Superstizione nel poker, per Doyle Brunson non esiste

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“Ci sono alcune cose che proprio non si mischiano fra loro: il vino e il whiskey, la concentrazione e la musica ad alto volume, il poker e la superstizione”.

Secondo il campione Doyle Brunson, nel poker esiste anche un po’ di superstizione, la fortuna è l’elemento fondamentale, ma attenzione perché ogni minimo movimento è determinante per poter mettere in difficoltà l’avversario.

“Certo i talismani, amuleti sono cose per superstiziosi, nel poker conta molto l’intuito e la grande dose di fortuna. Mi piace immaginare di aver osservato qualcosa inconsciamente e che poi quell’input mi indichi la strada da seguire: in questo senso, trovo fondamentale dare seguito alle proprie intuizioni. Può essere corretta o sbagliata, ma non avendo altro a disposizione ascolto quel sentimento per effettuare la mia decisione”.

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