WPT Bellagio Cup: Alexandre Gomes campione del torneo

Bellagio-Cup

Mentre al Rio Casinò di Las Vegas si disputava il Main Event WSOP, i tavoli verdi del famoso Casinò Bellagio hanno visto grandi poker players sfidarsi per sei giorni per guadagnare un posto nella storia del World Poker Tour, grazie alla WPT Bellagio Cup.
Il vincitore è Alexandre Gomes, campione di grande esperienza, che in heads up è riuscito ad avere la meglio sul chip leader del torneo Faraz Jaka. Gomes è riuscito a sfruttare un momento di tilt dell’avversario, riuscendo così a ribaltare la situazione che lo vedeva partire sfavorito con una proporzione di fiches di 1 a 2.
La mano finale ha visto il vincitore partire con Asso – Jack contro l’Asso – 7 di Jaka, che non ha ricevuto i favori della sorte in un board bianco che lo ha portato a chiudere la Bellagio Cup in seconda posizione.
Alexandre Gomes si aggiudica così il primo posto in questa tappa del World Poker Tour, con un bottino di oltre 1,1 milioni di dollari, un braccialetto WPT e una wild card per il WPT Championship dell’Aprile 2010.
Questo il payout dei sei giocatori del final table della WPT Bellagio Cup:
1 Alexandre Gomes – 1.187.670
2 Faraz Jaka – 774.780
3 Justin Smith – 464.870
4 Alec Torelli – 271.165
5 Christoffer Sonesson – 203.385
6 Erik Seidel – 164.640

Mentre al Rio Casinò di Las Vegas si disputava il Main Event del World Series of Poker, i tavoli verdi del famoso Casinò Bellagio hanno visto grandi poker players sfidarsi per sei giorni per guadagnare un posto nella storia del World Poker Tour, grazie alla WPT Bellagio Cup.

Il vincitore è Alexandre Gomes, campione di grande esperienza, che in heads up è riuscito ad avere la meglio sul chip leader del torneo Faraz Jaka. Gomes è riuscito a sfruttare un momento di tilt dell’avversario, riuscendo così a ribaltare la situazione che lo vedeva partire sfavorito con una proporzione di fiches di 1 a 2.

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WSOP 2009: Leo Margets miglior donna del Main Event

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Leo Margets (in foto) è stata l’ultima donna a essere eliminata al Main Event del World Series of Poker 2009 di Las Vegas. Arrivata al 27emo posto, Leo ottiene la cifra di 352.832 dollari e la coppa “The Last Woman Standing Cup”, attribuita ogni anno alla miglior giocatrice donna dell’evento. Ma la storia di Leo ha dell’incredibile, la giocatrice semi-professionista è dipendente della poker room online 888.com e trovandosi nella Sin City, si sente positiva nell’affrontare il Main Event, proponendo così la sua decisione alla sua azienda che le paga anche il buy-in di ingresso.

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Glossario Poker: Set Value

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Quando nel poker si parla di set value si intende il giocare una pocket pair allo scopo di centrare il set al flop. Come dobbiamo comportarci nel gioco pre-flop? Meglio nascondere la nostra coppia dietro a un call e seguire gli eventuali rilanci o aggredire?
Qualsiasi sia il nostro stile di gioco, se intendiamo giocare per set value dobbiamo tenere in considerazione alcuni fattori.
Le percentuali
Innanzitutto, è buona cosa conoscere le percentuali dell’effettiva possibilità di centrare il set, che sono esattamente 11,75%. Dobbiamo però tener presente che potremmo perdere la mano contro una scala o un colore ma – varianza a parte – con il nostro tris siamo favoriti per vincere la mano all’88%. Diciamo quindi che c’è una media del 10% delle mani che vinceremo giocando per set value.
La regola dei 5/10
Secondo la regola dei 5/10, se rincorriamo un tris con una coppia servita possiamo chiamare un raise pre-flop se corrisponde al 5% del nostro stack, mentre dobbiamo foldare se il rilancio supera il 10%. Ovviamente, è necessario sempre fare affidamento al nostro buonsenso, alla grandezza effettiva del piatto e alle implied odds.
Aggressività degli avversari
Contro dei giocatori molto aggressivi e che rilanciano spesso (sia prima che dopo il flop) giocare per set value non è in linea generale produttivo: possiamo infatti ritrovarci a spendere molto più del dovuto inseguendo un tris che tarda ad arrivare.
In conclusione, se nel giocare per set value terremo presenti tutti questi aspetti, riusciremo facilmente a prendere le decisioni migliori anche nelle situazioni più complicate. 

