Pius Heinz é il Re delle WSOP 2011

Alla fine ha rispettato i pronostici: il tedesco Piuz Heinz ha vinto il Main Event delle WSOP 2011, come era logico aspettarsi, visto che era arrivato al decisivo final table da chip leader prima dell’ultima sessione di gioco, in cui erano arrivati appena in tre. Pius Heinz è il primo player tedesco a conquistare il braccialetto più prestigioso nel mondo del poker, oltre ad una prima moneta da 8,7 milioni di dollari, il terzo premio più ricco nella storia dei tornei di poker. Heinz è stato bravissimo, nel corso del Main Event, a recuperare lo svantaggio dagli altri player, visto che al final table era giunto fra i più short: in settima posizione fra i november nine, dopo la prima selezione è passato come chipleader, con il doppio delle fiches dei suoi avversari, Ben Lamb e Martin Staszko. E proprio contro il ceco Staszko (secondo classificato, che vince 5,4 milioni di euro), Heinz si è giocato l’heads up finale del torneo. Una session durata ben sei ore, che ha sfiorato il record della finale del 1983 fra Tom McEvoy e Rod Peate. Heinz e Staszko si sono alternati in testa al chip count moltissime volte, avendo alle spalle un pubblico numeroso e molto rumoroso, degno di una finale da coppa del mondo. Alla fine, la mano decisiva è stata assegnata dalla carta del mazzo più alta: nessuno dei due fra flop e river è riuscito a chiudere nemmeno una coppia, ma l’Asso Kappa di Heinz gli è valso il braccialetto delle Wsop.

WSOP, Heinz verso il decisivo final table del November nine

Crede in Dio, nello Stato e nella famiglia: Pius Heinz – attuale chipleader dei tre finalisti delle World Series of Poker, prova ora ad entrare nella storia del poker: essere il primo player tedesco che si sia mai imposto alle Wsop. “È andato tutto oltre ogni aspettativa – ha dichiarato Pius in attesa di sedersi al final table – specie domenica quando sono arrivato al tavolo da settimo e dopo appena 30 minuti di gioco avevo più o meno lo stesso numero di fiches di tutti gli altri“. Possiede la classiche caratteristiche di un tedesco: metodico, calmo e impassibile, Pius rivela che “luci, telecamere, folla e tifo da stadio non mi hanno influenzato negativamente. Anzi, così ci ho preso più gusto“. Heinz non si lascia toccare nemmeno se gli si parla del livello altissimo dei giocatori con cui dovrà vedersela al tavolo verde: “Anche per questo mi divertirò di più. Certo, servirà più impegno e concentrazione, che secondo me contano più delle carte. Ma è vero pure che senza di quelle non si va da nessuna parte“. Giunto al final table fra i più “short” ora Pius ha il vantaggio di partire favorito, dall’alto del suo stack da 108 milioni di chips: “È chiaro che giocare da chipleader ti dà dei vantaggi. Si può amministrare meglio il proprio gioco ed essere anche più creativi“. Poi però, il tedesco esprime parole di stima per i suoi due avversari: “Ben Lamb è un grande, rispetto il suo gioco e se oggi mi trovo con più fiches di lui è solo perché ho avuto carte migliori. Di Martin Staszko invece ‘non mi fido’. È vero che è il più short, ma è uno che difficilmente sbaglia una mano. E sono convinto che ci darà parecchio filo da torcere“. Infine, quando gli si chiede cosa si aspetta dal final table preferisce evitare ogni previsione. “Posso dire solo che giocherò al mio meglio“.

WSOP, tutta la delusione dei november nine eliminati

Sono rimasti in tre a giocarsi il braccialetto da 8,7 milioni di dollari nella giornata di domani: agli altri sei november nine che sono stati eliminati dal gioco non rimane dunque che commentare e analizzare la loro performance al final table delle World Series of Poker. “Fuori in nona posizione con AJ contro l’AK di Ben Lamb. Mi brucia un po’, ma sono comunque contento. Grazie a tutti per il supporto e l’affetto dimostrato“. Preferisce prenderla con filosofia Sam Holden, il player britannico uscito per primo dal tavolo in nona posizione. Anton Makiievskyi, fuori invece come ottavo, se la prende invece con il tifo da stadio alle spalle del final table: “Non credo mi abbia influenzato più di tanto, ma comunque non mi è piaciuto. C’era troppo casino per i miei gusti“. Eoghan O’Dea, eliminato in sesta posizione, non ha dimenticato la mano “cruciale” giocata contro l’attuale chipleader Pius Heinz, nella quale sul tavolo verde erano in ballo 44 milioni di fiches con o’Dea che ha passato sull‘all in dell’avversario: “Credo proprio che abbia ‘ucciso’ le mie possibilità” ha dichiarato alla fine il player irlandese. “Sono felice per i soldi appena vinti (2,2 milioni di dollari, ndr), ma non per il risultato“: sincero fino in fondo invece Phil Collins, ‘fatto fuori’ in quinta piazza. Matt Giannetti, é arrivato quarto, ma proprio non riesce a darsi pace: “Quando arrivi a un passo dal tuo sogno e poi non ce la fai, è tremendo. Chi è arrivato quarto l’anno scorso alle Wsop? Nessuno se lo ricorda“. Un pò troppo negativo il suo pensiero. Nella scorsa edizione,la quarta piazza fu del “nostro” Filippo Candio, primo italiano al final table del Main Event, che si portò a casa la bellezza di ben tre milioni di euro. Ora gli occhi sono tutti puntati sulla grande sfida di domani: chi sarà il Re?

