Antonio Esfandiari e una prop bet al ristorante

antonio-esfandiariAnche stavolta vi raccontiamo di poker players e di scommesse bizzarre, ma forse faremmo meglio in questo caso a parlare di coin flip: i protagonisti sono Antonio “The Magician” Esfandiari (in foto), Alec Torelli, una manciata di amici… ed il cameriere del ristorante in cui hanno cenato.

Esfandiari, Torelli e gli amici si trovavano a Las Vegas, e dopo una sontuosa cena al mago dei tavoli verdi è venuta un’idea alquanto strana per movimentare la serata.

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World Poker Tour Five Diamond Doyle Brunson: scoppia la bolla e restano in 16 nel Day 4

wpt-doyle-day4-scotty-nguyenLa quarta giornata di gare del World Poker Tour Five Diamond Doyle Brunson si è rivelata molto più breve del previsto, con il field di 36 poker players di partenza che si è rapidamente assotigliato fino ad arrivare a 16 giocatori.

Prima di arrivare allo scoppio della bolla però – in questo torneo che prevedeva premi per i primi 27 classificati – ci sono voluti oltre due livelli di gioco, in quanto gli short stacked trovavano continuamente il double up: il titolo di bubble man dell’evento dedicato al mitico Doyle Brunson è spettato ad Hasan Habib, mentre il primo player out della zona premi è stato Michael McClain.

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World Poker Tour Five Diamond Doyle Brunson: Daniel Alaei in testa dopo il Day 3

wpt-doyle-DanielAlaeiErano 130 i poker players al via nel Day 2 per l’evento conclusivo del 2009 del World Poker Tour, il mitico Five Diamond Doyle Brunson di scena al Bellagio, e a fine giornata sono rimasti solo 36 rounders a contendersi una fetta del montepremi.

Tra loro tanti big ancora in gara: ricordiamo Antonio Esfandiari, John Juanda, Scotty Nguyen e Chad Batista tra gli altri. Il pay out prevede premi per i primi 27, quindi oggi nel Day 4 assisteremo al famigerato scoppio della bolla in questa kermesse che ha visto la partecipazione di uno dei field più ad alto livello di tutta la stagione pokeristica.

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World Poker Tour Five Diamond Doyle Brunson: field di altissimo livello nel Day 2

wpt-doyle-brunson-day2Erano 329 i poker players al via per l’ultima tappa del 2009 del World Poker Tour, l’ormai mitico appuntamento al Casinò Bellagio dedicato a quella leggenda che di nome fa Doyle Brunson (in foto) e che ad ogni appuntamento attira rounders di altissimo livello, complice anche il vertiginoso buy in (di ben 15 mila dollari) che già da sè fa una bella scrematura dei partecipanti.

Le iscrizioni sono rimaste aperte anche per i primi tre livelli del Day 2, e il numero totale dei partecipanti ha permesso di raggiungere un prize pool che sfiora i 4,8 milioni di dollari, per un primo premio di quasi un milione e mezzo.

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World Series of Poker Europe Londra: scoppia la bolla nel Day 3 del Main Event

matt-hawrilenko-wsope-day3Il Day 3 del Main Event del World Series of Poker Europe di scena al Casinò Empire di Londra si è concluso con lo scoppio della bolla e la relativa scrematura del field dei partecipanti che stasera vedrà in gara 36 giocatori.

C’è un po’ di amarezza per noi italiani: infatti è uscito anche l’ultimo connazionale in gara fuori dai premi, il bravissimo Fabrizio Baldassarri, che si è difeso bene ma non è riuscito a superare lo scoglio del terzo giorno di torneo.

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WSOP 2009: Main Event Day 8, finalmente rivelati i nomi dei November Nine