Quando nel poker si parla di set value si intende il giocare una pocket pair allo scopo di centrare il set al flop. Come dobbiamo comportarci nel gioco pre-flop? Meglio nascondere la nostra coppia dietro a un call e seguire gli eventuali rilanci o aggredire?

Qualsiasi sia il nostro stile di gioco, se intendiamo giocare per set value dobbiamo tenere in considerazione alcuni fattori.

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Strategia del poker: come gestire le overcards di fronte a un all-in

overcards

Quando spizzichiamo le carte e scopriamo di avere in mano due figure come Asso-Kappa, Kappa-Donna o Donna-Jack ci sentiamo già baciati dalla Dea Bendata: non c’è modo migliore nel Poker Texas Hold’em per iniziare il gioco, specialmente se siamo in posizione.
Se però il board non ci è amico, riuscire a gestire le overcards ed evitare di perdere molte fiches può risultare complicato, più che altro spesso quando abbiamo belle carte è molto difficile riuscire a foldare e accettare di passare una mano così importante.
Ma, come dice Kenny Rogers, “devi sapere quando puoi tenere le tue carte (hold’em) e quando invece è meglio passare (fold’em)”.
Se ad esempio ci troviamo in una delle ultime posizioni con due overcards e ci troviamo di fronte ad un all-in dopo un flop arcobaleno con 9 – 4 – 2, cosa sarebbe più saggio fare? Sono così tante le variabili che entrano in gioco a questo punto che non esiste una risposta esatta e una sbagliata.
Proviamo a concentrarci innanzitutto su cosa potrebbe avere in mano il nostro avversario: una coppia più alta servita, la top pair sul tavolo, il tris o magari un progetto di scala. La lettura dell’altro giocatore a questo punto diventa essenziale e cruciale, perchè se riusciamo ad intuire cosa potrebbe averlo spinto all’all-in saremo anche in grado di prendere la decisione migliore, sia questa un fold o un call per il coin flip.
Come secondo step, valutiamo le pot odds e decidiamo se la chiamata sia giustificata dal piatto in palio e dal nostro stack (se optiamo per la scelta del coin flip, accertiamoci di rimanere ancora in piedi nel caso perdessimo). Se la nostra lettura dell’avversario ci fa pensare che lui stia bluffando, probabilmente potremo vincere la mano per carta alta.
Ad ogni modo, quando dobbiamo fronteggiare un all-in, ricordiamoci sempre che un principio fondamentale del poker è quello di non innamorarsi delle proprie carte, ma soprattutto per essere dei bravi rounders non basta saper giocare, ma anche trovare il coraggio – a malincuore – di foldare.
Quando spizzichiamo le carte e scopriamo di avere in mano due figure come Asso-Kappa, Kappa-Donna o Donna-Jack ci sentiamo già baciati dalla Dea Bendata: non c’è modo migliore nel Poker Texas Hold’em per iniziare il gioco, specialmente se siamo in posizione.
 
Se però il board non ci è amico, riuscire a gestire le overcards ed evitare di perdere molte fiches può risultare complicato, più che altro spesso quando abbiamo belle carte è molto difficile riuscire a foldare e accettare di passare una mano così importante.
 
Ma, come dice Kenny Rogers, “devi sapere quando puoi tenere le tue carte (hold’em) e quando invece è meglio passare (fold’em)”. 

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Full Tilt sfida PokerStars con un torneo online da 50.000 iscritti

Five

Guerra tra poker room, concorrenza molto fitta, voglia di essere i migliori. Full Tilt sfida PokerStars con un torneo online da 50.000 iscritti e un buy in irrisorio di 5 dollari. In passato la poker room PokerStars aveva raggiunto in un torneo, 35.000 iscritti, conquistando il record assoluto mondiale. Full Tilt è pronto a scommettere sul suo successo e vuole ritrovarsi tra i Guinness dei Primati con questa entusiasmante impresa.