Wsop, si scommette sul “November Nine”

Si continua a scommettere sul futuro vincitore (Staszko è il favorito quotato a 6,00), ma anche sul primo player che “alzerà bandiera bianca“: l’attesissimo Final Table del Main Event Wsop è oramai molto vicino e i bookmaker si divertono a quotare le possibilità di vittoria dei nove player, partendo dalla situazione chip count. Nella giocata che riguarda la prima eliminazione il titolo di “favorito” se lo contendono alla pari Badin Bounahra (con 19,7 milioni di chips) e Samuel Holden (a 12,3 milioni, nel ruolo di short) entrambi bancati a 3,75. È il secondo più corto al tavolo (con 13,8 milioni di fiches) e per questo l’eliminazione per primo di Anton Makiievskyi è data a 5 volte la posta, così come anche per quella di Pius Heinz, che conta poco più di 16 milioni di gettoni. Quotato a 11,00 per il ko anticipato di Ben Lamb (quasi 21 milioni di chips) così come quello di Matt Giannetti (24,7 milioni) e Phil Collins (23,8 milioni). Per i due player che invece si trovano al comando del chipcount, uscire per primi appare quasi impossibile: Eoghan O’Dea (quasi 34 milioni) paga 26,00, per il chipleader Martin Staszko (40,1 milioni) la quota sale a 34,00.

November Nine, 9 partecipanti: Staszko cheap leader

November Nine ha visto il suo epilogo finale, con la lista dei 9 partecipanti che si contenderanno il prestigioso premio.

Il grande favorito è il player ceco Martin Staszko (chipleader) che parte con una dote iniziale di poco superiore ai 40 milioni di chips, a seguire lo statunitense Matt Giannetti (che inizierà con 24.750.000, il libanese Badih Bou-Nahra che avrà uno stack di 19.700.000.

L’Irlandese Eoghan O’Dea 33.925.000, Phil Collins con 23.875000 che nei tornei online ha vinto più di 3 milioni di Dollari. L’ucraino Anton Makiievskyi  13.825.000 che è il più giovane del gruppo con 21 anni.

L’inglese Sam Holden 12.375.000 anche lui giovanissimo 22 anni. La postazione 7 è riservata al tedesco Pius Heinz  che parte con 16.425.000, chiude la lunga lista di partecipanti, l’americano Ben Lamb con 20.875.000, già vincitore del 10.000$ PLO Championship

Poker live: Ben Hopkins vince il torneo reunion tra i November Nine

Per quanto possa suonare strano, è stato il poker player Ben Hopkins ad aggiudicarsi la vittoria del torneo che celebrava la reunion dei November Nine del World Series of Poker 2010, evento che si è svolto in questi giorni al Foxwoods.

Come anticipavamo, i nove protagonisti del tavolo finale WSOP non sono riusciti a fermare la cavalcata di Hopkins, che si presentava all’evento come uno dei giocatori che si sono qualificati per il torneo grazie ad un satellite live.

I November Nine del WSOP 2010 di nuovo insieme al Foxwoods

Normalmente i November Nine del World Series of Poker difficilmente tornano a giocare insieme, e diventa rarissimo persino vederne due insieme allo stesso tavolo: quest’anno però al Foxwoods Resort Casinò avremo occasione di rivedere in azione i nove finalisti del WSOP 2010 per una simpatica reunion.

Per chi non ricordasse più i loro nomi, ritroveremo il nostro Filippo Candio, il campione Jonathan Duhamel, il grande Michael Mizrachi insieme a John Racener, Joseph Cheong, John Dolan, Jason Senti, Matt Jarvis e Soi Nguyen.

