Il CEO di Full Tilt Poker destituito dalla carica di guida della Red Room

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Il CEO di Full Tilt Poker, Ray Bitar, é stato destituito dall’incarico di guidare la Red Room. Questo, almeno, stando a quanto riportato da wickedchopspoker.com: il portale specifica che il provvedimento sarebbe accaduto domenica scorsa, a causa della forte pressione dei nuovi investitori.

La motivazione di tale atto trova la sua spiegazione nel fatto che i nuovi acquirenti della società, non vogliono identificarsi ed essere identificati con qualcuno che é stato incriminato dal dipartimento di Giustizia USA. Inoltre, sempre secondo quanto riferito da alcuni dipendenti della compagnia, non risultatno esserci comunicazioni di Bitar dalla scorsa domenica.

Sempre stando a voci interne a FTP, si apprende la notizia secondo cui l’Alderney Gambling Control Commission (AGCC), potrebbe riattivare la licenza a breve, forse già da domani. Molto prima, dunque, del 26 luglio, data in cui era in cui era stata fissata l’audizione.

Bitar, lo ricordiamo, è accusato dallo scorso 15 aprile di riciclaggio di denaro e frode bancaria insieme ad altre 11 persone. Le incriminazioni prendono spunto dalla violazione dell’Unlawful Internet Gambling Enforcement Act (UIGEA), la legge americana sul gioco online emanata nel 2006, la quale, pur non dichiarando fuorilegge i siti di poker, si limitava a vietare alle banche e alle compagnie delle carte di credito americane di elaborare pagamenti da e per le società di gioco d’azzardo online.

Le società, per raggirare tale provvedimento, avevano messo in piedi un piano di frode fiscale, che permetteva loro di continuare ad accettare i pagamenti provenienti da giocatori americani, giustificandoli, come semplici transazioni commerciali o di servizi. Bitar attualmente è ancora ricercato.

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