionale della casa da gioco irlandese.

Prima delle decisione di pagare 250 mila sterline per le tasse e i costi della licenza, i legali di Full Tilt Poker hanno chiesto garanzie più precise sul futuro della concessione, nel caso contrario non avrebbero pagato la somma.

I rappresentanti della red room hanno chiesto che l’audizione si celebrasse in maniera privata.

“La decisione – afferma il membro della Commission – è stata presa non in modo leggero e soprattutto nell’interesse dei clienti di Full Tilt Poker e della room stessa, per fare in modo che riprendano ulteriori trattative con potenziali investitori. Ciò potrebbe essere vantaggioso soprattutto per tutelare gli interessi dei giocatori”.

Full Tilt Poker, tutto rinviato al 15 settembre

Oggi a Londra era il tanto atteso giorno della verità, con la progammata udienza da parte dell’Alderney Gambling Control Commission (AGCC), per decidere sulla licenza di Full Tilt Poker.

Su esplicita richiesta dei legali della red room però, l’audizione è stata rinviata al prossimo 15 settembre e quindi ogni decisione definitiva verrà presa in quella data. Full Tilt Poker quel giorno dovrà presentare nuove garanzie economiche.

La richiesta dei legali della room poggia sul fatto che confidano di concludere la trattativa di vendita entro quella data. Inoltre, da Londra é trapelata la notizia secondo cui la scelta di aggiornare l’udienza è stata presa a tutela dei tantissimi players che hanno i loro conti congelati e non sanno ancora se riusciranno ad avere indietro tutti i loro soldi.

Full Tilt Poker, un futuro a tinte europee?

Il gruppo di investitori che da qualche giorno sta negoziando l’acquisto di Full Tilt Poker, potrebbe avere in agenda solo programmi per il mercato europeo del poker online.

Questa la notizia trapelata nelle ultime da una fonte non ufficiale. I loro interessi dunque, sarebbero unicamente rivolti alle compagnie britanniche ed irlandesi, tenendo fuori le parti societarie con sede dall’altra parte dell’oceano.

L’acquisto comprende la famiglia di compagnie del Regno Unito e Irlanda, incluse la compagnia di marketing e tecnologia Pocket Kings e, ovviamente, la licenza della Alderney“. Queste le parole che sono state riportate du una testata britannica aggiungendo “niente a che fare con le attività negli Stati Uniti“.

Sempre la stessa fonte, avrebbe inoltre rivelato che lo studio legale londinese Jeffrey Green Russell tutelerà Full Tilt Poker nella negoziazione così come nell’udienza pubblica che la Alderney Gambling Control Commission terrà la prossima settimana, a Londra, sul futuro della famosissima poker room.

Full Tilt Poker: a breve parte la causa civile?

Il giorno X sta per arrivare anche per Full Tilt Poker: entro questo venerdì infatti, tuti i giocatori che si sono visti congelare i propri conti dopo il black Friday, potranno presentare causa civile contro il Dipartimento di Giustizia Statunitense di New York.

Questa é l’ennesima puntata del famoso Black Friday del mese di aprile, giorno in cui il Governo Federale bloccò tutti i conti presenti nelle room incriminate, considerato denaro sporco dalla AGCC, probabilmente usato per fini illeciti.

Per questo la più famosa poker room sino ad oggi non ha ancora potuto rimborsare i propri giocatori.

In molti però, ora starebbero seriamente pensando di presentare causa civile e in loro soccorso è venuta adesso la Poker Players Alliance, che attraverso il proprio team di avvocati, spiegherà ai giocatori quali sono le difficoltà e i problemi relativi ad avviare una causa del genere.

Full Tilt Poker potrebbe trasferirsi in Canada

Dopo aver subito il clamoroso provvedimento di sospensione della licenza, decso dalla Alderney Gambling Control Commission, Full Tilt Poker potrebbe ora trasferirsi in Canada e più precisamente a Kahnawake Mohawk Territory: si tratta di una riserva di circa 8000 abitanti nel Mohawk, a sud di Montreal.

Full Tilt vorrebbe infatti riattivare il server il più rapidamente possibile per tenere calmi gli animi e gli umori assai preoccupati dei sui players. Il tutto in attesa della prima udienza fissata per il 26 luglio.

Infatti, nel caso arrivasse il via libera della “Kahnawake Gaming Commission”, sarebbe una bella boccata d’ossigeno per la poker room. Se così fosse, tutti gli account europei e canadesi tornerebbero ad avere libero accesso ai tavoli virtuali, limitando l’azione penale solo ai giocatori statunitensi.

La decisione è attesa nelle prossime settimane.