Le due poker room mondiali tra le più importanti e ricche si sfidano a suon di giocatori. Chi la spunterà? Domenica 19 luglio 2009 inizierà il mega torneo con un montepremi garantito di 500.ooo dollari. A poche ore dall’appuntamento sono stati registrati più di 25.000 iscritti, ce la faranno a raddoppiare?

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Libri del Poker: “Play poker like the Pros” di Phil Hellmuth

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Il nome di Phil Hellmuth Jr. risveglia immediatamente il rispetto di tutti i poker players: ci vuole davvero tanta bravura per riuscire a portare a casa undici vittorie al World Series of Poker.
Nel 2003, forse per il desiderio di tramandare ai rounders di tutto il mondo il suo sapere, questo fuoriclasse dei tavoli verdi ha deciso di pubblicare un libro, “Play poker like the Pros” in cui prova ad insegnarci le tecniche per diventare dei bravi giocatori di poker. Immediatamente il libro ha stabilito un record di vendite tra tutti gli amanti del settore… scatenando però una serie di critiche – a volte molto aspre – sia per lo stile di scrittura che per i consigli in sè.
Snocciolando con una precisione chirurgica i dettagli di tante possibili mani e conseguenti azioni, Phil Hellmuth analizza non soltanto il gioco live ma anche le caratteristiche del poker online. Fa da cornice al tutto un glossario ben sviluppato e a tratti anche divertente.
Nel libro sono contemplate diverse varianti del poker, inclusi il più famoso Texas Hold’em, l’Omaha ma anche il Seven-Card Stud e il Razz. Partendo dalle regole di base in modo da favorire l’approccio anche ai newbie, Hellmuth spiega poi le strategie più avanzate con un focus particolare sull’importanza dei raise e del bluff.
Certo, le critiche letterarie non spettano a noi… difficile però il confronto con capolavori della bibliografia pokeristika come i vari manuali di David Sklansky e Mike Caro. Ciò che ci sentiamo di dire è che è un manuale piacevole per chi si avvicina al poker, ma non aiuta molto chi sul tavolo verde ha già mosso più dei primi passi.
Phil Hellmuth è già un grandissimo campione di poker, e chiedergli di essere anche un ottimo scrittore e insegnante sarebbe forse un tantino eccessivo.

Il nome di Phil Hellmuth Jr. risveglia immediatamente il rispetto di tutti i poker players: ci vuole davvero tanta bravura per riuscire a portare a casa undici vittorie al World Series of Poker.

Nel 2003, forse per il desiderio di tramandare ai rounders di tutto il mondo il suo sapere, questo fuoriclasse dei tavoli verdi ha deciso di pubblicare un libro, “Play poker like the Pros” in cui prova ad insegnarci le tecniche per diventare dei bravi giocatori di poker. Immediatamente il libro ha stabilito un record di vendite tra tutti gli amanti del settore… scatenando però una serie di critiche – a volte molto aspre – sia per lo stile di scrittura che per i consigli in sè.

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Poker Hall of Fame: scelti dal pubblico i dieci finalisti

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Insieme alla fine del World Series of Poker e in attesa del tavolo dei November Nine, sono finalmente stati resi noti i nomi dei dieci migliori poker players al mondo che a furor di popolo meriterebbero di entrare nella storia del gioco con la loro presenza nell’ambita Poker Hall of Fame. Una commissione di giornalisti e tecnici del settore valuteranno poi queste nomination e sceglieranno i campioni secondo loro più meritevoli di tale titolo.
Anche quest’anno, purtroppo, nessun rounder del Vecchio Continente è stato scelto per la stanza delle poker legends, ma i dieci candidati sono nomi universalmente riconosciuti per essere dei veri fuoriclasse: partendo dai famosi Daniel Negreanu e Phil Ivey, passando per big come Tom McEvoy, Tom “Durrrr” Dwan e Scotty Nguyen, gli amati Mike Sexton, Barry Greenstein e Erik Seidel, fino ad arrivare a Dan Harrington e Men “The Master” Nguyen.
La commissione della Poker Hall of Fame aveva stilato una lista di caratteristiche necessarie per acquisire il diritto all’entrata tra le stelle: aver giocato High Stakes, aver sostenuto competizioni contro i migliori professionisti del tavolo verde, aver gareggiato sempre ad alti livelli, guadagnato il rispetto dei colleghi e superato la prova del tempo (una singola vittoria non fa di un player un campione!).
Celebri esclusi, non per non aver soddisfatto i requisiti richiesti ma soltanto per non essere rientrati tra i primi dieci, due nomi che hanno rivoluzionato l’approccio al poker dei nuovi giocatori, David Sklansky e Mike Caro.
Ad agosto, una giuria composta da quindici attuali membri della Poker Hall of Fame e quindici giornalisti effettuerà la difficile scelta tra i poker players della top ten, ma soltanto durante il final table del Main Event conosceremo il nome della prossima leggenda delle carte.

