Full Tilt Poker, nuovi guai in arrivo. Ora anche i giocatori canadesi attuano la class action

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Non accennano a diminuire i guai per la sala di poker online più famosa al mondo: Full Tilt Poker. Chiusa da oltre due mesi per la sospensione della licenza da parte della AGCC, e con in corso una difficilissima azione legale, la poker room si trova ora a dover affrontare una nuova citazione. A seguito del Black Friday, quando la FBI oscurò i siti delle principali sale di poker online ai giocatori statunitensi, Full Tilt Poker fu ovviamente costretta a sospendere i propri servizi ai giocatori degli USA. E sospendendo l’offerta del gioco ha inevitabilmente congelato tutti gli account con i soldi che i singoli players detenevano sui propri conti di gioco online.  A seguito di questo provvedimento, una cordata di players, capitanati dal player Todd Terry, ha indetto una class action per citare la poker room in tribunale al fine di farsi rimborsare tutti i soldi, giocatore per giocatore. Secondo quanto riporta oggi un celebre sito di poker online statunitense, Full Tilt Poker sarebbe ora stata citata nuovamente a giudizio da una nuova azione legale da parte di alcuni players canadesi, unitisi con l’identica finalità di ottenere il rimborso dei soldi presenti sui propri conti di gioco, congelati ormai da troppo tempo.
Zayn Jetha e Donald Whelan, questi i nomi dei giocatori promotori della nuova class action, hanno intrapreso le vie giudiziarie verso Raymond Bitar, Howard Lederer e Nelson Burtnick, oltre che contro la Full Tilt Ltd e le compagnie associate quali Orinic, Oxalic, Tiltware e Vantage. La citazione sarebbe già stata notificata nei giorni scorsi. Nuova tegola in arrivo quindi per la poker room irlandese. Dunque, quando sembrava che le cose stessero finalmente tornando sulla strada giusta, quando Full Tilt aveva da poco annunciato la riapertura del proprio forum, con il pagamento delle commissioni tributarie alla Alderney Gambling Control Commission per non perdere la licenza, ed in attesa che quest’ultima si pronunci sul futuro della sala di poker online e sulla effettiva legalità della propria licenza, condizione imprescindibile per il ritorno online della sala, tutto torna in alto mare.
La decisione della Alderney Commission è stata fissata per il prossimo 15 settembre, data entro la quale Full Tilt Poker dovrebbe aver definito il determinante passaggio di proprietà ad una anonima cordata di imprenditori europei.

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