J.J. Breeze va al WSOP con una canzone

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BoxtopsAbbiamo visto molte volte i poker players cimentarsi in campi diversi dai tavoli di feltro verde in cui sono abituati a gareggiare, ma l’ingegnosa trovata di Jason Mershon è qualcosa che davvero merita una menzione.

J.J. Breeze – nome di battaglia di Mershon – è un celebre poker player, che negli anni ’60 viveva grazie ai suoi successi con le carte e le canzoni composte insieme al suo gruppo, i Box Tops (in foto, la formazione originale della band).

Ora Breeze ha deciso di tornare sulla cresta dell’onda unendo le sue passioni, ed ha composto una nuova canzone dal titolo “Playin’ poker for a Living”
: l’idea di scrivere il pezzo è nata nel corso di un torneo di alcuni mesi fa, che vedeva il poker player costantemente short stacked. Così il rounder ha deciso di buttare giù quello che potrebbe diventare l’inno del pokerista: “Ho scritto la canzone per descrivere con humor cosa si cela nella vita di un poker pro, il sarcasmo di molti giocatori professionisti e la monotonia di giocare a poker per vivere, giocando per ore nelle cardrooms dei casinò”.

Ma la pensata di Breeze assume ora un carattere davvero innovativo: il giocatore-cantante ha infatti pensato di vendere la sua canzone al prezzo di 1,49 dollari direttamente sul suo sito, ed i primi 15 mila fan che acquisteranno il pezzo si aggiudicheranno il 50% delle sue eventuali vittorie al prossimo Main Event del World Series of Poker: insomma, una sorta di staking musicale che secondo il protagonista è “un modo di ringraziare tutti, ma anche un ingegnoso sistema per promuovere la canzone”.

L’impresa di J.J. Breeze non sarà senz’altro facile, visto il field ampissimo ed agguerritissimo, ma lui non si dà certo per vinto e farà di tutto per raggiungere un posto in the money: “Ho vinto tanti piccoli tornei in California e a Las Vegas, quindi credo sia il momento per tentare l’impresa alle WSOP, perchè con un po’ di fortuna potrei riuscire ad entrare nel final table. Anche se gioco prevalentemente cash, sono considerato anche un buon giocatore di tornei, quindi non voglio che la gente pensi che sono un dead money”.

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