 

Insieme alla fine del World Series of Poker e in attesa del tavolo dei November Nine, sono finalmente stati resi noti i nomi dei dieci migliori poker players al mondo che a furor di popolo meriterebbero di entrare nella storia del gioco con la loro presenza nell’ambita Poker Hall of Fame. Una commissione di giornalisti e tecnici del settore valuteranno poi queste nomination e sceglieranno i campioni secondo loro più meritevoli di tale titolo.

Anche quest’anno, purtroppo, nessun rounder del Vecchio Continente è stato scelto per la stanza delle poker legends, ma i dieci candidati sono nomi universalmente riconosciuti per essere dei veri fuoriclasse: partendo dai famosi Daniel Negreanu e Phil Ivey, passando per big come Tom McEvoy, Tom “Durrrr” Dwan e Scotty Nguyen, gli amati Mike Sexton, Barry Greenstein e Erik Seidel, fino ad arrivare a Dan Harrington e Men “The Master” Nguyen.

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Bio Pro Player: Isabelle Mercier

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Isabelle Mercier è sicuramente una giocatrice di poker professionista tra le più apprezzate e conosciute al mondo. Nata in Canada nel 1975, si è laureata in legge all’università di Montreal, ma con il tempo, si rese conto che gli affari legali non facevano per lei. Successivamente diventa Manager dell’Aviation Club di Parigi, la più nota, elegante e sofisticata poker room francese a livello mondiale. Dopo questa lodevole carriera, apprendendo nozioni importanti del gioco, Isabelle decide di lasciare il lavoro per dedicarsi completamente al poker, e non è stato poi così difficile farsi notare come giocatrice, il suo stile aggressivo ha impiegato poco a farsi strada.

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Mercato dei giochi: 4,1 miliardi raccolti a giugno

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Tra gli italiani sale la febbre del gioco: inarrestabile, in barba a tutte le voci che parlano di crisi, il popolo del Bel Paese ama il gambling e dimostra sempre più passione verso i giochi classici e gli skill games.
È per la precisione 4.114 milioni di euro la cifra che è stata spesa dagli italiani nel mese di giugno: come al solito, gli apparecchi da intrattenimento (le varie slot machines e i videopoker) hanno la meglio su tutti gli altri giochi, con 1.994 milioni di euro, quasi il 50% del totale; seguono lotterie, Lotto e Super Enalotto, con una raccolta che corrisponde ad oltre il 35% e le scommesse sportive con 197 milioni di euro (il 4,79%).
Ciò che però interessa a noi poker players è la leggera inflessione del mercato del poker online: infatti, dopo nove mesi con il segno più, a giugno c’è stata una piccola battuta d’arresto (-4,9%), probabilmente dovuta al proliferare di tornei live sotto le stelle che d’estate si svolgono in tutta l’Italia. La raccolta corrisponde comunque a ben 188,5 milioni di euro, confermando la passione per le carte e gli skill games.
Secondo i sondaggi svolti negli scorsi mesi volti a spiegare il successo del poker online, ciò che gli italiani amano di più è proprio la componente di abilità che può far volgere una partita a proprio favore nonostante la sorte avversa e quando le carte non ci sono amiche.
A differenza dei vari giochi come le slot machines, infatti, il poker richiede studio costante, comprende componenti di psicologia, matematica, statistica ed è un gioco in cui il player è coinvolto attivamente e non è uno spettatore passivo dei capricci della fortuna.
Ecco quindi perchè il poker è a tutti gli effetti uno sport e ci piace ed appassiona così tanto, l’azzardo e la fortuna in fondo sono solamente due piccoli tasselli di quell’immenso puzzle che è il mondo del poker.

