Per ricostruire l’Abruzzo si pensa al cash game per il poker online

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‘Terremoto’-poker: si apre la via al gioco cash su Internet

di Giorgio Caroli

Presto le poker room online italiane potrebbero ricevere dal governo il miglior regalo possibile: la legalizzazione del gioco cash, affiancato alla tradizionale versione ‘a torneo’. Tutto nasce da una necessità concreta: ‘far cassa’ a favore dell’Abruzzo terremotato. La decisione del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di spostare il G8 dalla Maddalena all’Aquila, del resto, va palesemente in quella direzione: gli oltre 400 milioni che l’Italia avrebbe speso per ospitare i big del mondo nell’isoletta sarda verranno spesi nelle zone colpite dal Sisma, che in più guadagneranno dal ‘giro’ di soldi che un evento di quella portata muove. Un G8, però, non basta e quindi il governo, con i decreto approvato dal Cdm di giovedì all’Aquila, cerca ulteriori fondi per ricostruire. Dove trovarli, quindi, se non anche nel ‘gioco’ e nel gettito erariale che da esso deriva? “Non una nuova tassa sugli italiani”, per dirla con Berlusconi, ma un prelievo su un’attività economica in continua ascesa e, dati alla mano, non soggetta ad alcuna crisi.

Puntualmente, a ogni legislatura si parla di introdurre una legge per legalizzare il ‘gambling’, ma ogni volta lo sbarramento parlamentare si dimostra insormontabile: gli italiani, “popolo di santi, poeti e navigatori”, ma anche di giocatori e in alcuni casi ‘truffatori’, non sono considerati dai loro stessi governanti “abbastanza maturi” per potersi gestire e poter giocare ‘a soldi’ senza finire, prima o poi, ‘per portoni’. Con il gioco online, almeno uno dei due problemi verrebbe superato: su Internet non sono possibili le operazioni di money laudering (riciclaggio) che invece sono facilmente realizzabili in un casinò. Online resta traccia di tutto: versamenti, spostamenti di denaro da un giocatore all’altro, prelievi, vincite, perdite, persino ogni singola mano sono tracciati, a beneficio di gestori di poker room e autorità preposte al controllo.

Non solo: una rigida normativa sulresponsible gamige rigide quote sui massimali di denaro movimentabili garantirebbero, secondo le varie relazioni presentate all’ufficio legislativo del ministero dell’Economia, “la tutela del singolo cittadino”. Va forse quindi letta nella direzione della legalizzazione del gioco del poker ‘cash’ online questa riga della relazione del governo al decreto per il reperimento dei fondi per l’Abruzzo: “si risolve una procedura comunitaria aperta per il poker a torneo online e si introduce il poker non a torneo online”.

Con questa operazione, infatti, l’Italia prenderebbe due piccioni con una fava: aggiornare la propria normativa a quella europea, che consente il cah game su internet, e ‘far cassa’ per ricostruire le case dei terremotati. Ovviamente, una volta finita la ricostruzione, nessuno penserebbe mai a togliere la norma: il gettito da gioco è infatti uno dei principali capitoli d’entrata dello Stato e ‘tassare’ il poker online cash potrebbe fornire alla pubblica amministrazone un surplus di entrate annue.

Il tutto, ovviamente, riferito al solo web: nessuno pensa infatti alla possibilità di legalizzare il gioco cash nella versione live.

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