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Dopo 12 giorni di gioco nel Main Event del World Series of Poker 2009, i fan del Texas Hold’em hanno finalmente la formazione dei favolosi November Nine: essa include personaggi provenienti da tutt’altri mondi rispetto a quello dei tavoli verdi e un big che non smette di far parlare di sè, il grande Phil Ivey.
Dopo undici ore di gioco il field dei poker players si è ristretto da 27 a 9, con Jordan Smith eliminato on the bubble. L’unica donna presente alla semifinale dell’evento, Leo Margets, è uscita dopo soltanto 20 minuti, dopo aver mandato la vasca con Asso – 7 ed essersi trovata di fronte Warren Zackey con Asso – 10: il board non è stato d’aiuto alla rappresentante del gentil sesso, che ritorna in Spagna con un bottino di 352.832 dollari.
Anche “The magician” Antonio Esfandiari non sarà presente sul tavolo dei November Nine, vittima di un flop nemico della sua pocket pair di 5. Insomma, undici ore di emozioni e dolorose eliminazioni, che hanno portato alla selezione naturale di quelli che sono i nove rounders più talentuosi (e in alcuni casi baciati dalla dea bendata) dei 2009.
Ora i giochi sono sospesi, la Amazon Room del Rio Casinò verrà “smantellata” in attesa di quell’evento che tutti noi amanti del poker aspettiamo con ansia, il tavolo finale del Main Event: dovremo attendere quasi quattro mesi, ma siamo certi che lo spettacolo sarà all’altezza delle nostre aspettative.
Questo il chip count e la formazione del tavolo finale dei November Nine del Main Event 2009:
1. Darvin Moon 58,930,000
2. Eric Buchman 34,800,000
3. Steven Begleiter 29,885,000
4. Jeff Shulman 19,580,000
5. Joseph Cada 13,215,000
6. Kevin Schaffel 12,390,000
7. Phil Ivey 9,765,000
8. Antoine Saout 9,500,000
9. James Akenhead 6,800,000
Dopo 12 giorni di gioco nel Main Event del World Series of Poker 2009, i fan del Texas Hold’em hanno finalmente la formazione dei favolosi November Nine (in foto): essa include personaggi provenienti da tutt’altri mondi rispetto a quello dei tavoli verdi e un big che non smette di far parlare di sè, il grande Phil Ivey.
 
Dopo undici ore di gioco il field dei poker players si è ristretto da 27 a 9, con Jordan Smith eliminato on the bubble. L’unica donna presente alla semifinale dell’evento, Leo Margets, è uscita dopo soltanto 20 minuti, dopo aver mandato la vasca con Asso – 7 ed essersi trovata di fronte Warren Zackey con Asso – 10: il board non è stato d’aiuto alla rappresentante del gentil sesso, che ritorna in Spagna con un bottino di 352.832 dollari. 

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WSOP 2009: I grandi protagonisti del poker mondiale

Jeffrey Lisandro

Il World Series Of Poker 2009 di Las Vegas, come ogni anno, conferma i campioni mondiali e scopre nuovi neo-campioni. Colpi di scena non sono mancati neanche quest’anno, qualcuno fa il pieno di trionfi tra piazzamenti a premio e braccialetti, e qualcun’altro rimane a bocca asciutta. Siamo oramai agli sgoccioli del Main Event di questa maratona di oltre un mese di giochi, e abbiamo visto sfilare i volti più noti del poker, perchè il WSOP è ogni anno un appuntamento da non perdere e esserci è già una tappa importante, vincere è ancora meglio.

Tra i nostri giocatori italiani i migliori sono stati Max Pescatori e Dario Alioto con un tavolo finale a testa e altri piazzamenti a premi. Amarezza e sconforto per Dario Minieri, che non si è fatto vedere in un’ottima forma, e complimenti comunque a tutti gli altri giocatori che hanno portato un pò dei nostri colori a Las Vegas, da Luca Pagano, Claudio RinaldiAlessio Isaia, Cristiano Blanco, Marco Traniello e altri. Rivelazione italiana è stata del giocatore Corrado Montagna, arrivato 43° al Main Event, podio mai raggiunto da nessun altro italiano, portando a casa 178.857 dollari.

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WSOP: Main Event Day 7, infranto il sogno di Corrado Montagna

