Glossario del Poker: limpare

limpareIl Poker (in particolar modo il Texas Hold’em) è pieno zeppo di vocaboli inglesi “italianizzati”: pensate a quante volte anche voi avete pronunciato checkare, foldare, callare.

Alcuni di questi termini, però, sono un po’ meno usati e per questo quando li sentiamo pronunciare non ci è ben chiaro a cosa corrispondono, uno di questi è proprio limpare.

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Strategie Poker: come affrontare i tornei satellite

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Chris Moneymaker insegna: ai giorni d’oggi possiamo sognare di arrivare a giocare in un torneo prestigioso anche partecipando ad un torneo da pochi euro se non addirittura un freeroll.

Per farlo, però, dobbiamo riuscire a superare quelli che vengono chiamati tornei satellite che mettono in palio l’iscrizione (talvolta anche il viaggio e il soggiorno) per partecipare a quegli eventi che popolano la fantasia di ogni poker player.

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Strategie Poker: quando utilizzare lo Slow Play

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Se il bluff è una delle componenti fondamentali del Poker, lo Slow Play rappresenta certamente una delle tecniche più efficaci per riuscire a realizzare i massimi profitti quando siamo certi di avere una mano molto forte.

“Slow playing” significa “giocare lentamente”, e quindi gestire la propria mano puntando poco o limitandosi a chiamare i bet degli altri poker players per riuscire a dare l’impressione di non avere un punto molto forte ma che in realtà noi sappiamo bene avere numerose chances di vittoria.

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Strategie poker: i diversi tipi di puntate

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Nel Poker Texas Hold’em ogni puntata corrisponde ad un determinato messaggio che vogliamo mandare ai nostri avversari, e questo ovviamente cambia molto a seconda delle carte che abbiamo in mano e del preciso momento del torneo che stiamo affrontando.

Le puntate hanno nomi diversi a seconda del motivo per cui si effettua un bet; tra le più comuni, ricordiamo il Bluff Bet, il Value Bet, il Semi Bluff Bet e il Semi Demi Bluff Bet.

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Strategie poker: la pazienza nel gioco online

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Ci sono tanti buoni consigli per chi ama il gioco del poker su internet, ma una virtù è certamente essenziale: la pazienza.

Il poker, come abbiamo rimarcato più volte, è un gioco che si vince sul lungo termine: capita spesso purtroppo di passare dei periodi bui in cui le carte sembrano non esserci affatto amiche, ed è qui che dobbiamo dimostrare di avere pazienza e saper aspettare che tornino tempi migliori.

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Strategie poker: prendersi le giuste pause per evitare il tilt

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Spesso quando giochiamo a poker online non ci rendiamo conto di passare ore ed ore davanti al computer, concentrati magari a volte su più tavoli e con gli occhi fissi sul monitor.

Dobbiamo però ricordarci che non siamo degli automi e il nostro corpo ha bisogno di riposo per poter affrontare al meglio ogni partita, il nostro cervello necessita di qualche pausa di relax per non farsi sopraffare dalle emozioni e quindi non cadere nel pericoloso e temuto stato di tilt, in cui perdiamo il controllo della situazione.

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Strategie poker: i tornei multi-tavolo (MTT)

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Spesso partecipare a tornei multi-tavolo (Multi Table Tournaments) può significare passare delle ore a giocare concludendo con l’uscita on the bubble a un passo dai premi oppure riuscendo a recuperare appena i soldi del nostro buy-in.
Possiamo però cercare di migliorare il nostro gioco adattandolo proprio a questo tipo di tornei.
1. Scegliamo le mani giuste
Evitiamo di chiamare gli all in con mani come Asso – Jack o Donna – Kappa: le situazioni di coin flip non sono mai l’ideale, certamente troveremo delle mani migliori da giocare senza mettere subito a repentaglio tutto il nostro stack.
2. Guardiamo i flop con le pocket pair
La tentazione di mandare la vasca con una coppia di Jack servita è senza dubbio molto forte, ma può capitare spesso di ritrovarci in piatti multi-way in cui la varianza assume un ruolo importante. Evitiamo quindi gli all in immediati e alla leggera e se sul board vediamo una carta più alta della pocket pair facciamo attenzione perchè i nostri avversari potrebbero aver legato una coppia maggiore della nostra.
3. Siamo pazienti
La pazienza è una delle migliori virtù dei buoni giocatori di poker: anche se siamo short stacked, non facciamo all in selvaggi per rubare i blinds, qualche avversario looser potrebbe chiamarci e magari eliminarci dal torneo con una coppia di 2. Cerchiamo quindi di mantenere la calma e impariamo ad aspettare, la prossima mano potremmo ricevere una coppia d’Assi servita.
4. Studiamo gli avversari
Prestiamo sempre attenzione alle mosse degli avversari, teniamo presente chi è incline al raise e chi invece fa spesso dei bluff. Se giochiamo online, prendiamo note sugli altri giocatori per aiutarci a ricordare i diversi stili di gioco.
5. Giochiamo solo quando siamo sereni
Il poker è sì un momento di svago e relax, ma se vogliamo raggiungere dei buoni risultati dobbiamo essere sempre lucidi e in forma al tavolo, se non altro per mantenere elevato il livello di attenzione e riuscire a concentrarci soltanto sulla partita.

