Poker online: AAMS ed operatori si incontrano per trovare rimedi contro il gioco scorretto

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poker-collusionUno dei più grossi problemi del poker online è la facilità con la quale i giocatori più “furbi” possono imbrogliare: spesso e volentieri purtroppo capita di assistere a scenette che rappresentano delle vere e proprie truffe ai danni degli avversari.

Non sono rari infatti i vari episodi di collusion e chip dumping, tanto che un paio di giorni fa i dirigenti dei Monopoli di Stato (AAMS) e gli operatori italiani di poker online si sono incontrati per discutere proprio in merito allo spinoso argomento del gioco scorretto.

Rispetto ad un anno e mezzo fa – ossia quando il poker online fece il suo ingresso ufficiale nel mercato italiano – le denunce dei giocatori nostrani per sospetti di collusion sono molto diminuite, ma rimangono tuttavia copiose se pensiamo a quanto viene solitamente millantata la sicurezza delle sale da gioco online.

Per chi non conoscesse i termini, la collusion si verifica quando due o più poker players sono allo stesso tavolo e giocano in cooperazione, spesso anche dicendosi le carte l’un l’altro, mentre il chip dumping è il passaggio volontario di chips da un giocatore ad un altro, di una minima parte o addirittura dell’intero stack: solitamente, queste due sono le truffe più frequenti sui tavoli verdi virtuali, e nel meeting tra AAMS e operatori di un paio di giorni fa si è cercata una soluzione proprio a questo riguardo, principalmente provando a dare una maggiore libertà di azione nei confronti delle poker room nel prendere provvedimenti verso i giocatori truffaldini.

Purtroppo sarà difficile per gli operatori riuscire ad arginare questa piaga, ma è molto probabile che – se davvero anche qui in Italia le pene verso i bari del poker online fossero più severe, proprio come avviene in tutti gli altri Paesi del mondo – allora assisteremmo a meno scene di collusion e chip dumping ai tavoli.

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