Tra gli italiani sale la febbre del gioco: inarrestabile, in barba a tutte le voci che parlano di crisi, il popolo del Bel Paese ama il gambling e dimostra sempre più passione verso i giochi classici e gli skill games.

È per la precisione 4.114 milioni di euro la cifra che è stata spesa dagli italiani nel mese di giugno: come al solito, gli apparecchi da intrattenimento (le varie slot machines e i videopoker) hanno la meglio su tutti gli altri giochi, con 1.994 milioni di euro, quasi il 50% del totale; seguono lotterie, Lotto e Super Enalotto, con una raccolta che corrisponde ad oltre il 35% e le scommesse sportive con 197 milioni di euro (il 4,79%).

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WSOP 2009: Main Event Day 8, finalmente rivelati i nomi dei November Nine

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Dopo 12 giorni di gioco nel Main Event del World Series of Poker 2009, i fan del Texas Hold’em hanno finalmente la formazione dei favolosi November Nine: essa include personaggi provenienti da tutt’altri mondi rispetto a quello dei tavoli verdi e un big che non smette di far parlare di sè, il grande Phil Ivey.
Dopo undici ore di gioco il field dei poker players si è ristretto da 27 a 9, con Jordan Smith eliminato on the bubble. L’unica donna presente alla semifinale dell’evento, Leo Margets, è uscita dopo soltanto 20 minuti, dopo aver mandato la vasca con Asso – 7 ed essersi trovata di fronte Warren Zackey con Asso – 10: il board non è stato d’aiuto alla rappresentante del gentil sesso, che ritorna in Spagna con un bottino di 352.832 dollari.
Anche “The magician” Antonio Esfandiari non sarà presente sul tavolo dei November Nine, vittima di un flop nemico della sua pocket pair di 5. Insomma, undici ore di emozioni e dolorose eliminazioni, che hanno portato alla selezione naturale di quelli che sono i nove rounders più talentuosi (e in alcuni casi baciati dalla dea bendata) dei 2009.
Ora i giochi sono sospesi, la Amazon Room del Rio Casinò verrà “smantellata” in attesa di quell’evento che tutti noi amanti del poker aspettiamo con ansia, il tavolo finale del Main Event: dovremo attendere quasi quattro mesi, ma siamo certi che lo spettacolo sarà all’altezza delle nostre aspettative.
Questo il chip count e la formazione del tavolo finale dei November Nine del Main Event 2009:
1. Darvin Moon 58,930,000
2. Eric Buchman 34,800,000
3. Steven Begleiter 29,885,000
4. Jeff Shulman 19,580,000
5. Joseph Cada 13,215,000
6. Kevin Schaffel 12,390,000
7. Phil Ivey 9,765,000
8. Antoine Saout 9,500,000
9. James Akenhead 6,800,000
Dopo 12 giorni di gioco nel Main Event del World Series of Poker 2009, i fan del Texas Hold’em hanno finalmente la formazione dei favolosi November Nine (in foto): essa include personaggi provenienti da tutt’altri mondi rispetto a quello dei tavoli verdi e un big che non smette di far parlare di sè, il grande Phil Ivey.
 
Dopo undici ore di gioco il field dei poker players si è ristretto da 27 a 9, con Jordan Smith eliminato on the bubble. L’unica donna presente alla semifinale dell’evento, Leo Margets, è uscita dopo soltanto 20 minuti, dopo aver mandato la vasca con Asso – 7 ed essersi trovata di fronte Warren Zackey con Asso – 10: il board non è stato d’aiuto alla rappresentante del gentil sesso, che ritorna in Spagna con un bottino di 352.832 dollari. 

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WSOP 2009: I grandi protagonisti del poker mondiale

Jeffrey Lisandro

Il World Series Of Poker 2009 di Las Vegas, come ogni anno, conferma i campioni mondiali e scopre nuovi neo-campioni. Colpi di scena non sono mancati neanche quest’anno, qualcuno fa il pieno di trionfi tra piazzamenti a premio e braccialetti, e qualcun’altro rimane a bocca asciutta. Siamo oramai agli sgoccioli del Main Event di questa maratona di oltre un mese di giochi, e abbiamo visto sfilare i volti più noti del poker, perchè il WSOP è ogni anno un appuntamento da non perdere e esserci è già una tappa importante, vincere è ancora meglio.