Spesso partecipare a tornei multi-tavolo (Multi Table Tournaments) può significare passare delle ore a giocare concludendo con l’uscita on the bubble a un passo dai premi oppure riuscendo a recuperare appena i soldi del nostro buy-in.

Possiamo però cercare di migliorare il nostro gioco adattandolo proprio a questo tipo di tornei.

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Strategie poker: la psicologia del freeroll

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I freeroll un tempo venivano considerati dai poker players come dei tornei di poco valore, ma ultimamente le poker rooms offrono sempre più eventi a buy-in zero con in palio consistenti premi in denaro o addirittura qualificazioni ad eventi live ed online di grande prestigio.
Nello specifico potremmo dire che giocare in un freeroll a volte è davvero complicato, in quanto molti rounders, partendo dal presupposto che non hanno pagato nulla per giocare, tendono a fare call e raise a dir poco sconsiderati ed all-in selvaggi che rovinano la partita a chi invece prende il torneo sul serio per non precludersi la possibilità di arrivare a premio.
Come riuscire quindi ad affrontare con il giusto approccio i freeroll?
Durante i primi livelli di blinds, nonostante i bui siano generalmente bassi, assistiamo a diversi all-in preflop, spesso con mani marginali o fortemente discutibili, cosa che in un normale torneo o Sit&Go solitamente non avviene. Con l’aumento dei blinds, c’è comunque la maggioranza di poker players che giocano loose chiamando con qualsiasi mano e lasciando spesso alle proprie spalle una scia di player out vittime di bad beats.
Tutto ciò, all’apparenza folle, potrebbe per noi rappresentare un grosso vantaggio: infatti basta che ci ricordiamo che al tavolo c’è sempre qualcuno che chiama e agire di conseguenza, limitando i bluff (nei freeroll raramente vanno a buon fine) e giocando chiusi e aggressivi quanto basta.
Teniamo poi sempre presente quella legge statistica tanto cara ai rounders, quella della varianza: magari in un freeroll potremo uscire per mano di qualcuno più forrtunato e a causa di un call incosciente, ma sul lungo termine – se siamo dei bravi giocatori – i risultati non tarderanno a farsi vedere.
I freeroll un tempo venivano considerati dai poker players come dei tornei di poco valore, ma ultimamente le poker rooms offrono sempre più eventi a buy-in zero con in palio consistenti premi in denaro o addirittura qualificazioni ad eventi live ed online di grande prestigio.
 
Nello specifico potremmo dire che giocare in un freeroll a volte è davvero complicato, in quanto molti rounders, partendo dal presupposto che non hanno pagato nulla per giocare, tendono a fare call e raise a dir poco sconsiderati ed all-in selvaggi che rovinano la partita a chi invece prende il torneo sul serio per non precludersi la possibilità di arrivare a premio. 

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Strategie Poker: come sopravvivere contro un avversario looser

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A tutti i poker players sarà capitato almeno una volta di incontrare al tavolo un giocatore looser, ossia un rounder che basa la propria partita su raise spesso sconsiderati e call irrazionali. Nelle partite online questi incontri sono molto frequenti, mentre solitamente live è più raro avere a che fare con loosers, generalmente si tratta di giocatori ubriachi o seduti al tavolo soltanto per creare scompiglio.
Di solito nel poker il termine looser viene utilizzato con accezione per lo più negativa, mettendo l’accento non tanto sull”aggressività dello stile di gioco quanto sulla sregolatezza e la mancanza di riflessione.
Dopo aver individuato il giocatore looser al tavolo, è necessario adottare le giuste strategie per evitare che il nostro stack venga minacciato da questa scheggia impazzita.
1. Sedersi al posto giusto
Se possibile, facciamo in modo di prendere il posto alla sinistra del looser, in modo di essere in posizione vantaggiosa rispetto a lui.
2. Aggredirlo con dei contro-rilanci
Approfittiamo e giochiamo di posizione e quando abbiamo delle mani che Sklansky definirebbe giocabili (connectors di valore superiore a 10, coppie e Assi accompagnati da carte alte) rispondiamo ai suoi rilanci con dei contro-rilanci, per costringerlo a meditare seriamente ad un fold e cercare di chiudere le mani prima dello show down.
3. Non andare in tilt
Questa regola in effetti vale per ogni partita di poker e non soltanto per quelle con un looser al tavolo: riuscire a mantenere la calma ed evitare di andare in tilt è essenziale per non rovinarsi il gioco e la serata. Non dobbiamo mai accanirci contro qualcuno o rischieremo di giocare in modo scriteriato quanto il suo al semplice scopo di fare un player out. Se poi nonostante i nostri sforzi ci rendiamo conto che stiamo perdendo la pazienza e che l’avversario looser sembra essere nella serata più fortunata della sua vita, pazientiamo: questo stile di gioco alla lunga non paga e quindi aspettiamo che – come si dice ai tavoli – il giocatore si “schianti” contro qualcun altro.
Ricordiamoci comunque che in questo caso cercare di capire il ragionamento alla base dello stile di gioco fatto di raise del looser è totalmente inutile, al contrario dovremo stupirci piuttosto se una mano verrà chiamata senza rilanciare.

