Macao, la Las Vegas asiatica che non conosce crisi

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Negli ultimi anni molti operatori e multinazionali che si occupano di gaming si sono lamentati a causa della crisi economica, che ha colpito evidentemente anche il settore dei giochi e dei casinò: il numero dei visitatori è sceso notevolmente, e così anche le somme dedicate all’azzardo.

Le grandi compagnie come la Wynn Resorts e la MGM and Sands sarebbero già fallite da un pezzo se non fosse per Macao, la Las Vegas d’Oriente che sembra davvero non essere stata sfiorata dalla crisi.

Rispetto ad un anno fa esatto, i guadagni di questa Sin City asiatica sono infatti aumentati del 70%, permettendo così alle grosse aziende che hanno investito nei casinò di recuperare parte delle perdite subite in questi mesi per il crollo avuto nelle sale da gioco di Las Vegas: la Wynn Resorts ad esempio ha reso noto il bilancio del secondo quarto del 2010, in cui appare evidente che le perdite sono state “solo” di 4,7 milioni di dollari, contro i 222 milioni di rosso segnati nello stesso periodo del 2009.

La MGM Resorts International invece sta letteralmente annaspando, a causa dei grossi investimenti fatti nel City Center di Las Vegas, ma anche in questo caso gli oltre 40 milioni di dollari guadagnati in appena una manciata di mesi nella scintillante Macao hanno fatto la differenza nel bilancio dell’azienda, che altrimenti avrebbe registrato un passivo di centinaia di migliaia di dollari.

Insomma dietro la crosta sfavillante di Sin City in verità c’è un’economia che fa fatica a riprendersi, e soprattutto ci sono visitatori che non sono più disposti a sperperare denaro su denaro per tentare la sorte: tutto il contrario rispetto a Macao, che col passare dei mesi sta diventando sempre più una delle mete preferite dei giocatori incalliti di tutto il mondo, ed uno dei luoghi in cui appare – per gli operatori – più saggio investire in nuovi casinò.

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