Usa, poker sotto inchiesta: cadono le responsabilità civili?

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Clamorosa indiscrezione proveniente da New York, precisamente dal Dipartimento di Giustizia di Manhattan: i procuratori che stanno indagando contro i vertici di PokerStars.com, Full Tilt Poker, Absolute Poker e UB.com, sarebbero intenzionati a cancellare le responsabilità civili (multe e richieste di risarcimento danni) dei quattro siti.

Rimarrebbero invece inquisiti, a livello penale, i titolari delle rooms già rinviati a giudizio lo scorso aprile. In ballo, lo ricordiamo, ci sono circa 3 miliardi di dollari.

Se tutto ciò fosse confermato, si agevolebbre la trattativa in corso per l’acquisto del pacchetto di controllo della red room e sarebbero sbloccati i fondi bancari dei siti in questione, sequestrati a titolo cautelare.

Il super procuratore Preet Bharara dunque, dopo aver messo in ginocchio il poker online negli USA, pare ora disposto ad un’importante apertura, dopo aver accertato che le quattro rooms si sono astenute in questi mesi ad accettare gioco dagli Stati Uniti. Ora, affinché l’accordo possa essere firmato, resta da sciogliere l’ultimo, essenziale nodo: il rimborso dei fondi ai giocatori.

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