A tutti i poker players sarà capitato almeno una volta di incontrare al tavolo un giocatore looser, ossia un rounder che basa la propria partita su raise spesso sconsiderati e call irrazionali. Nelle partite online questi incontri sono molto frequenti, mentre solitamente live è più raro avere a che fare con loosers, generalmente si tratta di giocatori ubriachi o seduti al tavolo soltanto per creare scompiglio.

Di solito nel poker il termine looser viene utilizzato con accezione per lo più negativa, mettendo l’accento non tanto sull”aggressività dello stile di gioco quanto sulla sregolatezza e la mancanza di riflessione.

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Strategia del poker: come gestire le overcards di fronte a un all-in

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Quando spizzichiamo le carte e scopriamo di avere in mano due figure come Asso-Kappa, Kappa-Donna o Donna-Jack ci sentiamo già baciati dalla Dea Bendata: non c’è modo migliore nel Poker Texas Hold’em per iniziare il gioco, specialmente se siamo in posizione.
Se però il board non ci è amico, riuscire a gestire le overcards ed evitare di perdere molte fiches può risultare complicato, più che altro spesso quando abbiamo belle carte è molto difficile riuscire a foldare e accettare di passare una mano così importante.
Ma, come dice Kenny Rogers, “devi sapere quando puoi tenere le tue carte (hold’em) e quando invece è meglio passare (fold’em)”.
Se ad esempio ci troviamo in una delle ultime posizioni con due overcards e ci troviamo di fronte ad un all-in dopo un flop arcobaleno con 9 – 4 – 2, cosa sarebbe più saggio fare? Sono così tante le variabili che entrano in gioco a questo punto che non esiste una risposta esatta e una sbagliata.
Proviamo a concentrarci innanzitutto su cosa potrebbe avere in mano il nostro avversario: una coppia più alta servita, la top pair sul tavolo, il tris o magari un progetto di scala. La lettura dell’altro giocatore a questo punto diventa essenziale e cruciale, perchè se riusciamo ad intuire cosa potrebbe averlo spinto all’all-in saremo anche in grado di prendere la decisione migliore, sia questa un fold o un call per il coin flip.
Come secondo step, valutiamo le pot odds e decidiamo se la chiamata sia giustificata dal piatto in palio e dal nostro stack (se optiamo per la scelta del coin flip, accertiamoci di rimanere ancora in piedi nel caso perdessimo). Se la nostra lettura dell’avversario ci fa pensare che lui stia bluffando, probabilmente potremo vincere la mano per carta alta.
Ad ogni modo, quando dobbiamo fronteggiare un all-in, ricordiamoci sempre che un principio fondamentale del poker è quello di non innamorarsi delle proprie carte, ma soprattutto per essere dei bravi rounders non basta saper giocare, ma anche trovare il coraggio – a malincuore – di foldare.
Quando spizzichiamo le carte e scopriamo di avere in mano due figure come Asso-Kappa, Kappa-Donna o Donna-Jack ci sentiamo già baciati dalla Dea Bendata: non c’è modo migliore nel Poker Texas Hold’em per iniziare il gioco, specialmente se siamo in posizione.
 
Se però il board non ci è amico, riuscire a gestire le overcards ed evitare di perdere molte fiches può risultare complicato, più che altro spesso quando abbiamo belle carte è molto difficile riuscire a foldare e accettare di passare una mano così importante.
 
Ma, come dice Kenny Rogers, “devi sapere quando puoi tenere le tue carte (hold’em) e quando invece è meglio passare (fold’em)”. 

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