WSOP: Darwin Moon rifiuta il corteggiamento degli sponsor

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darwin-moon-sponsorEssere uno dei November Nine del Main Event World Series of Poker cambia la vita ad ogni poker player: non parliamo soltanto della visibilità a livello mondiale che il giocatore acquisisce, ma anche e soprattutto della battaglia degli sponsor a cui avevamo fatto accenno un po’ di tempo fa, in particolar modo delle varie poker room online, che corteggiano a suon di quattrini i nove finalisti per accaparrarsi la loro immagine.

Se da un lato quindi lo status subisce un passaggio di livello, è altrettanto vero che il risvolto economico della qualificazione al final table del World Series of Poker può superare di gran lunga il già sostanzioso bottino che i giocatori si sono assicurati tra sabato e lunedì.

La battaglia tra le poker rooms era cominciata già prima dell’inizio del tavolo finale per riuscire a mettere la propria firma sui grandi campioni, ma anche ora che il Main Event si è concluso questo gioco di marketing sembra non conoscere termine: infatti se PokerStars è riuscita a marchiare il novello campione del mondo di poker Joe Cada, l’altro protagonista dell’heads up finale Darwin Moon (in foto) è ancora orfano di sponsorizzazione.

Il taglialegna pokerista del Maryland, infatti, da vero uomo d’altri tempi ha gentilmente ringraziato tutte le poker room che hanno dimostrato fiducia e interesse verso le sue abilità sul tavolo verde, per poi declinare qualsiasi offerta, scegliendo di non associare il suo nome a nessuno dei brand: insomma, gli oltre 5 milioni di dollari vinti al Main Event sembrano accontentare le tasche di Moon, che ha rifiutato offerte ricche di zeri preferendo la libertà di sedersi al tavolo come il campione boscaiolo e non come il nuovo acquisto di una poker room.

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