WSOP 2010: braccialetti per Simon Watt e Matt Matros

simon-wattIn questa nuova giornata di gare, tutti gli occhi al Rio Casinò erano puntati su Tom Dwan, uno dei favoriti per la vittoria del braccialetto nell’evento numero 11 del World Series of Poker 2010: nulla di fatto per il giovane “durrrr”, che non è riuscito nell’impresa.

Nel frattempo, sono stati assegnati due nuovi braccialetti WSOP: uno a Simon Watt (in foto) nel torneo di No Limit Hold’em da 1.500 dollari, uno a Matt Matros nel torneo Limit Hold’em, sempre dal buy in di 1.500 dollari.

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World Team Poker: presentata la squadra USA

doyle-brunsonIl 19 Maggio prossimo al Golden Nuggets di Las Vegas si disputerà la prima edizione del World Team Poker, torneo a squadre con otto team provenienti da tutto il mondo che sborseranno una quota di partecipazione di ben 50 mila dollari.

Le squadre che parteciperanno all’evento saranno il Team USA (guidato da Phil Hellmuth e Doyle Brunson), il Team Vietnam (Men Nguyen), il Team China (Johnny Chan e David Chiu), il Team Israele (Eli Elezra), il Team Australia (Jeff Lisandro e Tony G), il Team England (Ben Roberts), il Team Brazil (Juliano Maesano) ed infine il Team Greece (George Kaplas).

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NBC Heads Up: Annie Duke è la prima donna a conquistare il titolo

anniedukeL’edizione 2010 del NBC National Heads Up Poker Championship segna un passo importantissimo per il poker femminile: per la prima volta nella storia della kermesse infatti è stata una rappresentante del gentil sesso ad uscirne vincitrice, la famosa ed apprezzata Annie Duke (in foto), che ha battuto nello scontro finale l’amico di lunga data Erik Seidel.

I due poker players non erano certo partiti favoriti in mezzo ad un field agguerritissimo con personaggi del calibro di Phil Ivey, Tom Dwan, Dario Minieri, Daniel Negreanu e Patrik Antonius, tutti giocatori di grande esperienza ed aggressività, ma hanno entrambi condotto una gara magistrale ed alla fine la Duke è riuscita a conquistare il titolo.

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WPT Bellagio Cup: Alexandre Gomes campione del torneo

Bellagio-Cup

Mentre al Rio Casinò di Las Vegas si disputava il Main Event WSOP, i tavoli verdi del famoso Casinò Bellagio hanno visto grandi poker players sfidarsi per sei giorni per guadagnare un posto nella storia del World Poker Tour, grazie alla WPT Bellagio Cup.
Il vincitore è Alexandre Gomes, campione di grande esperienza, che in heads up è riuscito ad avere la meglio sul chip leader del torneo Faraz Jaka. Gomes è riuscito a sfruttare un momento di tilt dell’avversario, riuscendo così a ribaltare la situazione che lo vedeva partire sfavorito con una proporzione di fiches di 1 a 2.
La mano finale ha visto il vincitore partire con Asso – Jack contro l’Asso – 7 di Jaka, che non ha ricevuto i favori della sorte in un board bianco che lo ha portato a chiudere la Bellagio Cup in seconda posizione.
Alexandre Gomes si aggiudica così il primo posto in questa tappa del World Poker Tour, con un bottino di oltre 1,1 milioni di dollari, un braccialetto WPT e una wild card per il WPT Championship dell’Aprile 2010.
Questo il payout dei sei giocatori del final table della WPT Bellagio Cup:
1 Alexandre Gomes – 1.187.670
2 Faraz Jaka – 774.780
3 Justin Smith – 464.870
4 Alec Torelli – 271.165
5 Christoffer Sonesson – 203.385
6 Erik Seidel – 164.640

Mentre al Rio Casinò di Las Vegas si disputava il Main Event del World Series of Poker, i tavoli verdi del famoso Casinò Bellagio hanno visto grandi poker players sfidarsi per sei giorni per guadagnare un posto nella storia del World Poker Tour, grazie alla WPT Bellagio Cup.

Il vincitore è Alexandre Gomes, campione di grande esperienza, che in heads up è riuscito ad avere la meglio sul chip leader del torneo Faraz Jaka. Gomes è riuscito a sfruttare un momento di tilt dell’avversario, riuscendo così a ribaltare la situazione che lo vedeva partire sfavorito con una proporzione di fiches di 1 a 2.

