Doug Polk scommette online: vince… ma perde

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Doug Polk, noto professionista del poker, si è lanciato in una sfida davvero originale: provare a vincere con ogni mano iniziale in 12 ore di gioco online. Ci è quasi riuscito sebbene in modo paradossale. Perché? Ha chiuso la sessione con un bilancio negativo.

Doug Polk e la scommessa con Taras

E sicuramente non era questa l’idea che il giocatore aveva in mente. Soprattutto se pensiamo al protagonista di questa storia.  Chi è Doug Polk… e quale sfida ha accettato? Polk, noto anche come “WCGRider” e co-proprietario del Lodge Card Club vicino ad Austin, Texas, ha accettato una scommessa da un altro grinder di alto livello, chiamato Taras.

L’accordo era chiaro: Polk partiva con un vantaggio di 60.000 dollari, ma avrebbe guadagnato 5.000 dollari per ogni ora di gioco. Se però non fosse riuscito a completare la sfida entro le 12 ore, avrebbe perso 40.000 dollari. In soldoni: se giocava 10 ore e completava la sfida, sarebbe stato in pari. Altrimenti il portafoglio ne avrebbe risentito.

Ben dodici ore di gioco. E tutto è andato in diretta sul suo canale YouTube: ogni mano che Doug Polk vinceva veniva cancellata dalla lista. Dopo sei ore, ne restavano solo quattro. A otto ore, Polk ha strappato la vittoria su Q‑5 suited, piegando gli avversari con bluff ben piazzati. Questo lo ha portato ad avere solo una mano da ultimare: J‑3 suited

Pochi intoppi: un errore tecnico definisce male la mano 5‑4 offsuit, costringendo Polk a riconoscerne l’errore pubblicamente. Poco dopo, però, riesce a vincere con quella mano e infine ottiene anche la J‑3 suited… completando finalmente la sfida.

Vittoria dal retrogusto amaro

E’ una vittoria dal retrogusto amaro questa. Il finale è quasi da film: la sfida si conclude dopo circa 10 ore, e Taras deve pagargli ben 10.900 dollari. Ma il vero colpo è il bilancio generale: Polk perde circa 15.000 dollari nei tavoli cash game giocati in contemporanea. Il risultato? Una scommessa vinta, ma un saldo negativo di circa 4.100 dollari.

In sostanza, questa sfida ha dimostrato proprio cosa rende il poker così affascinante e spietato: l’equilibrio tra abilità, strategia e… imprevisti. Doug Polk ha dimostrato sangue freddo e autoironia ma alla fine ci ha guadagnato… meno di quanto avrebbe sperato.

Sono anche partite come queste che rendono il poker un gioco davvero interessante su tutta la linea. Non sempre le mani vanno come previsto. E nel tentativo di fare spettacolo si rischia anche di perdere vincendo come è accaduto a lui.

Voi cosa avreste fatto? Per vincere una scommessa avreste perso tutti quei soldi?

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