Jonathan Duhamel racconta della sua vittoria al Main Event WSOP

Pochi minuti dopo la sua vittoria al Main Event del World Series of Poker, Jonathan Duhamel è stato immediatamente circondato dall’affetto di tutti i suoi cari e degli appassionati di poker del suo amato Canada, in quanto questo suo trionfo ha portato per la prima volta il titolo di campione del mondo di poker in terra canadese.

Grazie a questa vittoria, Duhamel ha intascato l’esorbitante cifra di oltre 8,9 milioni di dollari, una cifra incredibile per una giocatore di appena 23 anni, come ha dichiarato lui stesso al termine della sua impresa: “Significa moltissimo per me, è come un sogno diventato realtà. Per tutta la vita, ho sognato questo momento e l’attimo in cui sarei stato proclamato campione… è fantastico, sono il ragazzo più felice del mondo!”

Jonathan Duhamel è il nuovo campione del mondo di poker

Dopo mesi di attesa finalmente conosciamo il nome del campione del mondo di poker 2010: è il giovane canadese Jonathan Duhamel (in foto), che nelle scorse ore si è aggiudicato la vittoria dell’heads up conclusivo del Main Event del World Series of Poker.

Il testa a testa finale vedeva contrapposti Duhamel e lo statunitense John Racener, con il canadese in netto vantaggio di chips con uno stack di 188.950.000 chips contro le 30.650.000 dell’avversario, lasciando nelle mani di Racener l’ardua impresa di una delle rimonte più difficili nella storia del poker moderno.

WSOP 2010: dove seguire l’heads up finale

In queste ore è davvero impossibile non sentir parlare del gran finale in corso al Rio Casinò di Las Vegas per scoprire il nome del vincitore del World Series of Poker 2010, e anche se per noi tifosi di poker italiani il sogno si è infranto Domenica mattina con l’eliminazione del nostro grande Filippo Candio la gara prosegue, e tra poche ore conosceremo chi sarà il campione del mondo di poker.

Sono rimasti in gioco ancora per l’heads up finale il chip leader canadese Jonathan Duhamel (in foto) ed il suo collega statunitense John Racener, che si accomoderanno al tavolo alle ore 20:30 locali (le 5 e mezza del mattino in Italia) per contendersi un posto nell’Olimpo del poker ed il milionario bottino.

WSOP 2010: Filippo Candio chiude in quarta posizione, siamo all’heads up finale

Tutti noi stavamo seguendo col cuore in gola l’epica impresa del nostro Filippo Candio (in foto), in azione al Rio Casinò di Las Vegas per l’atto finale del World Series of Poker 2010, ma purtroppo il bravo poker player cagliaritano ha concluso la sua corsa al quarto posto, ad un soffio dal testa a testa conclusivo.

Ad ogni modo, tutti noi possiamo essere davvero molto fieri di questo giovane italiano che è riuscito a raggiungere un risultato così importante, arrivando dove nessun azzurro era mai arrivato prima di lui e dando un’immagine del poker made in Italy che ci riempie d’orgoglio.

WSOP 2010: il favorito secondo i bookmakers è Jonathan Duhamel

Mentre i November Nine sono impegnati al Rio Casinò di Las Vegas nel tavolo finale di questo World Series of Poker 2010, proviamo a dare un’occhiata alle quote assegnate dai bookmakers ai partecipanti per vedere chi – secondo loro – è il giocatore più titolato per la vittoria.

Nemmeno a dirlo, chi potrebbe più facilmente agguantare il titolo di campione del mondo di poker è il chip leader Jonathan Duhamel, che inizia la sua avventura al final table con uno stack esorbitante: la quota per questo giocatore è in media di 13 a 5, relativamente bassa per uno sport come il poker.

WSOP 2010: poche ore al tavolo finale del Main Event

È iniziato il conto alla rovescia per lo “Shuffle up and deal” ufficiale del gran finale per il Main Event del World Series of Poker 2010, l’atteso final table che vedrà protagonisti nove tra i più talentuosi pro poker player internazionali: ciò significa che i membri dei November Nine hanno davanti a sè soltanto poche ore per cucire le toppe dei loro sponsor sulle magliette, fare gli ultimi riti propiziatori e rilasciare una manciata di interviste prima di sedersi al tavolo più importante della loro vita.

Il final table verrà ospitato nelle lussuose sale del Casinò Rio di Las Vegas e partirà il prossimo 6 Novembre alle ore 12:00 locali: da quel momento inizierà una delle maratone di poker più emozionanti ed impegnative, tanto per gli spettatori quanto – soprattutto – per i giocatori, ed il gioco proseguirà senza sosta fino a che resteranno in gara soltanto i protagonisti del testa a testa conclusivo.