Tra i nostri giocatori italiani i migliori sono stati Max Pescatori e Dario Alioto con un tavolo finale a testa e altri piazzamenti a premi. Amarezza e sconforto per Dario Minieri, che non si è fatto vedere in un’ottima forma, e complimenti comunque a tutti gli altri giocatori che hanno portato un pò dei nostri colori a Las Vegas, da Luca Pagano, Claudio RinaldiAlessio Isaia, Cristiano Blanco, Marco Traniello e altri. Rivelazione italiana è stata del giocatore Corrado Montagna, arrivato 43° al Main Event, podio mai raggiunto da nessun altro italiano, portando a casa 178.857 dollari.

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Corrado Montagna, la rivelazione italiana del Main Event WSOP 2009

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È un barista di trentun’anni e viene da Albinea (Reggio Emilia) l’azzurro che incarna i sogni di tutti i poker players italiani: grazie ad abilità, fortuna e tanto sangue freddo il giovane Corrado Montagna sta portando avanti un’impresa da vero campione.
Dopo le qualificazioni online sulla poker room gam-x.it della piattaforma People’s Poker con il nickname Kokonutt77, ora è tra i primi 64 giocatori di poker del mondo e può continuare a scalare posizioni che lo porteranno sempre più vicino all’ambito bracciale di platino.
Gli amici dell’emiliano rivelano che ha la passione del poker nel sangue da quando era un bimbo ma la sua esperienza prima del World Series of Poker era limitata a qualche piccolo circolo locale, fatto sta che sui tavoli verdi dimostra di avere un fegato da far invidia ai rounders più navigati.
Grazie ad un gioco iper aggressivo (tanto a volte da sfiorare l’incoscienza, secondo sua stessa ammissione) è riuscito a rimanere aggrappato ai tavoli della Amazon Room e ad aggiudicarsi l’ingresso per il Day 7 del Main Event.
Tra poche ore – alle 12:00 di Las Vegas – verrà pronunciato l’ennesimo “Shuffle up and deal” e il nostro Corrado potrà riprendere a dare spettacolo sui tavoli;  sebbene parta in svantaggio rispetto agli avversari (le sue 960.000 fiches corrispondono a circa un terzo dell’average) siamo certi non mancherà di farci sognare. Speriamo che stavolta il tavolo verde della finale del Rio Casinò si tinga d’azzurro.

È un barista di trentun’anni e viene da Albinea (Reggio Emilia) l’azzurro che incarna i sogni di tutti i poker players italiani: grazie ad abilità, fortuna e tanto sangue freddo il giovane Corrado Montagna sta portando avanti un’impresa da vero campione, infatti è il primo italiano a riuscire ad avanzare al Day 7 del Main Event WSOP.

Dopo le qualificazioni online sulla poker room gam-x.it della piattaforma People’s Poker con il nickname Kokonutt77, ora è tra i primi 64 giocatori di poker del mondo e può continuare a scalare posizioni che lo porteranno sempre più vicino all’ambito bracciale di platino.

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WSOP 2009: Main Event Day 6, Corrado Montagna fa sognare gli italiani