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Poker Hall of Fame: scelti dal pubblico i dieci finalisti

PokerHallOfFame

Insieme alla fine del World Series of Poker e in attesa del tavolo dei November Nine, sono finalmente stati resi noti i nomi dei dieci migliori poker players al mondo che a furor di popolo meriterebbero di entrare nella storia del gioco con la loro presenza nell’ambita Poker Hall of Fame. Una commissione di giornalisti e tecnici del settore valuteranno poi queste nomination e sceglieranno i campioni secondo loro più meritevoli di tale titolo.
Anche quest’anno, purtroppo, nessun rounder del Vecchio Continente è stato scelto per la stanza delle poker legends, ma i dieci candidati sono nomi universalmente riconosciuti per essere dei veri fuoriclasse: partendo dai famosi Daniel Negreanu e Phil Ivey, passando per big come Tom McEvoy, Tom “Durrrr” Dwan e Scotty Nguyen, gli amati Mike Sexton, Barry Greenstein e Erik Seidel, fino ad arrivare a Dan Harrington e Men “The Master” Nguyen.
La commissione della Poker Hall of Fame aveva stilato una lista di caratteristiche necessarie per acquisire il diritto all’entrata tra le stelle: aver giocato High Stakes, aver sostenuto competizioni contro i migliori professionisti del tavolo verde, aver gareggiato sempre ad alti livelli, guadagnato il rispetto dei colleghi e superato la prova del tempo (una singola vittoria non fa di un player un campione!).
Celebri esclusi, non per non aver soddisfatto i requisiti richiesti ma soltanto per non essere rientrati tra i primi dieci, due nomi che hanno rivoluzionato l’approccio al poker dei nuovi giocatori, David Sklansky e Mike Caro.
Ad agosto, una giuria composta da quindici attuali membri della Poker Hall of Fame e quindici giornalisti effettuerà la difficile scelta tra i poker players della top ten, ma soltanto durante il final table del Main Event conosceremo il nome della prossima leggenda delle carte.

 

Insieme alla fine del World Series of Poker e in attesa del tavolo dei November Nine, sono finalmente stati resi noti i nomi dei dieci migliori poker players al mondo che a furor di popolo meriterebbero di entrare nella storia del gioco con la loro presenza nell’ambita Poker Hall of Fame. Una commissione di giornalisti e tecnici del settore valuteranno poi queste nomination e sceglieranno i campioni secondo loro più meritevoli di tale titolo.

Anche quest’anno, purtroppo, nessun rounder del Vecchio Continente è stato scelto per la stanza delle poker legends, ma i dieci candidati sono nomi universalmente riconosciuti per essere dei veri fuoriclasse: partendo dai famosi Daniel Negreanu e Phil Ivey, passando per big come Tom McEvoy, Tom “Durrrr” Dwan e Scotty Nguyen, gli amati Mike Sexton, Barry Greenstein e Erik Seidel, fino ad arrivare a Dan Harrington e Men “The Master” Nguyen.

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WSOP 2009: Day 4 Main Event, sette azzurri arrivano a premio

ludovic-lacay

Il Day 4 del Main Event dell’edizione 2009 del  World Series of Poker è stato uno dei giorni di torneo più brevi: soltanto tre livelli di blinds e l’esplosione della bolla, uno dei momenti più dolorosi per un poker player.
Dopo sofferti momenti di hand-by-hand, ad uscire nel momento cruciale è stato Kia Hamadani, salutato dalla Amazon Room con applausi scroscianti e abbracci che hanno spezzato l’ovvia tensione delle ultime ore.
Il field si stringe ora a 407 rounders, di cui sei azzurri ancora in corsa per il titolo mondiale: Dario Tosin ha dovuto accontentarsi di un 463esimo posto e 25.027 dollari, eliminato dal francese Lodovic Lacay. Sui tavoli del Rio Casinò di Las Vegas nel Day 5 torneranno Salvatore Bonavena, Alex Longobardi, Maurizio Saieva, Mauro Corsetti, Corrado Montagna e Alfio Battisti, chip leader tra gli italiani con 950.000.
Escono di scena anche mostri sacri del poker come Phil Hellmuth, Erik Seidel, Kelly Kim (dei November Nine 2008), mentre proseguono la corsa Phil Ivey, Bertrand “Elky” Grospellier, Ludovic Lacay e il chip leader dellla giornata Matt Affleck.
Questo il chip count (per ora non ufficiale) delle prime dieci posizioni al termine del Day 4:
1. Matt Affleck 1,819,000
2. Ludovic Lacay 1,608,000
3. Tom Lutz 1,600,000
4. James Akenhead 1,572,000
5. Charlie Elias 1,540,000
6. Miika Puumalainen 1,492,000
7. Jordan Morgan 1,489,000
8. Bernhard Perner 1,426,000
9. Blair Hinkle 1,399,000
10. Benjamin Jensen 1,394,000

