All’EPT di Londra ancora protagonista l’immortale “Texas Dolly” Brunson

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Non esce spesso dal suo “buen retirotexano: eppure, a 78 anni suonati, quando si siede al tavolo verde, lotta in mezzo alle nuove leve del poker mondiale, dopo aver vinto 10 braccialetti di campione del mondo alle WSOP. Doyle Brunson, vera leggenda del Texas Hold’em, è tra i protagonisti dell’Ept di Londra, che ha concluso ieri il day2. Non è chipleader, ma in questo momento del torneo conta poco. Quello, per ora, è un ruolo che spetta al tedesco Benny Splinder, giovane talento del poker online. Come detto, si difendono bene gli italiani, mentre prosegue l’avanzata dei big. Oltre a Doyle Brunson, sono stati promossi al day3 anche il paisà Roberto Romanello (gallese di origini italiane), Jake Cody (uno dei quattro giocatori in gara ad aver vinto in carriera un Ept, un Wpt e un braccialetto Wsop), Jason Mercier (un Ept di Sanremo in bacheca ed un mondiale di Omaha, l’altra specialità di poker con 4 carte personali) e il bi-campione del mondo Freddy Deeb, libanese naturalizzato statunitense. Ancora in corsa pure Tony Cascarino, l’ex calciatore della nazionale irlandese. Tutti dietro, comunque, alle 470mila chip di Benny Splinder, il dominatore, fin qui, del torneo.

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