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È purtroppo giunta al termine la corsa al sogno del nostro Corrado Montagna: finisce al Day 7 del Main Event infatti in 43esima posizione, più in alto di quanto gli italiani fossero mai arrivati, con un bottino di 178.857 dollari e il rammarico di essere stato a un soffio dal tavolo dei November Nine WSOP 2009.
Davvero un’impresa memorabile quella del giovane barista emiliano, che dopo essere sopravvissuto ad ore di gioco al tavolo contro quel colosso di Phil Ivey (in foto) ha visto i suoi sogni infrangersi a causa di una beffa del destino, quando la sua pocket pair di 10 ha trovato una coppia di Jack in mano a Bill Kopp, che come si dice tra rounders “non è scoppiata”.
Prosegue invece l’avventura di Leo Margets, la piccola hostess della tv spagnola unica rappresentante del gentil sesso, che sebbene shortstacked dall’inizio della giornata è riuscita a non farsi sopraffare dai colleghi uomini e a conquistare l’entrata nei tre tavoli finali.
I big si fanno sempre più big, a partire da Phil Ivey che – dopo un inizio Main Event in sordina – si è fatto prepotentemente avanti nella classifica del chip count. Anche Antonio Esfandiari continua a far sognare i suoi fan: sebbene leggermente sotto l’average infatti sarà presente al Day 8 per provare a vincere “The Big One”.
Alle ore 12.00 odierne di Las Vegas riprenderà la gara e i 27 giocatori continueranno la sfida fino a che sui tavoli non rimarranno i favolosi November Nine.
Questo il chip count delle prime dieci posizioni al termine del Day 7 del Main Event:
1. Darvin Moon
20,160,000
2. Billy Kopp
15,970,000
3. Steven Begleiter
11,885,000
4. Phil Ivey
11,350,000
5. Kevin Schaffel
11,245,000
6. Antoine Saout
11,135,000
7. Jeff Shulman
10,170,000
8. Eric Buchman
10,005,000
9. Jamie Robbins
9,795,000
10. Ben Lamb
9,410,000
È purtroppo giunta al termine la corsa al sogno del nostro Corrado Montagna: finisce al Day 7 del Main Event infatti in 43esima posizione, più in alto di quanto gli italiani fossero mai arrivati, con un bottino di 178.857 dollari e il rammarico di essere stato a un soffio dal tavolo dei November Nine WSOP 2009.
 
Davvero un’impresa memorabile quella del giovane barista emiliano, che dopo essere sopravvissuto ad ore di gioco al tavolo contro quel colosso di Phil Ivey (in foto) ha visto i suoi sogni infrangersi a causa di una beffa del destino, quando la sua pocket pair di 10 ha trovato una coppia di Jack in mano a Bill Kopp, che come si dice tra rounders “non è scoppiata”. 

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WSOP 2009: Main Event Day 6, Corrado Montagna fa sognare gli italiani

antonio-esfandiari

È durato dieci ore il Day 6 del Main Event e tra i 64 poker players superstiti è presente Corrado Montagna, per la gioia di tutti i tifosi italiani; mai nessun azzurro era arrivato tanto in alto nella corsa al titolo di campione mondiale. 960.000 fiches e tanta forza di volontà, che speriamo lo aiuteranno a superare anche lo scoglio del Day 7 e lo avvicineranno sempre più al sogno del braccialetto del World Series of Poker 2009.
Sono invece usciti di scena Alessandro Longobardi, Salvatore Bonavena e Maurizio Saieva, insieme alle stelle del poker di fama mondiale Peter Eastgate, Bertrand “Elky” Grospellier e JC Tran, soltanto per citarne alcune.
Nel field dei rounders ancora in gara è presente una sola donna, Leo Margets, al suo primo Main Event, giocatrice estremamente solida e di grande esperienza.
Pare che però quest’anno il tavolo dei November Nine potrebbe essere popolato di giocatori di altissimo livello, a partire da Phil Ivey, Ludovic Lacay e Antonio Esfandiari, sempre più in alto nella classifica del chip count provvisorio; e dopo anni di “Chris Moneymaker effect”, tutto ciò non potrebbe che fare un gran bene al gioco del poker.
Questo il chip count (per ora non ufficiale) delle prime dieci posizioni al termine del Day 6 del Main Event:
1. Darvin Moon 9,745,000
2. Billy Kopp 8,245,000
3. Phil Ivey 6,345,000
4. Steven Begleiter 6,315,000
5. Ludovic Lacay 5,965,000
6. Antonio Esfandiari 5,610,000
7. Tommy Vedes 5,430,000
8. Antoine Saout 5,195,000
9. Ben Lamb 4,975,000
10. Nick Maimone 4,900,000

È durato dieci ore il Day 6 del Main Event e tra i 64 poker players superstiti è presente Corrado Montagna, per la gioia di tutti i tifosi italiani; mai nessun azzurro era arrivato tanto in alto nella corsa al titolo di campione mondiale. 960.000 fiches e tanta forza di volontà, che speriamo lo aiuteranno a superare anche lo scoglio del Day 7 e lo avvicineranno sempre più al sogno del braccialetto del World Series of Poker 2009.