Il Day 4 del Main Event dell’edizione 2009 del  World Series of Poker è stato uno dei giorni di torneo più brevi: soltanto tre livelli di blinds e l’esplosione della bolla, uno dei momenti più dolorosi per un poker player.

Dopo sofferti momenti di hand-by-hand, ad uscire nel momento cruciale è stato Kia Hamadani, salutato dalla Amazon Room con applausi scroscianti e abbracci che hanno spezzato l’ovvia tensione delle ultime ore.

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WSOP 2009: Braccialetti per David Bach, Jorg Peisert, Carsten Joh e David Halpern

david bach

All’evento H.O.R.S.E. – 50.000$, del WSOP 2009 di Las Vegas, si assiste a ben 20 ore di tavolo finale e 7 ore di Heads Up tra David Bach (in foto) e John Hanson. Bach vince il braccialetto e l’enorme cifra di 1.276.802 dollari. E’ valsa la pena lottare fino alla fine, e complimenti ai due giocatori che hanno tenuto un ritmo di gioco impressionante. Al final table erano prensenti campioni come Vitaly Lunkin, Huck Seed e Erik Seidel.

Ecco il payout del final table:

1 $ 1,276,802 David Bach
2 $ 789,199 John Hanson
3 $ 522,394 Erik Sagstrom
4 $ 368,813 Vitaly Lunkin
5 $ 276,610 Huck Seed

6 $ 219,655 Ville Wahlbeck
7 $ 184,087 Chau Giang
8 $ 162,382 Erik Seidel

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Bio Pro Player: Erik Seidel

Erik Seidel è nato a New York nel 1959, è un giocatore professionista di poker. Inizia a prendere seriamente il gioco del poker verso gli anni ’80, dopo aver perso il lavoro per il fallimento della società in cui lavorava. Frequenta il Mayflayr Club di New York, dove il poker inizia ad essere molto praticato. Nel 1988 per partecipare al Main Event del WSOP, gioca 9 satelliti da 10.000& in buy-in, ma non riesce a qualificarsi, decidendo così di pagare l’intera somma. Nell’evento, si trova al tavolo finale in un testa a testa con il campione in carica Johnny Chan, che vince il secondo campionato di fila, battendo Seidel. Questa scena è entrata nella storia ed è stata interpretata anche nel film “Rounders” di John Dahl. Erik con questa performance trova un pò di notorietà, e inizia a giocare ai tavoli dei casino di Las Vegas. Nel 1992, 1993 e 1994 stabilisce il record come unico giocatore ad aver vinto 3 braccialetti per 3 anni consecutivi. Erik Seidel oggi fa parte del team della Full Tilt Poker e vanta la conquista di 8 braccialetti.

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Aussie Millions 2009: Stewart Scott vince ed entra nella storia dell’evento

L’Aussie Millions è il più grande evento australiano di poker che quest’anno si è svolto al Crown Casino di Melbourne dal 18 gennaio al 24 gennaio 2009. Nel 2007 abbiamo visto trionfare un agguerrito Gus Hansen, mentre l’anno scorso si è aggiudicato il titolo il russo Alexander Kostritsyn. Quest’anno vince l’australiano Stewart Scott con un bel bottino da due milioni di dollari, ricevendo anche il bracciale del Main Event, entrando così nella storia dell’evento australiano come il primo giocatore ad aver vinto in casa. Il torneo ha visto la partecipazione di 680 giocatori, e Scott è riuscito a resistere e lottare fino alla vittoria grazie alla sua agilità nel gioco e molte carte fortunate. Nella classifica finale troviamo al secondo posto Peter Rho, al terzo Elliot Smith, al quarto Rajkumar Ramakrishnan, al quinto Sam Capra, al sesto Zac Gruneberg, al settimo Richard Ashby e all’ottavo posto Barny Boatman.

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