Prop bets, le pazze scommesse dei pro poker players

Spesso avere troppi soldi a disposizione non sazia tutti gli appetiti della vita… troppe volte la noia stimola la curiosità verso i campi più disparati… tutto fa brodo, insomma, quando si è ricchi e capricciosi e il denaro non serve per vivere ma per puro divertimento e spirito goliardico: così molti pro poker players – già pazzi di loro per inclinazione genetica – talvolta si dilettano con le prop bets, scommesse così pazze da far impallidire qualsiasi altro essere umano.

Le regole sono poche e molto semplici: si mette in palio una determinata somma di denaro e si stabilisce cosa deve fare l’altro per guadagnarselo. Come per ogni scommessa che si rispetti, maggiore è il rischio – spesso anche fisico – e maggiore sarà la posta in palio.

Così è passata alla storia l’impresa di Howard Lederer – il professore dei tavoli verdi, in foto – che in seguito ad una prop bet con David Gray si mangiò un cheeseburger subito dopo aver subito un’applicazione di bypass gastrico per 10 mila dollari. Epica anche la performance sportiva di Erik Lindgren, che nell’arco di una giornata è riuscito a completare a golf quattro rounds da 18 buche l’uno, spillando 340 mila dollari a Gavin Smith e Phil Ivey.

Ma se di pazzia vogliamo parlare, la palma d’oro spetta senza dubbio a Clonie Gowen e Brandon Cantu, che durante un torneo di poker di beneficenza hanno scommesso che il primo ad uscire dalla partita si sarebbe beccato nella schiena una scarica di taser gun, le pistole elettriche della polizia statunitense (per la cronaca, è stato Cantu ad avere la peggio).

Insomma a sentire di queste prop bets viene da chiedersi se davvero i quattrini in palio valgano queste sfide spesso così vicine al masochismo, così assurde e lontane anni luce dall’essere frutto di persone abituate a calcolare con bravura maniacale ogni possibile rischio e percentuale di riuscita. In fondo essere ricchi e annoiati fa fare proprio di tutto.