Sono invece usciti di scena Alessandro Longobardi, Salvatore Bonavena e Maurizio Saieva, insieme alle stelle del poker di fama mondiale Peter Eastgate, Bertrand “Elky” Grospellier e JC Tran, soltanto per citarne alcune.

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WSOP 2009: Main Event Day 5, continua il sogno per quattro italiani

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Il Day 4 del Main Event si è concluso con 185 poker players dei 407 di partenza dopo soltanto tre livelli di blinds, una media di un player out ogni minuto e 36 secondi.
Fortunatamente, di questi giocatori ancora in gara quattro sono nostri connazionali: Corrado Montagna, Maurizio Saieva, Salvatore Bonavena e Alessandro Longobardi stanno infatti portando avanti il sogno di tutti i rounders italiani. Hanno invece abbandonato il torneo Mauro Corsetti (premiato con 29.911 dollari) e Alfio Battisti (premiato con 36.626 dollari), eliminati in due momenti diversi da una stessa fatale coppia di Kappa.
Viene dal Sud Africa il chip leader della giornata, Warren Zackey, che ha sfiorato i 5 milioni di fiches dopo aver mandato la vasca più volte nel corso della giornata grazie a diverse coppie servite. Torneranno per il Day 6 anche Phil Ivey, Ludovic Lacay, Bertrand “Elky” Grospellier, Antonio Esfandiari e Peter Eastgate.
Tra poche ore la Amazon Room del Rio Casinò si riempirà nuovamente di rounders in vista dell’inizio del Day 6 del Main Event di questa quarantesima edizione del World Series of Poker, stanotte si proseguirà fino ad arrivare ad un field di 63 giocatori.
Questo il chip count (per ora  non ufficiale) delle prime dieci posizioni al termine del Day 5:
1. Warren Zackey 4,872,000
2. Kasper Cordes 4,352,000
3. Darvin Moon 3,218,000
4. Tom Schneider 3,168,000
5. Bernhard Perner 3,022,000
6. Miika Puumalainen 2,894,000
7. Matt Affleck 2,882,000
8. Charlie Elias 2,780,000
9. James Akenhead 2,692,000
10. Steven Begleiter 2,621,000

Il Day 5 del Main Event si è concluso con 185 poker players dei 407 di partenza dopo soltanto tre livelli di blinds, una media di un player out ogni minuto e 36 secondi.

Fortunatamente, di questi giocatori ancora in gara quattro sono nostri connazionali: Corrado Montagna, Maurizio Saieva, Salvatore Bonavena e Alessandro Longobardi stanno infatti portando avanti il sogno di tutti i rounders italiani. Hanno invece abbandonato il torneo Mauro Corsetti (premiato con 29.911 dollari) e Alfio Battisti (premiato con 36.626 dollari), eliminati in due momenti diversi da una stessa fatale coppia di Kappa.

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Bio Pro Player: Antonio Esfandiari

Tra i giocatori professionisti di poker sportivo Antonio Esfandiari è uno di quelli con la storia più curiosa, a cominciare proprio dal nome che potrebbe far pensare a delle origini italiane o comunque latine. In realtà Antonio nasce in Iran come Amir, per poi trasferirsi con la famiglia a San Josè, in California, dove opta per il nome di Anthony per sentirsi più “americano”.

La prima svolta decisiva nella vita di Anthony arrivò all’età di sedici anni, quando conobbe un prestigiatore nel ristorante dove lavorava come cameriere. Da lui imparò i trucchi del mestiere, esibendosi poi nelle feste come un vero e proprio mago e prendendo il nome di Antonio, con il quale lo conosciamo al tavolo verde.

Tre anni dopo arrivò la seconda svolta nella giovane vita di Esfandiari, allorché accompagnò un amico in una card room di San Josè. E poteva uno come lui lasciarsi sfuggire l’occasione di tuffarsi in una nuova avventura? Ed eccolo quindi sedersi ai primi tavoli di Texas Hold’em con buy-in limitati per le sue tasche non certo ricche.

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