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È durato dieci ore il Day 6 del Main Event e tra i 64 poker players superstiti è presente Corrado Montagna, per la gioia di tutti i tifosi italiani; mai nessun azzurro era arrivato tanto in alto nella corsa al titolo di campione mondiale. 960.000 fiches e tanta forza di volontà, che speriamo lo aiuteranno a superare anche lo scoglio del Day 7 e lo avvicineranno sempre più al sogno del braccialetto del World Series of Poker 2009.
Sono invece usciti di scena Alessandro Longobardi, Salvatore Bonavena e Maurizio Saieva, insieme alle stelle del poker di fama mondiale Peter Eastgate, Bertrand “Elky” Grospellier e JC Tran, soltanto per citarne alcune.
Nel field dei rounders ancora in gara è presente una sola donna, Leo Margets, al suo primo Main Event, giocatrice estremamente solida e di grande esperienza.
Pare che però quest’anno il tavolo dei November Nine potrebbe essere popolato di giocatori di altissimo livello, a partire da Phil Ivey, Ludovic Lacay e Antonio Esfandiari, sempre più in alto nella classifica del chip count provvisorio; e dopo anni di “Chris Moneymaker effect”, tutto ciò non potrebbe che fare un gran bene al gioco del poker.
Questo il chip count (per ora non ufficiale) delle prime dieci posizioni al termine del Day 6 del Main Event:
1. Darvin Moon 9,745,000
2. Billy Kopp 8,245,000
3. Phil Ivey 6,345,000
4. Steven Begleiter 6,315,000
5. Ludovic Lacay 5,965,000
6. Antonio Esfandiari 5,610,000
7. Tommy Vedes 5,430,000
8. Antoine Saout 5,195,000
9. Ben Lamb 4,975,000
10. Nick Maimone 4,900,000

È durato dieci ore il Day 6 del Main Event e tra i 64 poker players superstiti è presente Corrado Montagna, per la gioia di tutti i tifosi italiani; mai nessun azzurro era arrivato tanto in alto nella corsa al titolo di campione mondiale. 960.000 fiches e tanta forza di volontà, che speriamo lo aiuteranno a superare anche lo scoglio del Day 7 e lo avvicineranno sempre più al sogno del braccialetto del World Series of Poker 2009.

Sono invece usciti di scena Alessandro Longobardi, Salvatore Bonavena e Maurizio Saieva, insieme alle stelle del poker di fama mondiale Peter Eastgate, Bertrand “Elky” Grospellier e JC Tran, soltanto per citarne alcune.

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WSOP 2009: Main Event Day 5, continua il sogno per quattro italiani

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Il Day 4 del Main Event si è concluso con 185 poker players dei 407 di partenza dopo soltanto tre livelli di blinds, una media di un player out ogni minuto e 36 secondi.
Fortunatamente, di questi giocatori ancora in gara quattro sono nostri connazionali: Corrado Montagna, Maurizio Saieva, Salvatore Bonavena e Alessandro Longobardi stanno infatti portando avanti il sogno di tutti i rounders italiani. Hanno invece abbandonato il torneo Mauro Corsetti (premiato con 29.911 dollari) e Alfio Battisti (premiato con 36.626 dollari), eliminati in due momenti diversi da una stessa fatale coppia di Kappa.
Viene dal Sud Africa il chip leader della giornata, Warren Zackey, che ha sfiorato i 5 milioni di fiches dopo aver mandato la vasca più volte nel corso della giornata grazie a diverse coppie servite. Torneranno per il Day 6 anche Phil Ivey, Ludovic Lacay, Bertrand “Elky” Grospellier, Antonio Esfandiari e Peter Eastgate.
Tra poche ore la Amazon Room del Rio Casinò si riempirà nuovamente di rounders in vista dell’inizio del Day 6 del Main Event di questa quarantesima edizione del World Series of Poker, stanotte si proseguirà fino ad arrivare ad un field di 63 giocatori.
Questo il chip count (per ora  non ufficiale) delle prime dieci posizioni al termine del Day 5:
1. Warren Zackey 4,872,000
2. Kasper Cordes 4,352,000
3. Darvin Moon 3,218,000
4. Tom Schneider 3,168,000
5. Bernhard Perner 3,022,000
6. Miika Puumalainen 2,894,000
7. Matt Affleck 2,882,000
8. Charlie Elias 2,780,000
9. James Akenhead 2,692,000
10. Steven Begleiter 2,621,000

Il Day 5 del Main Event si è concluso con 185 poker players dei 407 di partenza dopo soltanto tre livelli di blinds, una media di un player out ogni minuto e 36 secondi.

Fortunatamente, di questi giocatori ancora in gara quattro sono nostri connazionali: Corrado Montagna, Maurizio Saieva, Salvatore Bonavena e Alessandro Longobardi stanno infatti portando avanti il sogno di tutti i rounders italiani. Hanno invece abbandonato il torneo Mauro Corsetti (premiato con 29.911 dollari) e Alfio Battisti (premiato con 36.626 dollari), eliminati in due momenti diversi da una stessa fatale coppia di Kappa.

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