Il Poker alle Olimpiadi di Londra nel 2012

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RoyalFlushIl Poker negli ultimi tempi ha fatto passi da gigante: da gioco d’azzardo quale era considerato fino a qualche tempo fa a sport riconosciuto ed amato in tutto il mondo, apprezzato per la componente tecnica, tattica e psicologica che lo contraddistingue da tutti gli altri skill games.

Ora però pare che la comunità internazionale del Poker – e nello specifico una società del gruppo Mansion – abbia deciso di conferire ulteriore lustro a questo sport, portandolo nel 2012 alle Olimpiadi di Londra come sport dimostrativo, con l’intento di promuoverlo in occasione del 2016 a disciplina olimpica tutti gli effetti: il Poker infatti, oltre ad essere già riconosciuto come sport in diversi Stati, è un’attività accessibile ai più, senza limitazioni di età, sesso e cultura.

Il nostro amato sport ha quindi intrapreso un cammino che lo sta portando ad acquisire sempre più rispetto e visibilità anche agli occhi di chi ancora lo associa alle immagini delle bettole fumose del Far West e che quindi probabilmente presto lo eleverà sino al sacro braciere di Olimpia.

Per quanto ad alcuni possa far sorridere associare il Poker ad altre nobili ed antiche discipline come l’atletica, la boxe e la lotta greco-romana, per noi poker players rappresenta l’insperata possibilità di poter gareggiare non soltanto per un prestigioso braccialetto WSOP ma per un’impagabile medaglia d’oro.

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